Prima di aprire nuove finestre bisogna tener conto dei diritti del vicino, che ha la possibilità di chiederne la chiusura o lo spostamento. Ecco quando una finestra è irregolare e come difendersi.
Prima di realizzare una finestra in casa propria bisogna tenere conto delle norme urbanistiche e dei parametrici tecnici, ma allo stesso tempo è importante rispettare il diritto alla riservatezza del vicino di casa. È dunque fondamentale limitare le possibili interferenze e considerare l’effettiva esigenza di realizzazione della finestra - dunque la tipologia - e la distanza con la proprietà del vicino. In altre parole, anche in ottemperanza alla normativa urbanistica la finestra può essere considerata irregolare. Vediamo quando e come può difendersi il vicino in questi casi.
Come capire se la finestra è irregolare
Prima di agire è necessario assicurarsi che la finestra aperta dal vicino possa essere considerata irregolare dal punto di vista legale. Non necessariamente, infatti, le preferenze e le abitudini personali coincidono con i requisiti normativi. Non si può far nulla per una finestra considerata fastidiosa o antiestetica, per esempio.
Per verificare la presunta irregolarità di una finestra bisogna prima inquadrarla nella corretta categoria. Nel parlare comune, infatti, si tende a utilizzare il termine finestra in modo molto generico, mentre i tecnici del settore distinguono fra luci e vedute. Tale differenziazione è importante anche per la legge, che deve prendere in considerazione le finalità e i parametri per assolverle. I requisiti di regolarità, di conseguenza, sono differenti tra luci e vedute.
Quando la finestra lucifera è irregolare
La luce – detta anche finestra lucifera – viene aperta per illuminare e/o arieggiare l’immobile e deve avere le seguenti caratteristiche:
- Un’inferriata stabile e non rimovibile, tale da garantire la sicurezza del vicino;
- una grata in metallo fissa e immobile, con maglie inferiori o pari a 3 centimetri quadrati (così che non si possa introdurre oggetti dall’esterno);
- il lato inferiore deve trovarsi a un’altezza di almeno 2,5 metri dal suolo o dal pavimento se la finestra è al piano terreno, oppure almeno 2 metri se la luce si trova a piani superiori;
- il lato inferiore deve rispettare i requisiti di altezza anche rispetto al fondo del vicino, a meno che il locale si trovi a livelli inferiori.
Suddetti requisiti sono stati posti proprio a tutela del diritto alla riservatezza del vicino, l’altezza in particolare serve proprio a impedire eccessive vedute e intromissioni nell’atmosfera privata. Il mancato rispetto di tali requisiti è condizione di irregolarità, così come il mancato consenso di entrambi se la luce è posta in un muro in comproprietà.
Quando la veduta è irregolare
Le vedute, così come si intuisce dal nome, hanno un fine completamente diverso dalle luci, cioè semplicemente a guardare fuori. Nel dettaglio, la finestra risponde alle caratteristiche di veduta se consente al proprietario di guardare al di fuori dell’abitazione senza necessità di sporgersi o utilizzare mezzi artificiali (come una scala) per affacciarsi. Tra le vedute ci sono quindi:
- Le finestre con inferriate, se l’ampiezza delle maglie e la distanza dal muro consentono di affacciarsi e guardar fuori;
- le porte, le scale, i ballatoi se consentono di affacciarsi;
- il lastrico solare e il terrazzo, se presentano protezioni (come il parapetto) che rendano possibile affacciarsi in sicurezza.
Prima di aprire una veduta bisogna verificare il rispetto delle seguenti caratteristiche:
- Se il fondo del vicino non è costruito, allora tra il muro su cui si apre la finestra e il fondo deve esserci una distanza di almeno di 2,5 metri;
- non è prevista una distanza minima se il fondo del vicino è separato da una via pubblica;
- quando sul fondo del vicino c’è un edificio, quest’ultimo deve distare almeno 3 metri – o distanza inferiore stabilita dai regolamenti locali - dal muro su cui si apre la veduta (in questo caso chi costruisce per secondo deve adeguarsi);
- se le vedute sono oblique o laterali, misurando dal lato più vicino della finestra e il fondo confinante devono esserci almeno 75 centimetri.
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Come difendersi dall’apertura di finestre irregolari
Quando il vicino apre una finestra irregolare bisogna innanzitutto verificare l’irregolarità e agire in via giudiziale. Oltre il termine di 20 anni, peraltro, il vicino acquisisce il diritto di conservare la finestra – anche se irregolare – per usucapione. Con un ricorso in tribunale, attraverso il proprio avvocato, è possibile ottenere la chiusura o lo spostamento della finestra, purché se ne accerti l’irregolarità (di norma bastano semplici misurazioni). Si ricorda che si può agire in tal senso anche con un ricorso urgente se esistono condizioni tali da far temere una lesione irrimediabile degli interessi (come la privacy).
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