Secondo i dati Netcomm, un consumatore italiano su due acquista online. Sempre più persone integrano l’esperienza di acquisto online con quella fisica e vice versa.
Acquistare prodotti e servizi attraverso l’e-commerce rappresenta ormai un’abitudine consolidata per gli italiani: ad oggi, in Italia, i consumatori che acquistano online sono ben 33 milioni.
È questo ciò che emerge dal Netcomm NetRetail, il rapporto sulle abitudini di consumo online degli italiani realizzato dal Consorzio Netcomm in collaborazione con BRT, Confcommercio Milano, Lodi e Monza e Brianza, EDI Confcommercio, Oney, Banca Sella, Shopify e Storeis.
Il rapporto, che è stato presentato al Netcomm Forum 2023, presenta molte statistiche interessanti, in grado di fornire una precisa panoramica sulle abitudini degli italiani in questo frangente.
E-commerce: stabile il numero di acquirenti online in Italia
È stabile il numero di persone che acquistano online rispetto allo scorso anno. Nel 2022 sono state 33,3 milioni, in questa prima parte del 2023 il numero è rimasto sostanzialmente molto simile.
È tuttavia necessario segnalare che questo è cresciuto in maniera vertiginosa se paragonato alle cifre di qualche anno fa. Rispetto al 2019, coloro che fanno acquisti online sono aumentati del 39%, una percentuale davvero importante.
A fare la differenza in questo aumento è stata sicuramente la pandemia che ha contribuito a rimodellare le nostre abitudini di acquisto e ha spinto molte attività ad aprirsi al commercio online.
Online e offline sono complementari
Durante il Netcomm Forum 2023 e all’interno del rapporto NetRetail si è analizzato come sono cambiate le abitudini di acquisto degli italiani e le prospettive per il commercio omnicanale in Italia.
Ciò è avvenuto non solo riguardo al «cosa comprano», ma anche al «come comprano» e «come scelgono». Proprio partendo da quest’ultimo aspetto è emerso un dato molto interessante.
Sono addirittura il 40% le persone che, secondo il rapporto, consultano almeno un canale online prima di comprare qualcosa in un negozio. Questo dato cresce in maniera esponenziale quando si guarda ad alcuni settori in particolare, fra cui quello sportivo ed elettronico, in cui le persone che cercano su un sito online prima di acquistare in negozio sono addirittura il 70%.
Avviene anche il contrario, seppur in minor misura: sono il 24% coloro che acquistano online qualcosa di precedentemente visto in un negozio fisico. Questo numero sale al 44% quando il prodotto in oggetto è appartenente al mondo della casa e dell’arredamento.
E-commerce: il processo di digitalizzazione non è ancora completo
Secondo i dati analizzati dal Consorzio Netcomm, i passi avanti fatti nell’ambito della digitalizzazione sono molti, tuttavia il processo non è ancora completato. Le aziende che si sono aperte all’e-commerce oggi sono il 90%, mentre una su dieci ancora non offre ai propri clienti la possibilità di comprare online.
Negli ultimi anni questa quota è decisamente aumentata: a partire dal 2019 si è passati dall’83% al 90%, un aumento decisamente significativo. La multicanalità sembra quindi aver preso ampiamente piede nel settore dell’e-commerce. Ci sono, inoltre, alcuni settori il cui modello di vendita appare essere più maturo degli altri, e cioè gioielleria, elettronica ed editoria.
Quando si decide di acquistare? I principali touchpoint
Prima di arrivare all’acquisto ci sono diversi punti di contatto tra cliente e venditore, alcuni più importanti degli altri. Questi sono chiamati anche touchpoint. Il compito di chi gestisce un e-commerce è quello di cercare di offrire al proprio cliente la migliore customer experience possibile ad ogni touchpoint, così da invogliarlo a procedere all’acquisto.
Secondo NetRetail, il touchpoint più importante al fine dell’acquisto è la vetrina online del brand, ossia il sito web o l’app per mobile, a cui ci si sta rivolgendo per acquistare un prodotto o un servizio. In particolare questo touchpoint è rilevante per il settore del fashion, dei servizi e dell’elettronica.
