Una nuova criptovaluta, emessa da una delle banche più grandi al mondo, sta per fare il suo ingresso sul mercato.
Il rapporto tra criptovalute e banche non è mai stato semplice.
Esponenti antitetici di modi differenti di concepire il sistema finanziario, i due elementi stanno oggi tornando a convergere grazie a Mitsubishi UFJ Financial Group (MUFG).
Stando a quanto riportato nelle ultime ore da alcune fonti di stampa internazionale, la quinta banca più grande al mondo potrebbe presto introdurre sul mercato una nuova criptovaluta che potrebbe vedere la luce, tuffandosi in un mercato digitale in fibrillazione, già nel 2019.
La nuova criptovaluta di MUFG
Il progetto del colosso finanziario non è giunto come un fulmine a ciel sereno. Già nel mese di gennaio la banca aveva anticipato la sua intenzione di lanciare un primo token. Una mossa che le avrebbe permesso sin da subito di divenire il primo istituto di credito giapponese ad emettere asset digitali tuffandosi nel settore delle criptovalute.
MUFG Coin. Questo il nome della moneta virtuale che stando ancora a quanto riportato da fonti quali Cointelegraph, potrebbe coinvolgere circa 100.000 intestatari.
Come è ovvio che sia, la fase di emissione della criptovaluta dovrà essere preceduta da quella di analisi e di test. I clienti che sceglieranno di parteciparvi, ricorda ancora la fonte citata, dovranno effettuare il download di un’applicazione tramite la quale convertire i propri depositi.
A quanto pare, la banca starebbe già considerando la possibilità di sancire alcune partnership in modo da garantire una base iniziale per il testing e la successiva accettazione della criptovaluta.
Lo scopo di MUFG Coin? Nessuno in particolare se non quello di essere utilizzato come una moneta alternativa ma allo stesso tempo tradizionale.
La criptovaluta, infatti, permetterà di effettuare transazioni da un conto all’altro, oltre che pagamenti in luoghi comuni come ristoranti, piccoli negozi ed esercizi commerciali in generale. Il valore di ogni unità di questo token corrisponderà a quello di un singolo yen.
L’ingresso del nuovo coin, che sarà utilizzato (almeno all’inizio) solo in alcuni negozi e comunque soltanto in Giappone, non scuoterà probabilmente l’andamento del mercato virtuale.
Eppure la nascita di una nuova criptovaluta per mano di una banca, una delle più imponenti al mondo tra l’altro, potrebbe risultare un precedente fondamentale per una più ampia accettazione del fenomeno virtuale, anche da parte delle istituzioni finanziarie.
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