Come registrare un marchio in Italia: procedura completa

Violetta Silvestri

28 Ottobre 2024 - 08:52

Qual è la procedura per la registrazione di un marchio in Italia? Come registrare un brand e il nome azienda, tutti i passaggi.

Come registrare un marchio in Italia: procedura completa

Conoscere la procedura su come registrare un marchio in Italia è fondamentale per chi desidera la garanzia di unicità di un bene o di un’azienda.

Il passaggio è cruciale per costruire quella che è chiamata brand identity, intesa come l’insieme di tutti gli elementi visivi e i codici che rendono immediatamente riconoscibile un prodotto o una società nella mente del consumatore.

Depositare un brand, inoltre, permette al titolare di godere di un diritto di monopolio: questo significa che potrà essere il solo a utilizzarlo sul mercato e potrà anche impedire ad altri soggetti di usarne uno che sia simile al suo.

Con la registrazione del brand si acquisiscono dei vantaggi e si garantisce la tutela del logo. Vediamo i principali passaggi su come registrare un marchio o un logo in Italia.

Cosa devi sapere prima di registrare un marchio

Se vuoi procedere con la registrazione di un marchio, il primo passo da compiere è rivolgersi agli enti ufficiali, gli unici autorizzati a rilasciare il via libera per il deposito del logo:

  • per registrare un marchio su territorio italiano: Uibm, Ufficio Italiano Brevetti e Marchi;
  • per registrare un marchio su territorio europeo: Euipo, Ufficio di Proprietà Intellettuale dell’Unione Europea;
  • per registrare un marchio internazionale: Ompi-Wipo, Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale.

Devi sapere, inoltre, che la procedura per il deposito di un brand può essere eseguita da una persona fisica, giuridica, da associazioni, enti e anche i minorenni e gli stranieri possono farlo. Quest’ultimi devono però essere domiciliati in uno dei Paesi UE.

È il titolare del marchio che presenta direttamente la domanda. Tuttavia, egli può essere rappresentato presso l’UIBM, ma gli unici abilitati questa mansione sono Consulenti in Proprietà Industriale iscritti all’ordine (mandatario) oppure gli Avvocati iscritti all’ordine (rappresentante).

Registrare un brand: cosa fare prima di presentare la domanda

Prima di presentare ufficialmente la domanda di registrazione del marchio, secondo la procedura step by step che sarà spiegata subito dopo, è necessario compiere ancora alcuni passaggi.

È il ministero delle Imprese e del Made in Italy a indicare queste tre azioni:

  • assicurarsi che il marchio sia conforme alle prescrizioni di legge e possegga tutti i requisiti richiesti;
  • scegliere le classi della Classificazione internazionale dei prodotti e dei servizi (Classificazione di Nizza) 2024 per le quali si vuole tutelare il marchio;
  • verificare che non si stiano violando diritti altrui e che il marchio sia nuovo e non confondibile attraverso la ricerca di anteriorità.

Nel dettaglio, un marchio, per l’idoneità alla registrazione, deve essere autentico, nuovo e originale. Non deve essere generico, né contenere termini particolarmente qualitativi o elogiativi.

È fondamentale che sia davvero esclusivo: non si può copiare l’idea di altri. Per questo è fondamentale concentrarsi sulla scelta del nome e dell’immagine grafica del marchio. Il proprio logo non può essere completamente astratto: infatti, secondo l’art. 7 del Codice di proprietà industriale, deve indicare in modo chiaro e intuitivo il prodotto o servizio che sta proponendo.

Inoltre, chi desidera registrare un logo deve necessariamente consultare la Classificazione internazionale dei prodotti e dei servizi (Classificazione di Nizza) 2024.

Quest’ultima ha il compito di definire le classi merceologiche presenti sul mercato. Attualmente ne esistono 45 tra prodotti e servizi. Per poter procedere con la domanda di registrazione, è necessario identificare a quale classe appartengano i propri prodotti o servizi e associarla al marchio. Per esempio: per registrare un marchio d’abbigliamento basterà indicare la categoria 25.

