Stephen Thaler insiste sul fatto che la sua intelligenza artificiale, Dabus, è una «nuova specie» che merita diritti di proprietà intellettuale in quanto «essere senziente».
L’ascesa dell’intelligenza artificiale generativa ha portato con sé una serie di questioni etiche e legali complesse, tra cui quella legata ai diritti di autore. In quasi tutti i Paesi, infatti, il diritto d’autore richiede un atto «autoriale», in quanto l’opera d’arte deve riflettere l’idea originale di una persona.
Una delle figure centrali in questa controversia è Stephen Thaler, il creatore dell’intelligenza artificiale chiamata Dabus (Device for the Autonomous Bootstrapping of Unified Sentience).
Come riferito da Wired, Thaler sostiene che Dabus sia senziente e che, di conseguenza, abbia diritto a rivendicare la proprietà intellettuale delle opere da essa generate, tra cui un’illustrazione chiamata «A recent entrance to paradise». [...]
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