Cosa si intende per dividend yield? Una guida pratica per scoprire quanto è importante conoscerne calcolo e funzioni per operare sui mercati.
Traducendo letteralmente dall’inglese, dividend yield significa rapporto dividendo-prezzo. Si tratta di un indicatore finanziario cruciale per gli investitori interessati a generare reddito passivo attraverso i dividendi azionari.
Tale parametro rappresenta il rapporto tra il dividendo annuale pagato da un’azienda e il prezzo corrente del suo titolo, espresso in percentuale.
Il dividend yield fornisce una misura immediata e comparabile della redditività di un investimento azionario basato sui dividendi, indipendentemente dalle variazioni di prezzo del titolo.
Nella pratica, il dividend yield è ampiamente utilizzato per valutare l’attrattività delle azioni «income-oriented» (orientate al reddito), particolarmente apprezzate dagli investitori che puntano su flussi di cassa stabili, come pensionati o individui con obiettivi di investimento conservativi. Tuttavia, un dividend yield elevato non è sempre sinonimo di sicurezza finanziaria o di un investimento proficuo: può indicare anche potenziali rischi o difficoltà aziendali.
Da evidenziare, comunque, che il dividend yield non è l’unico metodo di valutazione dei titoli. Esso, però, offre un’indicazione non trascurabile sulla società nella quale si vuole investire.
In questo articolo, approfondiremo il concetto di dividend yield, la sua formula e l’uso pratico, fornendo una guida tecnica per comprendere come interpretarlo e utilizzarlo efficacemente nelle decisioni di investimento.
Cos’è il dividend yield: significato e definizione
Definire il dividend yield è piuttosto semplice: come detto, esso rappresenta un tasso di rendimento azionario, ossia il rapporto tra il dividendo di un’azione e il prezzo di mercato della stessa.
Il dividend yield rappresenta il ritorno annuale che un investitore riceve sotto forma di dividendi in rapporto al prezzo dell’azione. È espresso come percentuale e riflette la capacità di un’azienda di restituire parte dei suoi utili agli azionisti. Questo indicatore è particolarmente utile per confrontare aziende con politiche di dividendo differenti o per valutare se un titolo è adatto a una strategia di investimento basata sul reddito.
Ad esempio, un dividend yield del 4% significa che, per ogni euro investito nell’acquisto di un’azione, l’investitore riceve 0,04 euro all’anno come dividendi. Tuttavia, questa percentuale non rimane statica, poiché è influenzata sia dal cambiamento del prezzo dell’azione sia dalla variazione del dividendo distribuito dall’azienda.
Ma quali sono, quindi, gli elementi chiave del dividend yield?
- Dividendo annuale: la somma totale distribuita per azione su base annuale. Può essere calcolata sommando i dividendi trimestrali o considerando il dividendo annuale dichiarato dall’azienda.
- Prezzo dell’azione: il valore corrente del titolo sul mercato, soggetto a fluttuazioni giornaliere.
Un dividend yield elevato può essere attraente, ma richiede un’analisi approfondita. Un’azienda può avere un alto rendimento da dividendo perché il prezzo delle sue azioni è diminuito (spesso per problemi finanziari), o perché la politica aziendale favorisce distribuzioni generose agli azionisti. D’altro canto, un rendimento molto basso potrebbe riflettere una crescita potenziale del titolo o una strategia di reinvestimento degli utili nell’azienda.
Dividend yield, formula e calcolo
Qual è la formula per calcolare il dividend yield? Come abbiamo già visto nella sezione dedicata alla definizione del termine, esso rappresenta il rapporto tra il dividendo per azione di una società e il prezzo di una singola azione della stessa e viene espresso in percentuale. Il dividendo per azione si ottiene dividendo l’utile distribuito dalla società per il numero delle azioni.
Ecco la formula da conoscere:
Dividend Yield (%) = (Prezzo Corrente dell’Azione / Dividendo Annuale per Azione) × 100
Per meglio comprendere come si calcola il dividend yield facciamo un esempio pratico. L’assemblea dei soci della società X ha optato per l’emissione di un dividendo per azione pari a 1 euro. Il prezzo corrente delle azioni di quella stessa società X è pari a 20 euro.
