A partire da domani, giovedì 3 febbraio, la Svizzera revocherà l’obbligo del telelavoro e della quarantena per i cittadini della Confederazione.
La decisone è maturata oggi, dopo che il Governo elvetico ha ufficialmente preso atto che la situazione negli ospedali svizzeri sta gradualmente migliorando. Seppure il numero delle infezioni rimane ancora alto, l’occupazione dei posti letto nelle unità svizzere di terapia intensiva sta via via calando, merito delle vaccinazioni e degli anticorpi prodotti da chi ha contratto la malattia.
Il bollettino dei contagi diffuso oggi dalle autorità svizzere, riferiva di 41’175 nuovi positivi al Covid-19 nelle ultime 24 ore, con 23 decessi e 218 ricoveri. Su base settimanale solo i nuovi casi sono diminuiti, mentre le ospedalizzazioni e i decessi sono in crescita. Il tasso di positività è del 36,8%, in calo rispetto al 38% di una settimana fa. E la variante Omicron rappresenta il 96% dei casi.
Proprio come accade in molti altri Paesi, anche in Svizzera, Omicron sta facendo registrare decorsi clinici meno gravi rispetto alle ondate virali precedenti. Tutti elementi che hanno fatto propendere le autorità a ritenere che sia ormai prossima la fine della fase acuta della crisi e ad allentare la morsa delle restrizioni applicate negli ultimi mesi.
Stop al telelavoro
Dal 3 febbraio l’obbligo del telelavoro introdotto in Svizzera a dicembre viene sospeso e trasformato in una cauta raccomandazione ai datori di lavoro, chiamati a proteggere i loro dipendenti dai rischi di infezione. Resta in vigore l’obbligo della mascherina sul posto di lavoro.
Niente più quarantena
Sempre dal 3 febbraio, per la prima volta dall’inizio della pandemia, la quarantena dei contatti è ufficialmente revocata. Già il 12 gennaio era stata limitata alle persone che vivono nella stessa pertinenza domestica. Tuttavia, chi risulta positivo al test per il SARS-CoV-2 ed è quindi portatore di un’alta carica virale è tenuto a mettersi in isolamento per evitare di contagiare altre persone.
I provvedimenti «extra»
Sul tavolo del Consiglio federale elvetico rimangono ora ulteriori provvedimenti di allentamento, che saranno presi in esame quando sarà raggiunto il picco dell’ondata epidemica, non prima quindi del 16 febbraio.
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