Altri touchpoint in grado di influenzare i consumatori sono le recensioni, i siti di e-commerce e i comparatori di prezzi e caratteristiche. Questi, in particolare, sono importanti per settori quali elettronica, casa e salute e benessere.
E-commerce: le abitudini di pagamento e di ritiro dei prodotti
Veniamo adesso alla parte successiva alla decisione di acquisto. Quando e come pago? E dove si ritira il prodotto? Secondo i dati Netcomm, oggi soltanto l’8% dei consumatori paga ciò che ha acquistato alla consegna, gli altri pagano tutti quando effettuano l’ordine.
Per quanto riguarda il metodo di pagamento, il metodo più popolare è quello del digital wallet, seguito dalle carte di credito e prepagate.
Se tuttavia si considera che i digital wallet si appoggiano alle carte di credito e di debito allora la percentuale sale all’82%, mentre gli altri metodi si trovano in netta minoranza (contanti, bonifici, buoni, ecc.). Quasi totalmente abbandonato ormai l’uso del contante: 1% delle transazioni per i servizi e 3% per i prodotti.
Per quanto riguarda il punto di ritiro, il più popolare rimane sempre il proprio domicilio, sia esso l’ufficio o la casa dove si vive (81%), mentre le altre modalità di ritiro si assestano al 16%.
Dal momento che molte persone tuttavia non dispongono di un servizio di portineria, negli ultimi anni sono aumentati in maniera vertiginosa (circa di 10 volte) il numero di consumatori che ritirano ciò che hanno acquistato ad indirizzi terzi.
Perché un consumatore sceglie un determinato prodotto o servizio?
Capire quali sono le ragioni che spingono un consumatore a scegliere un determinato prodotto o servizio è molto importante, poiché questo permette ai brand di capire su quali aspetti puntare maggiormente.
Secondo la ricerca NetRetail, il principale driver d’acquisto per i consumatori rimane il prezzo economico, seguito poi la «convenience» ossia la semplicità e la velocità con cui si può effettuare l’acquisto e infine l’ampiezza della gamma di scelta.
Nella sfida tra PC e dispositivi mobili (smartphone, tablet) per sapere quale dei due viene usato maggiormente per comprare online vincono, seppur di poco, questi ultimi (52%). Nel 57,3% dei casi l’acquisto avviene tramite app per smartphone.
E-commerce: la prospettiva di Milano, Lodi e Monza Brianza
Quest’anno per la prima volta è stata condotta un’indagine sulle abitudini dei cittadini che usano l’e-commerce nell’area metropolitana di Milano e province di Lodi e Monza Brianza.
Secondo i dati rilevati da Netcomm, sono 3,1 milioni gli utenti sopra i 15 anni che ogni settimana accedono a internet almeno una volta a settimana. Di questi, 2,5 milioni anno fatto un acquisto online negli ultimi 3 mesi, mentre 1,9 milioni di consumatori fanno regolarmente acquisti online e cioè hanno effettuato almeno 3 acquisti online negli ultimi 3 mesi.
Nonostante la grande varietà di prodotti acquistati online dalla popolazione di quest’area, ce ne sono alcuni più popolari di altri. Questi sono prodotti per la salute e il benessere, e i generi alimentari. Lo scontrino medio inoltre è più alto rispetto alla media italiana del 31%.
Rispetto al resto d’Italia inoltre, sono molto più popolari gli acquisti di beni e servizi digitali come biglietti aerei, viaggi ecc.
Secondo la ricerca NetRetail i principali acquirenti nella zona di Milano, Lodi e Monza Brianza sono persone tra i 35-44 anni, prevalentemente uomini (52%) e con un titolo di studio elevato.
Per quanto riguarda la consegna del prodotto, rispetto al resto d’Italia, in questa zona è molto popolare il ritiro della merce da parte del cliente (16%) e in particolare quello nei cosiddetti «locker» (circa 10%). Similarmente al resto d’Italia, i principali driver che portano i cittadini di questa zona a comprare online sono convenienza, efficienza, risparmio di tempo, assortimento e abitudine.
Infine, come nel resto d’Italia, anche in nell’area di Milano, Lodi e Monza Brianza, il 41% delle persone si rivolgono ad almeno un touchpoint digitale prima di effettuare un acquisto. Il più popolare è, come nel resto d’Italia, la vetrina digitale del brand.
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