Ciò significa che il dividend yield di X sarà pari a:
DY = 1/20 = 0,05 = 5% |
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Le tipologie di dividend yield
Ora che sappiamo qual è il significato così come la formula del dividend yield, passiamo a esaminare le tipologie esistenti che, proprio come nel caso del P/E ratio, sono soltanto due.
- Trailing dividend yield: fornisce una percentuale del dividendo pagato in un determinato periodo di tempo, generalmente un anno. Un trailing d.i. di 12 mesi, definito come TTM, include tutti i dividendi pagati nell’ultimo anno per il calcolo del dividend yield. Nonostante esso possa essere indicativo dei futuri dividendi, la misura può anche risultare ingannevole in quanto non prende in considerazione alcuni aspetti come ad esempio crescite o tagli dei dividendi.
- Forward dividend yield: rappresenta una stima del futuro rendimento di un titolo azionario. Se una società ha annunciato una crescita del dividendo, senza ancora pagare nulla, questo può essere utilizzato per stimare il pagamento del prossimo anno. Stessa cosa nel caso in cui una società decida di sospendere il dividendo: il rendimento sarà stimato a zero. In questo caso la formula per il calcolo prende il primo dividendo pagato, lo annualizza (moltiplicandolo per 4) e poi divide il tutto per il prezzo del titolo.
Come utilizzare la formula del dividend yield
A cosa serve il dividend yield? Come abbiamo avuto modo di osservare all’inizio della nostra guida, esso viene utilizzato sia per calcolare il rendimento immediato di un’azione indipendentemente dall’andamento in Borsa della stessa, sia per effettuare un confronto tra aziende. Uno strumento molto utile in diversi casi.
Analisi comparativa tra titoli
- Gli investitori utilizzano il dividend yield per confrontare titoli simili o appartenenti allo stesso settore. Ad esempio, tra due aziende nel settore energetico, un titolo con un dividend yield del 6% potrebbe sembrare più attraente rispetto a uno con un rendimento del 3%. Tuttavia, è essenziale valutare anche la stabilità finanziaria e le prospettive di crescita di entrambe le aziende per evitare decisioni basate unicamente sulla percentuale.
Valutazione della sostenibilità
- Un elevato dividend yield può essere il risultato di un prezzo delle azioni in calo. Se il prezzo scende significativamente a causa di difficoltà aziendali, il dividendo potrebbe non essere sostenibile nel lungo periodo. Pertanto, l’analisi deve includere il payout ratio (percentuale degli utili distribuita come dividendi) e la solidità dei flussi di cassa aziendali.
Strategia di investimento basata sul reddito
- Per gli investitori che mirano a un flusso di reddito costante, come pensionati o fondi che necessitano di entrate stabili, il dividend yield rappresenta una guida nella selezione di titoli con rendimenti elevati e stabili. Tuttavia, questi investitori tendono a preferire aziende mature e consolidate con una lunga storia di pagamenti costanti.
Monitoraggio delle fluttuazioni di mercato
- Poiché il dividend yield è influenzato dal prezzo delle azioni, esso può variare significativamente in base alle condizioni del mercato. Durante periodi di volatilità, i titoli con rendimenti apparentemente elevati possono attrarre investitori, ma è fondamentale verificare se tali aumenti siano sostenibili o frutto di una temporanea sottovalutazione del titolo.
Decisioni di reinvestimento
- Gli investitori che adottano strategie di reinvestimento dei dividendi (DRIP, Dividend Reinvestment Plan) possono utilizzare il dividend yield per calcolare i potenziali benefici della crescita del capitale nel tempo, approfittando degli interessi composti.
Da ricordare, però, che non sempre scegliere un titolo sulla base di un elevato dividend yield può rappresentare una corretta strategia di investimento per la quale sono necessarie valutazioni più approfondite.
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