Il Governo pensa finalmente a un azzeramento dell’IVA sulle mascherine. Ma la misura potrebbe non bastare: costi troppo alti su bilancio familiare
Con il decreto Aprile, l’oggetto favorito di speculazione incontrollata sin dallo scoppio dell’epidemia di coronavirus potrebbe finalmente ricevere una regolamentazione. Dopo varie denunce da parte di associazioni di consumatori, politici e giornalisti circa il prezzo dei dispositivi di protezione individuale, nel decreto Aprile si valuta adesso lo stop all’IVA sulle mascherine (al 22%, come quella degli assorbenti). Ma basterà?
Governo pensa a stop IVA su mascherine
Il decreto Aprile, che dovrebbe essere approvato alla fine del mese omonimo, sarà quello che pianificherà la tanto discussa Fase 2 dell’emergenza coronavirus in Italia. Milioni di italiani torneranno ad uscire quotidianamente e, quindi, è fondamentale che ogni cittadino sia adeguatamente preparato ed equipaggiato.
Alcune Regioni italiane hanno disposto l’obbligatorietà dell’uso di mascherine, e gli esperti ne sottolineano l’importanza nella prevenzione di una seconda ondata pandemica.
Ma i costi che le famiglie potrebbero essere chiamate a sostenere per la propria protezione rischiano di essere esorbitanti, anche perché la crisi economica che ha colpito l’Italia potrebbe lasciare milioni di cittadini sulla soglia della povertà.
Quanto pesano le mascherine sulla spesa
Secondo Federconsumatori, l’Italia rischia di arrivare impreparata alla Fase 2. In un comunicato di oggi, venerdì 24 aprile, l’associazione ha calcolato quanto potrebbe incidere il costo delle mascherine sul bilancio mensile delle famiglie, con risultati tristemente sorprendenti.
In seguito a una rilevazione, Federconsumatori ha riscontrato che i “prezzi variano notevolmente da esercizio a esercizio, anche a distanza di pochi metri”. Le mascherine chirurgiche sono vendute a 2,50-4 euro l’una, mentre per le FFP2 il prezzo si aggira intorno ai 12-14 euro cadauna.
Federconsumatori ipotizza dunque che, “cambiando 2 mascherine chirurgiche al giorno, una famiglia di tre persone arriverebbe a spendere circa 300 euro”. Il totale, raggiunto escludendo i costi del disinfettante per le mani e guanti, arriverebbe a 750 euro nel caso delle mascherine FFP2.
“Dal momento che è necessario indossare tali dispositivi e sarà necessario farlo per lungo tempo, è necessario disporre misure a sostegno delle famiglie: la scelta più equa sarebbe quella di dotare i cittadini di tali dispositivi gratuitamente”, afferma il presidente di Federconsumatori Emilio Viafora.
Dello stesso avviso Federfarma, che ha fatto appello a tutte le amministrazioni competenti “chiedendo una serie di chiarimenti per fare in modo che le farmacie stesse potessero vendere le mascherine a prezzi imposti e senza inutili adempimenti burocratici.
Decreto Aprile, le misure sulla sicurezza
Il Governo ha deciso, con il decreto Cura Italia, la creazione di un fondo da 50 milioni, sotto forma di credito d’imposta, per la sicurezza sul lavoro. Con il decreto Aprile il fondo potrebbe essere portato a 200 milioni.
Fra le misure sul tavolo ci sarebbe, oltre allo stop dell’IVA sulle mascherine, fondi per agevolare l’acquisto di dpi e la sanificazione dei luoghi di lavoro per le imprese.
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