Criptovalute: la corsa è appena iniziata o già finita?

Redazione Crypto

8 Gennaio 2024 - 16:53

La recente contrazione della volatilità e l’interruzione della crescita esponenziale legata al prezzo delle criptovalute hanno fatto nascere nuove preoccupazioni. Ha senso preoccuparsi?

Criptovalute: la corsa è appena iniziata o già finita?

Mentre negli ultimi mesi sono emersi pareri particolarmente incoraggianti riguardo il futuro di Bitcoin con l’arrivo dell’halving 2024, la recente, seppur leggera, correzione del prezzo ha dato spazio a pareri contrastanti riguardo il futuro del mondo crypto.

Nonostante molti si aspettino venti bullish, sia grazie alla questione relativa all’approvazione dell’ETF spot su Bitcoin, sia per la forte spinta registrata nel 2023 dal prezzo di molti progetti decentralizzati, sia per l’halving, sorge spontanea la domanda: cosa potrebbe accadere se andasse tutto male?

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È arrivata la fine per il mining di Bitcoin?

Le principali motivazioni a favore di una direzione rialzista del prezzo delle principali criptovalute in circolazione, ampiamente discusse nell’ultimo periodo, trovano fondamento in vari fattori. Questi includono l’innovazione tecnologica, l’aumento dell’adozione da parte sia di utenti individuali che di grandi enti, e le aspettative legate a eventi significativi nel mondo delle criptovalute, come l’halving di Bitcoin.

Uno degli argomenti centrali di questo dibattito riguarda l’andamento del settore del mining di Bitcoin. Questo comparto, spesso vista come un segmento tecnico e oscuro, ha un impatto decisivo sull’economia delle criptovalute. Nonostante la sua importanza cruciale, il mining di Bitcoin non sempre riceve l’attenzione che merita nelle discussioni sul futuro del settore. La solidità di Bitcoin, la criptovaluta leader, si basa in gran parte sul processo di mining, che garantisce la sicurezza e l’integrità della rete attraverso la verifica e la registrazione delle transazioni. Le dinamiche di questo settore sono complesse e influenzano direttamente i prezzi delle criptovalute su lungo termine.

Recentemente, una delle notizie più rilevanti nel settore del mining è stata il record di estrazione di Bitcoin raggiunto da Marathon Digital, una società di spicco nel settore, che ha anche una quotazione nel mercato azionario statunitense con il simbolo MARA. La dichiarazione della società sulla sua produzione eccezionale di oltre 1.800 Bitcoin, in preparazione al prossimo halving, ha suscitato molto interesse. Tuttavia, ha anche sollevato preoccupazioni, dato che dal loro rapporto emerge che quasi il 40% dei Bitcoin estratti è stato venduto nel mese di dicembre. Questo potrebbe indicare un’attitudine cautelativa verso il mercato da parte di Marathon Digital, nonostante la sua esposizione considerevole nel settore delle criptovalute.

Oltre a questi sviluppi, il settore minerario offre ulteriori spunti di riflessione, spesso contrastanti. Il mining è considerato il motore di Bitcoin, ma sorgono dubbi sulla sua sostenibilità a lungo termine, soprattutto in vista del dimezzamento dell’offerta. In un mercato così volatile e ciclico, con alti e bassi che si susseguono, è essenziale per le aziende di mining continuare a innovare e a evolversi. Società come Hut8 e Core Scientific stanno investendo in nuove tecnologie per rimanere competitive.

Tuttavia, il futuro del mining di Bitcoin non è privo di sfide. Con l’aumento dei costi operativi e la potenziale diminuzione della redditività a seguito della riduzione dell’offerta, alcune società minerarie potrebbero trovarsi in difficoltà. Questo potrebbe avere ripercussioni sull’intera rete Bitcoin, influenzando la potenza di calcolo complessiva e, di conseguenza, la sicurezza e la stabilità della rete. Se le condizioni diventassero meno favorevoli, potrebbe verificarsi una riduzione del numero di miner attivi, portando a un periodo di incertezza e potenzialmente influenzando negativamente il prezzo del Bitcoin.

Crescono i timori riguardo la sostenibilità della crescita del prezzo di Bitcoin (BTC/USD)?

La positività legata al comparto del mining di cripto deriva principalmente dalla possibilità che il prezzo di BTC possa replicare l’andamento degli scorsi cicli, registrando un’impennata nel prezzo tale da continuare a rendere conveniente per i miner il processo di estrazione di BTC. Tuttavia, non tutti restano particolarmente bullish nel breve periodo. Arthur Hayes, ad esempio, cofondatore del rinomato exchange di BitMEX, ormai da anni tra i principali punti di riferimento del settore, ipotizza la possibilità di una profonda correzione del prezzo di Bitcoin, più specificatamente, di ampiezza fino al 40% entro marzo 2024.

Uno dei principali motivi a sostegno di questo ragionamento è il calo del saldo del RRP (Reverse Repo Program) che potrebbe causare una decisa contrazione della liquidità, influenzando negativamente sul prezzo di Bitcoin e togliendo una leva importante utilizzata negli ultimi 10 anni dalla macchina anti-inflazionistica del Bitcoin, ovvero una quantità di moneta in crescita. Il Bank Term Funding Program (BTFP) scade il 12 marzo. Secondo Arthur Hayes, il rischio si estende a molte piccole banche, le quali potrebbero potenzialmente crollare se la Fed non rinnoverà il programma.

Da un punto di vista tecnico, i ribassi delle ultime settimane, che sono stati rapidamente recuperati, hanno innescato un primo, seppur lieve, processo di «scaricamento» degli indicatori tecnici, i quali, quasi nella totalità dei casi, segnalavano zone di iperestensione grafica, naturalmente rialzista. La soglia dei $45.000 si è mostrata essere un livello tecnico molto più difficile da superare del previsto, dato che in molti si aspettavano una prima correzione in prossimità del livello dei $50.000. È importante prendere consapevolezza del fatto che il prezzo di Bitcoin resta comunque in una zona di ipercomprato, ma che allo stesso tempo, il primo tentativo di correzione è stato sostenuto dalla domanda, la quale non ha lasciato che il prezzo di Bitcoin si avvicinasse al primo supporto rilevante, i $40.000.

BTC/USD, 1D BTC/USD, 1D Grafico a candele giornaliere del prezzo di BTC/USD. Fonte:teletrader.com

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