Intervenuto a Bloomberg TV, Redeker di Morgan Stanley prevede che il dollaro Usa stia avvicinandosi a una fase di debolezza. L’economia globale? Destinata a migliorare grazie alla Cina.
Il dollaro Usa si sta avvicinando al suo picco del ciclo ed è destinato a indebolirsi nel prossimo futuro. È quanto sostiene Hans Redeker, responsabile globale della strategia valutaria degli Stati Uniti di Morgan Stanley, intervistato da Bloomberg tv nelle scorse ore.
Secondo l’esperto la moneta americana si avvia verso il deprezzamento, mentre l’economia globale tenderà a migliorare, come suggeriscono i segnali provenienti anche dalla Cina. A questo punto, si chiedono gli osservatori dei mercati, la FED procederà con un taglio dei tassi?
Dollaro verso picco del ciclo
Il deprezzamento del dollaro Usa è dunque vicino? Secondo Redeker, sì. In particolare, l’esperto di Morgan Stanley, ritiene che la valuta degli Stati Uniti sia ormai vicina al suo picco del ciclo, avviandosi verso un futuro periodo di debolezza.
L’analista non giudica, inoltre, particolarmente soddisfacente il rapporto sul Pil Usa del primo trimestre e lo ritiene “tutt’altro che convincente”.
Allo stesso tempo, è opinione di Redeker, che i dati PCE successivi dovrebbero suggerire una maggiore moderazione sul fronte dell’inflazione.
Di fronte a questo scenario, gli occhi saranno ovviamente puntati sulle mosse della FED, che di recente ha frenato sul rialzo dei tassi.
Uno sguardo all’economia globale
Il contesto dell’economia globale, secondo quanto riferito ancora dall’esperto di Morgan Stanley a Bloomberg TV, sembrerebbe destinato a migliorare.
I segnali, per Redeker, ci sono e provengono soprattutto dalla Cina. Qui, dopo un evidente rallentamento, i dati economici stanno risollevandosi e gli effetti avranno una certa ricaduta sulle altre economie.
In definitiva, secondo l’analista, nei prossimi sei mesi gli effetti del miglioramento della situazione economica cinese si riverseranno a livello internazionale: un toccasana per l’economia globale.
Insomma, ritornando al punto di partenza, il nuovo scenario positivo potrebbe incoraggiare le attività di rischio e non fornirà vantaggi al dollaro e allo yen apprezzabili nei prossimi mesi.
Le previsioni di Goldman Sachs
Quanto sostenuto dall’esperto di Morgan Stanley è in linea di massima molto simile al punto di vista di Goldman Sachs, che di recente aveva affermato di attendersi un rimbalzo dell’economia nella seconda metà del 2019, proprio grazie alla stabilizzazione dell’economia cinese.
A beneficiare del miglioramento, secondo gli analisti, sarebbe soprattutto l’Eurozona, anche se avverrà in scala minore rispetto a quanto avvenuto nel 2016.
Le previsioni di Goldman Sachs indicano che la crescita della zona Euro rimarrà comunque fiacca fino al secondo trimestre 2019 ma accelererà fino all’1,5% nella seconda parte dell’anno.
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