Infine, per ricerca di anteriorità si intende l’indagine del titolare per assicurarsi che non esistano o siano esistiti marchi similari o uguali. Basterà consultare il sito ufficiale dell’Ompi (Organizzazione Mondiale della Proprietà Industriale) e immettere il nome del proprio marchio nell’apposita sezione. Così, se dovessero esistere loghi molto simili, sarà possibile rintracciarli e lavorare sulla differenziazione del proprio prodotto dagli altri già registrati.

Come presentare la domanda per registrare un marchio

Una volta che tutti i requisiti preliminari per la registrazione del proprio marchio sono stati soddisfatti si può procedere con l’inoltro della domanda per ottenere l’autorizzazione.

Come indicato dal ministero, sono tre le possibilità di deposito del marchio:

  • modalità telematica;
  • modalità cartacea presso la Camera di Commercio;
  • modalità postale

In ogni caso serve compilare correttamente un modulo con dati anagrafici del titolare e caratteristiche del marchio. Inoltre, occorrono i seguenti documenti per registrare un marchio:

  • copia dei documenti d’identità del titolare;
  • attestazione del pagamento dei diritti e delle tasse necessarie in segreteria;
  • marca da bollo da allegare alla documentazione;
  • F24 della tassa di registrazione;
  • tre copie firmate di tutta la documentazione precedente

A questo punto, la domanda viene sottoposta a un attento esame di verifica che tutti i requisiti stabiliti dalla legge siano stati soddisfatti nel presentare la richiesta di autorizzazione per il riconoscimento e la registrazione del proprio logo.

Come si legge nella pagina ufficiale del ministero dedicata:

Comportano irricevibilità della domanda:

  • La mancata indicazione del richiedente identificato o identificabile;
  • la mancata indicazione del domicilio elettivo;
  • l’assenza delle classi (aver lasciato la casella vuota) e dell’indicazione dei prodotti/servizi;
  • l’assenza della riproduzione del marchio: immagine (in caso di marchio figurativo) o denominazione (in caso di marchio denominativo)

Il titolare può utilizzare il marchio entro 5 anni dal momento della registrazione ufficiale, in caso contrario l’ufficialità potrebbe decadere.

Cosa può essere registrato? I requisiti per il deposito del brand

Chi desidera depositare un proprio marchio deve sempre ricordare che non tutto può essere registrato come marchio.

La legge italiana si esprime riguardo alla questione nell’art. 7 del Codice della Proprietà Industriale (Cpi):

“Possono costituire oggetto di registrazione come marchio d’impresa tutti i segni, in particolare le parole, compresi i nomi di persone, i disegni, le lettere, le cifre, i suoni, la forma del prodotto o della confezione di esso, le combinazioni o le tonalità cromatiche, purché siano atti”, quali:

  • parole;
  • disegni;
  • nomi;
  • lettere;
  • cifre;
  • suoni;
  • colori;
  • forme o confezioni;
  • combinazioni di colori e tonalità cromatiche.

Casi particolari riguardano i nomi di persona: per poter registrare un marchio con nome di persona è fondamentale che questo non leda la fama o il decoro di chi porta quel nome.

Inoltre, anche i marchi con nomi famosi, ritratti di persone o stemmi sono situazioni particolari. In questo caso è necessario un accordo tra le parti in quanto si farà riferimento a qualcosa o qualcuno di già noto a livello di pubblico.

Perché è importante e diritti

La registrazione del marchio consente al titolare di godere di alcuni diritti che non avrebbe se decidesse di rinunciare alla procedura.

È importante ottenere il riconoscimento ufficiale del proprio logo:

  • per avere un’esclusiva, quindi il diritto di essere l’unico a poterlo utilizzare e di poter impedire a terzi soggetti l’adozione di un marchio uguale o simile al proprio;
  • per evitare che altri soggetti si approprino del marchio;
  • per impedire a chiunque depositi un marchio identico o simile l’ottenimento di una registrazione;
  • per poter agire in maniera più sicura, veloce ed economica;
  • per evitare il rischio di contestazioni da parte di terzi, una volta che il marchio è stato registrato e messo in sicurezza.

La registrazione del marchio, in sostanza, garantisce una tutela e una riconoscibilità garantita dalla legge.

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