Controlli del fisco: quali sono e come funzionano i software dell’Agenzia Entrate e della GdF

Nadia Pascale

16 Settembre 2022 - 19:00

Nuovo potenziamento dei controlli del fisco con il software Cover in dotazione alla Guardia di Finanza.

Controlli del fisco: quali sono e come funzionano i software dell’Agenzia Entrate e della GdF

In Italia l’evasione fiscale fa perdere allo casse dello Stato circa 80 miliardi di euro l’anno, l’Unione Europea ha più volte sollecitato il nostro legislatore e gli organi di controllo a fare di più per combattere l’evasione fiscale e tra gli obiettivi che consentono di sbloccare le risorse del Pnrr c’è anche il contrasto a questo fenomeno.

Diventa quindi essenziale mettere a punto strategie mirate per i controlli fiscali. L’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza, oltre a utilizzare gli strumenti classici di verifica, come i controlli automatici sulle dichiarazioni, stanno facendo largo ricorso alle nuove tecnologie e a software sofisticati in grado di individuare gli evasori. Tra gli ultimi software messi a disposizione c’è Cover, che sarà in uso alla Guardia di Finanza e quindi andrà a integrare l’attività di Vera, acronimo di Verifica dei Rapporti finanziari, in uso all’Agenzia delle Entrate, che attraverso un super algoritmo analizza i dati presenti nell’archivio dei rapporti finanziari.

Le nuove tecnologie a disposizione della Guardia di Finanza: da Molecola a Cover

La Guardia di Finanza ha da sempre l’obiettivo di contrastare l’evasione fiscale, cioè le violazioni di legge volte a non pagare tasse e imposte oppure a pagarle in misura minore. Inoltre è impegnata nel contrasto all’elusione fiscale, cioè comportamenti che apparentemente sono in piena armonia con le normative fiscali, ma di fatto realizzano un risultato finale che determina un risparmio fiscale. Il contrasto a questo secondo fenomeno sicuramente richiede un impegno maggiore e un’approfondita conoscenza dei meccanismi che possono integrare tale reato.

Nell’arduo compito di individuare gli illeciti fiscali le nuove tecnologie sicuramente rappresentano una novità importante, infatti sono in grado di analizzare, attraverso sofisticati algoritmi, milioni di dati in pochi minuti. Cosa impensabile per gli umani. Con l’uso dell’intelligenza artificiale è quindi possibile anche ridurre i tempi degli accertamenti fiscali.

Naturalmente, l’evoluzione tecnologica è costante, e proprio per questo negli ultimi mesi i software che sfruttano l’Intelligenza Artificiale e la tecnologia blockchain si moltiplicano. Già negli anni trascorsi abbiamo assistito al potenziamento di Molecola, un software in uso alla Guardia di Finanza già da alcuni anni, definito anche il software Antimazzette che aveva il compito di rilevare le grandi sproporzioni tra i redditi dichiarati e l’effettivo tenore di vita. Ora in uso alla Guardia di Finanza arriva anche il software Cover che vede un potenziamento delle funzioni e capacità.

Qual è il compito di Cover?

Il software per i controlli fiscali Cover avrà il compito di:

  • rintracciare posizioni soggettive fiscalmente rilevanti e tali da destare sospetti;
  • agevolare la riscossione delle imposte e delle tasse;
  • evidenziare e monitorare gli scostamenti tra i risultati dell’attività investigativa posta in essere dalla Guardia di Finanza e i dati derivanti dall’accertamento e dalla riscossione delle imposte.

L’algoritmo sarà in grado di controllare diversi dati tra cui quelli già presenti in registri pubblici, ad esempio l’anagrafe tributaria, i dati provenienti dalle dichiarazioni, conti correnti e dati che invece sono rilevati tramite i consumi, ad esempio acquisti con strumenti elettronici, auto intestate, fruizione di crediti di imposta.

Nel momento in cui dovessero emergere incongruenze saranno chieste delucidazioni ai contribuenti e si potrà quindi verificare la provenienza dei beni e il corretto trattamento fiscale.

Naturalmente affinché l’uso del software Cover sia proficuo sarà necessaria un’adeguata formazione del personale della Guardia di Finanza.

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