Non sempre è chiaro come è composto il nucleo familiare. Vediamo la definizione e alcuni importanti chiarimenti al riguardo anche prendendo a riferimento lo Stato di famiglia.
Cos’è il nucleo familiare e da chi è composto? Coincide con lo stato di famiglia? Chi fa parte del nucleo familiare? Fanno parte del nucleo familiare tutti coloro che risultano dallo stato di famiglia e che solitamente vivono nella stessa abitazione, ma anche coloro che non sono conviventi, ma risultano a carico fiscalmente. Il nucleo familiare non deve essere confuso con la famiglia anagrafica poiché si tratta di due definizioni distinte che non sempre sono coincidenti, anche se nel linguaggio comune sono usate speso come sinonimi.
La famiglia anagrafica presuppone la convivenza ed è quella che risulta dallo stato di famiglia, il nucleo familiare, invece è usato più ai fini fiscali ed esula dalla convivenza comprendendo, come abbiamo visto, anche soggetti non conviventi, ma fiscalmente a carico.
Cos’è il nucleo familiare: significato e definizione
Partiamo dalla definizione del nucleo familiare: è costituito dall’insieme delle persone che coabitano e hanno la stessa residenza, legate da un vincolo di matrimonio, di parentela, di affinità, di tutela, di adozione o affettivo e di quelle che non coabitano, ma che risultano fiscalmente a carico.
Chi fa parte dello stesso nucleo familiare può anche non essere convivente: è il caso, ad esempio, del figlio a carico con diversa residenza che è attratto nel nucleo familiare dei genitori.
Differenza tra nucleo familiare e stato di famiglia
Lo stato di famiglia coincide con il nucleo familiare, ma non è vero il contrario. Tutti i membri dello stato di famiglia rientrano nello stesso nucleo familiare, ma tutti i componenti di un nucleo familiare possono anche non essere nello stesso stato di famiglia, e questo è il concetto fondamentale che distingue le due cose.
Persone con vincoli di matrimonio, affetto, parentela che hanno la stessa residenza fanno parte dello stesso nucleo familiare. All’interno della stessa abitazione, infatti, è possibile avere due stati di famiglia distinti solo nel caso che le persone che li compongono non siano unite da alcun legame (coinquilini, ad esempio, che dividono un appartamento per questioni economiche, ma che non sono legati da vincoli affettivi o di parentela).
Cos’è lo stato di famiglia
Lo stato di famiglia è un certificato in cui sono indicati tutti i componenti della famiglia anagrafica, ovvero l’insieme delle persone conviventi legate da un vincolo di matrimonio, di parentela, di affetto o di tutela.
Nel Decreto del Presidente della Repubblica 223 del 30 maggio 1989, all’articolo 4 si legge che la famiglia anagrafica è composta da “un insieme di persone che hanno dimora abituale nello stesso Comune, che coabitano e che sono legate da vincoli affettivi o da vincoli di matrimonio, di affinità, di parentela, di tutela o di adozione”.
A essere prioritaria, quando si parla di famiglia anagrafica, è la coabitazione, ovvero la convivenza. Se una persona vive sola il suo stato di famiglia è composto da una sola persona.
Cos’è il nucleo familiare?
Famiglia anagrafica e nucleo familiare non sono la stessa cosa perché mentre la famiglia anagrafica si basa sulla residenza fisica, il nucleo familiare è basato da un gruppo di persone che dipendono dalla stessa fonte di patrimonio e reddito. Rientrano nello stato di famiglia il coniuge anche se con diversa residenza, e i figli maggiorenni con diversa residenza se a carico fiscalmente dei genitori.
Chi sono i componenti del nucleo familiare? Come funziona con la convivenza?
I componenti del nucleo familiare, quindi, sono tutti coloro che abitano sotto lo stesso tetto e sono legati da parentela, affetto, matrimonio ecc... A questi si aggiungono anche coloro che hanno residenza diversa ma risulta fiscalmente a carico. Il convivente fa parte del nucleo familiare se rientra nello stesso stato di famiglia: ad esempio se due amici decidono di prendere un appartamento insieme per dividere le spese e non sono fidanzati o legati da parentela, non rientrano nello stesso stato di famiglia e fanno nucleo familiare a se stante. Non sempre, quindi, la convivenza fa in modo che si faccia parte dello stesso nucleo familiare.
Rientrano nello stesso nucleo familiare, quindi, tutte le persone presenti nello stato di famiglia a prescindere, poi vi rientrano eventuali figli maggiorenni non conviventi, non sposati e senza prole che risultano fiscalmente a carico, il coniuge con residenza diversa. I figli minori di età rientrano sempre nel nucleo familiare di uno dei due genitori. Infine le persone che ricevono assegni alimentari, non risultanti da provvedimenti dell’autorità giudiziaria, dalla persona di cui sono a carico.
Neanche residenza e nucleo familiare sono due concetti legati, perché come abbiamo visto anche soggetti non residenti possono rientrare nello stesso nucleo familiare.
Nucleo familiare ai fini ISEE: cosa dice la normativa vigente
L’Isee è uno strumento che serve per confrontare la situazione economica delle famiglie e certifica un valore sulla base delle DSU dei componenti del nucleo familiare ai fini Isee. Il nucleo familiare ai fini Isee potrebbe non coincidere con quello della famiglia anagrafica.
Nel nucleo familiare ai fini Isee rientrano, quindi:
- tutti i componenti dello stato di famiglia (o della famiglia anagrafica);
- il coniuge:
- i coniugi con stessa residenza anche se sono a carico Irpef di altre persone fanno sempre parte dello stesso nucleo familiare;
- i coniugi con residenze diverse fanno parte dello stesso nucleo familiare, ma devono scegliere in quale dei due stati di famiglia collocarsi (in quale residenza);
- il coniuge che risiede all’estero è attratto nel nucleo familiare di quello che risiede in Italia solo se iscritto all’AIRE;
- le regole dei coniugi si applicano anche alle unioni civili tra persone dello stesso sesso.
- figli minori di età che rientrano nel nucleo familiare del genitore con cui convivono (anche se a carico dell’altro genitore); nel caso i figli minorenni siano residenti con i nonni, se non c’è un provvedimento di affido, sono attratti nel nucleo familiare dei genitori. Nel caso di figlio minorenne coniugato si applicano le regole dei coniugi;
- figli maggiori di età, anche non conviventi, se sono a carico fiscale dei genitori e non sono sposati e non hanno prole;
- qualsiasi persona che riceve assegni di mantenimento alimentare dalla persona cui sono a carico, anche se non risultanti da provvedimenti dell’autorità giudiziaria.
© RIPRODUZIONE RISERVATA