Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha lanciato una valuta digitale con il suo nome: una criptovaluta che sfrutta i meme. Ecco cos’è un meme coin, quanto vale e quali sono i rischi.
Immaginate: un leader mondiale crea una nuova criptovaluta con il proprio nome dal nulla e in meno di 24 ore questa raggiunga un valore di mercato strabiliante.
Per quanto ci si potrebbe soffermare su un certo “narcisismo” del capo di governo, di certo, non stupirà i lettori sapere che il il leader in questione è il prossimo presidente degli Stati Uniti: Donald Trump, che si insedierà domani - 20 gennaio - alla Casa Bianca.
Proprio in questi giorni Donald Trump ha infatti annunciato il lancio del suo meme coin, l’“Official Trump”. La moneta digitale, ispirata al fenomeno dei meme coin, ha visto il suo valore schizzare di quasi il 15.400% in meno di un giorno, attirando l’attenzione degli investitori e sollevando interrogativi sulla sostenibilità di tali operazioni.
I meme coin, spesso considerati un mix tra intrattenimento e speculazione, si basano sulla popolarità di figure o tendenze. Sebbene possano generare profitti vertiginosi per alcuni, sono anche estremamente volatili e rischiosi. Ma esattamente: cosa sono i meme coin? Perché e come Donald Trump vuole sfruttare questa tendenza? Ecco quali sono i rischi nell’investire in questa criptovaluta.
Cos’è un meme coin: il piano di Trump
Per capire la decisione di Donald Trump, è fondamentale comprendere cosa sia esattamente un meme coin. Queste criptovalute nascono spesso come forme di divertimento e sono ispirate a meme o tendenze virali. Un esempio noto è il Dogecoin, che ha come simbolo un cane Shiba Inu e ha guadagnato popolarità grazie al supporto di personalità come Elon Musk. I meme coin non hanno un valore intrinseco o un utilizzo pratico immediato: il loro valore dipende unicamente dalla domanda e dalla popolarità del meme o della figura rappresentata.
Donald Trump ha annunciato il lancio dell“Official Trump” il 17 gennaio sul suo social network Truth Social. Partita con un valore di soli 18 centesimi, la criptovaluta ha raggiunto un picco di 32,61 dollari in meno di 24 ore, per poi stabilizzarsi intorno ai 28,2 dollari. Questa crescita straordinaria ha generato profitti enormi per chi ha investito tempestivamente. Tuttavia, l’operazione di Trump non si è fermata qui: solo 200 milioni di token sono stati rilasciati inizialmente, lasciando l’80% del miliardo totale di monete ancora nelle mani del presidente.
Questo controllo centralizzato consente a Trump di influenzare direttamente il mercato. Se decidesse di vendere il resto delle sue monete al valore attuale, realizzerebbe un guadagno di oltre 27 miliardi di dollari, creando ricchezza dal nulla. L’approccio, che sfrutta dinamiche di scarsità e speculazione, è simile a quello adottato per le sue figurine digitali (NFT), che in passato hanno registrato un boom iniziale seguito da un crollo.
Meme coin: quanto vale la criptovaluta di Trump e i rischi
Il successo fulmineo dell’“Official Trump” è l’emblema della natura altamente volatile dei meme coin. Sebbene il valore attuale sia impressionante, questi strumenti finanziari sono notoriamente instabili. La loro domanda è spesso guidata da mode passeggere, e una mancanza di interesse può far precipitare il valore a zero in tempi brevissimi.
Un esempio lampante è il caso delle Trump Digital Trading Cards, una serie di NFT lanciate dal presidente in passato. Nonostante un boom iniziale, queste hanno perso il 76,7% del loro valore in un anno. Il destino dell’ “Official Trump” potrebbe seguire una traiettoria simile, con un rapido declino una volta esaurita l’euforia iniziale. Questa dinamica rende i meme coin un investimento estremamente rischioso, adatto solo a chi è disposto a perdere il capitale investito.
Un altro fattore critico è la limitata utilità di queste criptovalute. Attualmente, i meme coin non possono essere utilizzati per acquistare beni o servizi, anche se il Dogecoin rappresenta un’eccezione: Tesla, ad esempio, accetta pagamenti in Dogecoin per alcuni prodotti. Se l’“Official Trump” seguisse questa strada, potrebbe trasformarsi in una “criptovaluta funzionale”, ma al momento rimane una pura scommessa finanziaria.
Infine, il controllo che Trump esercita sulla maggior parte delle monete rilasciate introduce un ulteriore rischio. Un’immissione improvvisa sul mercato potrebbe far crollare il prezzo, penalizzando gli investitori. Tuttavia, per ora, è il Presidente degli Stati Uniti - che si insedierà domani, il 20 gennaio - a trarre il massimo vantaggio, avendo creato un fenomeno che combina finanza, branding personale e speculazione.
In conclusione, il lancio dell’“Official Trump” dimostra ancora una volta la capacità di Donald Trump di sfruttare tendenze emergenti per consolidare il proprio brand e generare ricchezza. Tuttavia, gli investitori devono essere consapevoli dei rischi: la volatilità e l’assenza di un utilizzo pratico rendono questi strumenti estremamente instabili. Come per ogni investimento ad alto rischio, la parola d’ordine è prudenza.
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