Cos’è il problem solving e perché è importante sul lavoro

Veronica Caliandro

20 Novembre 2024 - 18:48

Cos’è il problem solving e perché è importante sul luogo lavoro? Ecco tutto quello che c’è da sapere su questa skill e come svilupparla.

Cos’è il problem solving e perché è importante sul lavoro

Il lavoro riveste un ruolo importantissimo nella nostra vita poiché ci permette di attingere alle risorse economiche di cui abbiamo bisogno per pagare i vari beni e servizi volti a soddisfare le nostre esigenze quotidiane. Trovare un impiego, però, non è affatto semplice. Innanzitutto, bisogna inviare la propria candidatura con tanto di curriculum vitae e sperare di essere notati dall’azienda.

Una volta ottenuto un feedback positivo bisogna quasi sempre sostenere un colloquio. Un processo di selezione che spesso risulta essere particolarmente lungo e che permette al datore di lavoro di valutare le caratteristiche del candidato. Tanti, d’altronde, sono i requisiti presi in considerazione, come ad esempio gli studi pregressi ed eventuale esperienza nel settore. Ma non solo, tra le skill più richieste si annovera il problem solving. Ma di cosa si tratta e perché è importante sul luogo di lavoro? Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito.

Problem solving, cos’è? Significato e definizione

Dando un’occhiata ai vari annunci di lavoro è possibile notare che uno dei requisiti più richiesti è la capacità di problem solving. Quest’ultima rientra nella categoria delle cosiddette soft skill, ovvero le abilità che fanno riferimento alla personalità del candidato e agli atteggiamenti individuali. Come riportato su Wikipedia:

«il termine problem solving (in italiano letteralmente»risoluzione di un problema«) indica un’attività finalizzata all’analisi e alla risoluzione dei problemi usando tecniche e metodi generici, o ad hoc».

Con tale espressione inglese, quindi, si indica la capacità di un soggetto di trovare delle soluzioni a dei problemi, generalmente imprevisti o del tutto inaspettati. In sostanza, consiste in un atteggiamento propositivo, orientato alle soluzioni, che consente di affrontare nel miglior modo possibile ogni tipo di evenienza.

Un soggetto dotato di problem solving, in effetti, riesce a svolgere diverse attività. Ma non solo, è particolarmente abile nel lavoro in team e soprattutto riesce a valutare rapidamente i pro e i contro delle varie soluzioni che potrebbero essere utilizzate per risolvere una determinata problematica.

Metodo e fasi del problem solving

Una volta individuato un problema, il lavoratore ha il compito di trovare anche una soluzione efficace. Il tutto facendo leva sulle proprie capacità di problem solving. La risoluzione di un problema prevede, in genere, dei passaggi ben definiti, come i seguenti.

  • Una volta individuato il problema bisogna procedere con la relativa analisi. In particolare bisogna identificare le cause e i fattori all’origine del problema stesso. A tal fine può risultare utile consultare e raccogliere dati, analizzare i processi e ascoltare i propri colleghi.
  • A seguire bisogna cercare di trovare delle contromisure e valutare i relativi pro e contro. In particolare è fondamentale misurare i benefici e i possibili svantaggi. In questa fase rivestono un ruolo importante anche altre competenze, come ad esempio la capacità di analisi, discussione, lavoro di squadra e definizione delle priorità.
  • La fase successiva consiste nel realizzare un piano di azione, con tanto di obiettivi e strategie da adottare. Ma non solo, devono essere ben definiti anche i ruoli e le responsabilità dei vari lavoratori coinvolti.
  • Per finire si devono mettere in atto le soluzioni e misurare la relativa efficacia e grado di successo.

Ovviamente, nessuno è infallibile. Ne consegue che non bisogna disperare se qualche volta la propria strategia non funziona come sperato. Bensì è bene mettersi in discussione e cercare una strada alternativa. In ogni caso, si tratterà di un percorso importante per la propria carriera, di cui fare tesoro in vista di eventuali future problematiche sul posto di lavoro.

