Addio contanti, da ottobre 2025 questo nuovo sistema trasformerà i pagamenti

Ilena D’Errico

16 Aprile 2025 - 20:55

Manca sempre meno, da ottobre 2025 il nuovo sistema europeo trasformerà profondamente i pagamenti. Ecco come l’euro digitale incentiva l’addio ai contanti.

Addio contanti, da ottobre 2025 questo nuovo sistema trasformerà i pagamenti

Da ottobre 2025 questo nuovo sistema trasformerà i pagamenti in tutta Europa, dando inizio a un graduale addio ai contanti. Una storica trasformazione in arrivo, che si deve al progetto di euro digitale, su cui l’Unione europea punta oggi con ancora più convinzione e urgenza.

Il progetto, la cui fase preparatoria deve concludersi appunto entro ottobre, potrebbe infatti contribuire sensibilmente a dare risposte strategiche ai dazi di Donald Trump. Rafforzare la sovranità monetaria dell’Eurozona e ridurre la dipendenza dagli operatori internazionali dei sistemi di pagamento, inevitabilmente legati al dollaro, è fondamentale per l’autonomia e la sicurezza europea. La nuova valuta digitale sarà in tutto e per tutto analoga al contante, con uguali limiti e regole, nulla a che vedere con le criptovalute digitali a cui siamo abituati.

L’Unione europea vuole distinguersi per innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale, creando al contempo un circuito sicuro e pratico che non penalizza gli operatori comunitari. Lo scopo principale di questa iniziativa non è quello di sostituire i contanti in circolazione, ma ci si aspetta quanto meno una diminuzione di banconote e monete visto che il nuovo strumento ne rappresenta esattamente il corrispettivo virtuale.

Questo nuovo sistema trasformerà i pagamenti

L’euro digitale non è affatto un’iniziativa nuova, ma richiede un grande impegno in termini di studio e progettazione. La prima fase, quella prettamente esplorativa, ha avuto inizio a ottobre 2021. Per un periodo di 2 anni la Banca centrale europea (Bce) ha analizzato il funzionamento e la distribuzione della valuta digitale europea finché il 18 ottobre 2023 il Consiglio direttivo ha dato via alla seconda fase, quella preparatoria, anche in questo caso con una durata di 2 anni. Siamo oramai quasi agli sgoccioli, la definizione tecnica e i test di controllo dovranno presto concludersi per rimettere i risultati al Consiglio direttivo della Bce.

Quest’ultimo dovrà verificare che l’euro digitale sia conforme ai principi dell’ordinamento comunitario, soprattutto - ma non soltanto - in termini di tutela della privacy e sostenibilità ambientale. Non è tutto, un elemento cruciale oggetto di valutazione sarà la concreta possibilità di utilizzo da parte dei cittadini europei. L’euro digitale dovrà essere pratico, semplice da utilizzare e gestire, oltre che accessibile dal punto di vista economico. Soltanto se la preparazione avrà ottenuto questi risultati si avrà il via libera della Bce e a quel punto si procederà con l’emissione della nuova moneta, con modalità ancora non rese note al pubblico.

Si tratta di presupposti fondamentali visto che la valuta digitale dovrà essere in tutto e per tutto assimilabile al contante, tant’è che verranno introdotti anche limiti analoghi alle transazioni (attualmente di 10.000 euro a livello europeo ed eventualmente inferiori nei singoli Stati, come il tetto di 5.000 euro in Italia) e perfino alla detenzione. Saranno infatti bloccate le transazioni superiori al limite o l’eccedenza rispetto al valore massimo detenibile sarà automaticamente trasferita su un conto corrente collegato.

Addio contanti da ottobre 2025

Come anticipato, il nuovo sistema di euro digitale non è finalizzato espressamente alla sostituzione del denaro contante, ma rappresenterà inevitabilmente una forte spinta alla sua diminuzione. Le politiche per incentivare i mezzi di pagamento tracciabili, anche per questioni di sicurezza e non solo fiscali, stanno infatti portando già ora a un uso più moderato del contante. Carte e smartphone sono diventate il portafoglio principale per molti cittadini, mentre altri preferiscono comunque i contanti.

Il motivo per cui ancora moltissime persone preferiscono il contante non è uno solo, c’è un insieme di fattori che si concatenano, in parte dipendenti dalle esigenze personali. In ogni caso, finora non si è mai parlato di abolire il contante, quanto più di regolamentarlo, per esempio con i limiti ai pagamenti. L’addio ai contanti, anche se magari non al 100%, dovrebbe piuttosto porsi come conseguenza logica e naturale dell’uso di strumenti digitali che li sostituiscono alla pari.

Per raggiungere questo obbiettivo l’Unione europea deve superare sfide notevoli, dovendo garantire l’inclusione finanziaria di tutta la popolazione senza differenze di età, reddito o istruzione, come pure sistemi efficienti per gestire le emergenze. Attacchi informatici e malfunzionamenti sono problemi che colpiscono ogni giorno e anche i sistemi di sicurezza più sofisticati non possono essere infallibili, pertanto c’è ancora molto da fare. Di conseguenza, ci si aspetta sì il progressivo abbandono del contante ma sempre in maniera graduale. L’emissione dell’euro digitale, a partire da ottobre, sarà un’influenza importante in questo percorso.

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