I figli maggiorenni sono da considerare nel nucleo familiare ai fini Isee? Ecco come comportarsi per non commettere errori.
Per la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) ai fini Isee 2024 sono cambiate le regole riguardo ai figli maggiorenni non conviventi con il genitore.
Con la venuta meno delle disposizioni contenute dal decreto n. 4 del 2019 per la parte che disciplina il Reddito di Cittadinanza, cambiano anche le regole che stabiliscono quando un figlio maggiorenne va incluso nel nucleo dei genitori pur essendo residente altrove.
Regole di cui è bene tener conto prima di richiedere la Dsu, in quanto figli maggiorenni che fino allo scorso anno facevano nucleo a sé nel 2024 potrebbero essere attratti nel nucleo familiare dei genitori.
È bene porsi delle domande in modo da non commettere errori che potrebbero costare caro. Capire quali sono i componenti del nucleo familiare è infatti il primo passo per assicurarsi un Isee corretto, in modo che tutti i redditi e patrimoni possano essere raccolti nella Dsu.
A tal proposito, è lecito chiedersi cosa fare con il figlio maggiorenne non convivente, fermo restando che quando risiede sotto lo stesso tetto - ed è quindi indicato nello stato di famiglia - va sempre inserito nella Dsu. Visto lo stretto legame di parentela, infatti, non è possibile approfittare della possibilità di suddividere in due nuclei familiari distinti alcune persone che vivono nella stessa casa.
Quando il figlio maggiorenne va nell’Isee 2024
Come prima cosa è bene ricordare che il nucleo familiare considerato nella Dsu ai fini Isee è quello aggiornato al momento in cui se ne fa richiesta. Solamente per redditi e patrimoni (come nel caso della giacenza media), infatti, si prende come riferimento due anni prima dalla presentazione della Dsu.
Quando si fa l’Isee bisogna indicare tutti i componenti che vivono nella stessa residenza, compresi i figli maggiorenni, con l’aggiunta di quelli non conviventi che sono ancora a carico.
Quindi, il figlio maggiorenne che vive altrove va comunque indicato quando ha un reddito insufficiente da non essere più considerato a carico del genitore. A tal proposito, ricordiamo che nel 2024 sono familiari a carico ai fini Isee quelli che nel 2022 hanno prodotto un reddito non superiore a 4.000 euro se di età inferiore a 24 anni, 2.840,51 euro per chi invece supera questa soglia.
Fino a che età il figlio maggiorenne non convivente va nell’Isee
Fino allo scorso anno, indipendentemente dal reddito prodotto i figli non conviventi che hanno compiuto i 26 anni non erano comunque compresi nell’Isee.
Questo aspetto è stato modificato con la Dsu 2024, per la quale viene stabilito che i figli di età superiore a 24 anni fanno comunque parte del nucleo familiare laddove sono nella condizione per poter essere considerati fiscalmente a carico del genitore, o comunque se non sono sposati o hanno figli.
Prendiamo come esempio Tizio, di età pari a 50 anni, che vive da solo in una casa diversa da quella dei propri genitori pur avendo un reddito pari a zero. Nell’Isee 2023 faceva nucleo familiare a sé, mentre nel 2024 dovrà compilare la Dsu insieme ai suoi genitori.
Figlio maggiorenne, sposato o con figli, nell’Isee
Come visto sopra, c’è un’altra condizione che permette di escludere il figlio dall’Isee anche se ha un reddito personale inferiore alle soglie previste per non essere più considerato a carico dei genitori.
Ci riferiamo ai figli che risultano sposati o hanno figli: neppure in questo caso vanno in Dsu.
Il caso particolare del figlio maggiorenne sposato ma convivente con i genitori
C’è una situazione che merita un approfondimento a parte: ci riferiamo al caso dei figli maggiorenni conviventi ma sposati con coniuge residente altrove.
Visto quanto detto sopra, infatti, si potrebbe pensare che vada inserito nella Dsu in quanto comunque è presente nello stato di famiglia. Ebbene, può essere un’interpretazione corretta ma è importante ricordare che due persone sposate non possono essere in due distinte Dsu.
Quindi, se il figlio maggiorenne sposato viene indicato nella Dsu dei genitori con cui ancora risiede, è necessario che nella stessa Dichiarazione venga incluso anche il coniuge ed eventuali figli a carico.
In alternativa il figlio maggiorenne sposato può non essere nel nucleo dei genitori in quanto attratto in quello del coniuge, anche se residenti in due distinte abitazioni.
Come togliere il figlio maggiorenne dal nucleo familiare ai fini Isee
Detto questo non resta che rispondere alla domanda su come fare per togliere il figlio maggiorenne dal nucleo familiare. In realtà non bisogna fare nulla se non accertarsi che sussistano le condizioni - età, reddito o stato civile - per non considerarlo nel nucleo.
In particolare la diversa residenza rispetto a quella in cui si sviluppa l’unità familiare. A tal proposito va sottolineato che non basta il domicilio: serve la formale richiesta di cambio di residenza al Comune, il cui buon fine può essere accertato richiedendo uno stato di famiglia aggiornato.
leggi anche
Come uscire dall’Isee familiare nel 2024?
© RIPRODUZIONE RISERVATA