Dove buttare carte di credito e bancomat, guida allo smaltimento dopo la scadenza

Luna Luciano

10 Maggio 2024 - 19:20

La raccolta differenziata è essenziale per salvaguardare l’ambiente ma non tutti sanno dove gettare i rifiuti come le carte di credito e bancomat. Ecco una guida allo smaltimento.

Dove buttare carte di credito e bancomat, guida allo smaltimento dopo la scadenza

Fare una raccolta differenziata corretta è essenziale se si desidera contribuire alla salvaguardia del Pianeta, riducendo il proprio impatto ambientale, contrastando l’inquinamento dell’aria e dell’acqua.

Infatti, come spiegano gli esperti, il riciclo di diversi tipi di materiale, come vetro, plastica o carta, consente di rilasciare meno rifiuti tossici nell’ambiente, eliminando la necessità di coltivare, raccogliere o estrarre nuove materie prime dalla Terra; diminuendo le emissioni di gas serra.

Eppure, nonostante la maggioranza si impegni ne fare una raccolta differenziata corretta, può capitare di avere dei dubbi in merito a determinate tipologie di rifiuti, specialmente per quelli più desueti e costituiti da materiali compositi, come ad esempio le carte di credito e bancomat scaduti.

Infatti, anche se scadute o inutilizzate, le carte di credito continuano a contenere dati sensibili, inoltre alcune presentano anche un microchip magnetico. Dove bisogna buttarle quindi? Tutto dipende dalla tipologia di carta. Di seguito riportiamo una guida allo smaltimento dopo la scadenza.

Carte e tessere senza microchip: come smaltirle

Ormai tutti possiedono una carta di credito o un bancomat, ma come ogni altro prodotto, anche questi hanno una scadenza e sono presto sostituiti dall’istituto di credito che provvede a inviare nuove carte, ciò vuol dire che quelle vecchie devono essere buttate, ma dove?

Il dubbio è lecito. Le carte di credito e i bancomat sono composti da plastica, e possiedono una banda magnetica e un microchip. Come il bancomat, sono diverse le carte che possiedono le stesse caratteristiche come carte d’identità elettroniche, tessere sanitarie, codici fiscali, ma anche abbonamenti dei mezzi pubblici o tessere per le raccolte punti di supermercati e negozi.

Una serie di carte che consentono di pagare e identificare la persona, usufruendo anche di vari servizi. Eppure, questo rifiuto particolare può generare confusione. Data la sua composizione plastica, in molti potrebbero pensare erroneamente che si debba buttare la carta scaduta nel bidone giallo della plastica. Ma non è così.

Se la carta non ha il microchip, qualunque sia la sua funzione, deve essere gettata nel bidone dell’indifferenziata (o secco). Prima di buttarla, però, è necessario adottare alcuni accorgimenti, quali quello di tagliare la carta in più pezzi (si consigliano almeno 16 pezzi).

Ciò consentirà di proteggere i dati sensibili ancora contenuti dalla carta, soprattutto se si tratta della carta d’identità o di credito. Inoltre, alcuni esperti suggeriscono anche di non buttare i pezzi tutti insieme, ma di buttarli un poco alla volta, in modo che non possa essere ricomposta.

Carte di credito e bancomat con microchip: come smaltirle

Tutto cambia per alcune carte di credito o bancomat dotate di microchip. Ad esempio alcuni istituti di credito hanno istituito un servizio di raccolta delle carte scadute, come nel caso di Viseca.

La società, infatti, ha inaugurato il servizio di distruzione delle vecchie carte, basterà inviare a loro la carta scaduta che sarà distrutta e triturata, anche la parte magnetica. È bene, quindi, che ogni cliente verifichi se il proprio istituto bancario offra un servizio simile.

Nel caso in cui ciò non fosse possibile, è bene sapere che le carte dotate di microchip sono considerate rifiuti elettronici e quindi sono rifiuti speciali. Ciò vuol dire che per smaltire carte di credito e bancomat scaduti ci si dovrà rivolgere a uno dei centri di raccolta Raee (Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche), dove gli addetti si occuperanno di smaltire correttamente il prodotto.

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