Esempi pratici di problem solving

Diversi sono gli ambiti in cui viene richiesto di mettere in campo le proprie abilità di problem solving. Allo stesso modo sono tante le tecniche utilizzate per risolvere un problema. Tra le strategie più famose e utilizzate si annovera l’analisi scritta. Per mettere in pratica tale metodo è sufficiente avere a portate di mano un foglio e una penna con cui appuntare le caratteristiche di un problema. A tal fine potrebbe essere utile rispondere a determinate domande, come: «perché viene considerato un problema?», oppure «quante persone coinvolge?». Una volta ottenuto un quadro chiaro della situazione è possibile procedere con l’individuazione della soluzione.

Un altro esempio pratico di problem solving è rappresentato dai giochi di ruolo. Questa tecnica è particolarmente utilizzata nei gruppi aziendale e aiuta a favorire lo spirito di collaborazione tra i vari componenti. In pratica tale tecnica consiste nella messa in scena di una storia che vede i vari partecipanti alle prese con degli ostacoli da superare. Ogni persona può risolvere il problema nel modo che meglio crede. L’obiettivo finale è quello di coinvolgere e motivare i vari soggetti interessati. Ma non solo, quest’ultimi possono acquisire nuove competenze semplicemente ascoltando le soluzioni adottate dai colleghi.

Come sviluppare questa skill?

Per molte persone il problem solving si rivela essere una capacità innata. Altri, invece, riescono ad affinarla nel corso del tempo. Ma come fare? Ebbene, non esiste una strategia universalmente valida. Molto, d’altronde, dipende dal contesto in cui si lavora, dalla propria volontà e anche dalle esperienze personali. Diversi sono i modi da poter utilizzare per poter affinare tale skill, come ad esempio cercare di acquisire maggiori conoscenze nel proprio settore, attraverso corsi di formazione o specializzazione. Avere una solida base di teoria, in effetti, può rendere più facile risolvere un problema.

Sempre per lo stesso motivo può essere utile esercitare la mente attraverso giochi di ruolo o leggendo libri dedicati al tema. In ogni caso l’importante è non tirarsi mai indietro alle nuove sfide, bensì cercare di affrontarle. Ad esempio, ci si può proporre per realizzare nuovi progetti o ricoprire nuovi ruoli. La parola d’ordine per affinare la propria capacità di problem solving è osservazione. Basta osservare come i colleghi risolvono i problemi per trarne spunto e farne tesoro in futuro.

A rivestire un ruolo importante è anche il datore di lavoro che deve essere in grado di individuare, valorizzare e favorire lo sviluppo delle capacità di problem solving dei propri lavoratori. A tal fine, può essere utile fornire una formazione ad hoc e soprattutto favorire il lavoro di squadra. Ma non solo, è importante fornire dei feedback costruttivi e incoraggiare l’utilizzo di strategie di problem solving,

Perché è importante il problem solving sul luogo di lavoro

La tecnologia continua a fare passi da gigante, apportando cambiamenti drastici e veloci nei settori più disparati. Proprio in tale ambito riveste un ruolo importante il problem solving, poiché aiuta a stare al passo con i tempi, tenendo conto delle varie novità. Il problem solving, d’altronde, è una competenza particolarmente richiesta in tutti quei settori in cui è fondamentale trovare velocemente una soluzione ai problemi. Basti pensare a chi ricopre un incarico manageriale o comunque si ritrovi a gestire un team di lavoro all’interno dell’azienda.

Come non annoverare poi il mondo della consulenza, ovvero un lavoro che porta ad essere a stretto contatto con la clientela e, pertanto, la necessità di trovare in modo immediato una soluzione ad eventuali problemi. Considerando la fragilità di alcune persone, inoltre, tale skill è particolarmente richiesta nei lavori a contatto con anziani e bambini. Il problem solving, in effetti, è ormai essenziale in ogni settore e livello di lavoro. Tutte le aziende cercano lavoratori in possesso di tale skill e che siano pertanto in grado di affrontare e soprattutto risolvere eventuali problemi.

In questo modo è possibile beneficiare di una maggior efficienza operativa, evitando possibili cali di produttività o danni alla reputazione dell’azienda. Ma non solo, i soggetti dotati di problem solving hanno la capacità di prevenire e gestire in modo ottimale possibili rischi, contribuendo alla messa in sicurezza della struttura aziendale. Se tutto questo non bastasse, i soggetti con tale soft skill riescono ad affrontare facilmente nuove mansioni, rivelandosi una risorsa importante per lo sviluppo dell’azienda.

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