Patente AM, cosa si può guidare con l’ex patentino e qual è la spesa che bisogna affrontare per il rilascio.
La patente AM è quel documento che autorizza alla guida di alcune tipologie di veicoli.
A tal proposito, è la circolare del ministero dei Trasporti n. 28821 del 19 settembre 2019 (di seguito allegata) a indicare le procedure per prendere patente di guida di categoria AM, conosciuta ai più ancora come “patentino” (che in realtà ha sostituito a partire dal 2013).
Qui viene fatta chiarezza su ogni aspetto della patente AM, dal costo alle procedure per il rilascio, nonché sulle caratteristiche che deve avere il mezzo che si vuole guidare.
Cos’è la patente AM
La patente AM è quel documento che abilita i cittadini italiani e stranieri che hanno compiuto i 14 anni di età a guidare ciclomotori a due, tre o quattro ruote entro i limiti della potenza di cilindrata specificata.
A partire dal 2013, vista l’esigenza di adeguare le leggi italiane a quelle europee, la patente AM è andata a sostituire il vecchio patentino per i ciclomotori il C.I.G.C (Certificato di Idoneità alla Guida dei Ciclomotori).
A quanti anni si prende
Per il conseguimento della patente della categoria AM bisogna aver compiuto almeno i 14 anni di età.
Ricordiamo invece che servono 16 anni di età per la patente A1, 18 anni per la patente A2 (e la B) e 24 anni per la patente A3 (o in alternativa 20 anni a patto di aver conseguito la patente A2 da almeno 2 anni).
Cosa si può guidare
Chi è in possesso dell’ex patentino, può guidare tutti i veicoli che soddisfano caratteristiche e limiti come di seguito indicati:
- Ciclomotori a due ruote (categoria L1e) con velocità massima di costruzione non superiore a 45 km/h, la cui cilindrata è inferiore o uguale a 50 cm³ se a combustione interna, oppure la cui potenza nominale continua massima è inferiore o uguale a 4 kW per i motori elettrici.
- Veicoli a tre ruote (categoria L2e) aventi una velocità massima per costruzione non superiore a 45 km/h e caratterizzati da un motore, la cui cilindrata è inferiore o uguale a 50 cm³ se ad accensione comandata, oppure la cui potenza massima netta è inferiore o uguale a 4 kW per gli altri motori a combustione interna, oppure la cui potenza nominale continua massima è inferiore o uguale a 4kW per i motori elettrici.
- Quadricicli leggeri la cui massa a vuoto è inferiore o pari a 350 kg, esclusa la massa delle batterie per i veicoli elettrici (categoria L6e), con velocità massima per costruzione fino a 45 km/h e cilindrata fino a 50 cm³ per i motori ad accensione comandata (o potenza fino a 4 o 6 kw per gli altri motori).
Volendo fare alcuni esempi, il patentino serve per guidare le cosiddette microcar (o minicar) come pure per i motorini con un massimo di 50 cm³ di cilindrata (i cosiddetti “cinquantini”) e la famosa Ape 50.
Non serve invece il patentino per guidare monopattini o biciclette elettriche.
Come prendere il patentino
Per prendere il patentino basta rivolgersi o alla Motorizzazione di competenza oppure alla scuola guida.
Nel caso in cui si opti per la Motorizzazione si dovrà studiare da soli per preparare l’esame di teoria e sostenerlo poi presso la Motorizzazione stessa oppure presso una scuola guida presentandosi come privatista.
Lo stesso vale per l’esame pratico. Chi invece si rivolge alla scuola guida ha anche la possibilità di frequentare delle lezioni di preparazione alle prove d’esame.
Documenti
Per ottenere la patente AM, a prescindere dalla struttura a cui ci si rivolge, bisognerà presentare i seguenti documenti:
- documento di identità più fotocopia integrale;
- 2 foto recenti in formato tessera su fondo bianco;
- certificato medico in bollo per la patente di guida (oltre alla fotocopia) con fotografia, rilasciato al massimo 3 mesi prima da un medico autorizzato;
Inoltre, solo per i cittadini extracomunitari, il giorno dell’esame teorico e pratico verrà richiesto il permesso di soggiorno o carta di soggiorno in corso di validità.
Le prove d’esame
Come anticipato, il primo passaggio per conseguire il patentino è rappresentato da una prova scritta, con domande a risposta multipla sui seguenti argomenti:
- a) segnali di pericolo e segnali di precedenza;
- b) segnali di divieto;
- c) segnali di obbligo;
- d) segnali di indicazione e pannelli integrativi;
- e) norme sulla precedenza;
- f) norme di comportamento;
- g) segnali luminosi, segnali orizzontali;
- h) fermata, sosta e definizioni stradali;
- i) cause di incidenti e comportamenti dopo gli incidenti, assicurazione;
- j) elementi del ciclomotore e loro uso;
- k) comportamenti alla guida del ciclomotore e uso del casco;
- l) valore e necessità della regola;
- m) rispetto della vita e comportamento solidale;
- n) condizioni psicofisiche per la guida dei ciclomotori;
- o) rispetto dell’ambiente;
- p) elementari conoscenze sul funzionamento dei ciclomotori in caso di emergenza: circolazione su strada con binari tranviari a raso; variazione delle condizioni ambientali (improvviso temporale su strada extraurbana, presenza di brecciolino o sabbia sulla pavimentazione, in particolare in curva); variazione di aderenza: passaggio su strisce orizzontali; anomalia al freno agente sulla ruota anteriore o sulla ruota posteriore; frenata su pavimentazione a bassa aderenza; frenata con passaggio da pavimentazione a buona aderenza a un’altra a bassa aderenza; circolazione su strada dissestata; circolazione dietro a un autocarro da cantiere che trasporta sabbia.
In totale bisogna rispondere a 30 quiz a risposta multipla entro un termine di 25 minuti: il numero massimo di errori consentiti è 3, quindi in caso di 4 risposte sbagliate la prova non si considera superata. La prova va affrontata entro 6 mesi dalla data di presentazione della domanda d’iscrizione e in questo periodo è consentito un massimo di 2 prove.
Dopodiché, dopo almeno 1 mese dal superamento dell’esame di teoria - al termine del quale viene rilasciata l’autorizzazione a esercitarsi alla guida (il cosiddetto foglio rosa) - il candidato può sostenere l’ultimo passaggio: una prova pratica di guida dove dovrà dare dimostrazione di saper condurre il mezzo.
Costi
I costi per conseguire la patente AM variano a seconda che l’iscrizione avvenga presso la Motorizzazione oppure presso una scuola guida.
Chi decide di iscriversi presso la Motorizzazione dovrà sostenere i seguenti costi:
- versamento di 16,00 euro sul c/c 4028;
- pagamento di euro 16,00 sul c/c 4028 per la prenotazione dell’esame;
- versamento di 26,40 euro sul c/c 9001.
Inoltre nel caso in cui non si dovesse disporre di un ciclomotore il giorno dell’esame pratico questo andrebbe noleggiato. Quindi ai suddetti costi bisogna aggiungere quello per l’affitto di un ciclomotore che di solito varia tra gli 80 e i 90 euro.
Se invece ci si rivolge ad una scuola guida bisognerà pagare la quota d’iscrizione più quella relativa ai corsi di preparazione alla prova teorica e le lezioni di guida per la prova pratica. Di solito la cifra si aggira tra i 200 e i 250 euro ma il costo varia a seconda delle autoscuole.
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