Bank of America prevede che l’offerta di rame sarà inferiore di circa 5 milioni di tonnellate, o del 15%, rispetto alla domanda entro il 2030.
Il settore minerario del rame si trova in una fase di una trasformazione significativa. I principali produttori mondiali di rame prevedono una collaborazione più stretta con gli utilizzatori finali, dai produttori di automobili ai servizi pubblici, destabilizzando una catena di approvvigionamento finora frammentata. Con la crescente domanda di tecnologie verdi, le carenze di rame sono destinate a emergere nei prossimi anni.
Vi sono sempre più segnali di un cambiamento verso accordi diretti con i produttori di cavi e altri grandi acquirenti per garantire l’approvvigionamento del «metallo dell’elettrificazione» a un prezzo accessibile.
La recente offerta fallita di BHP per acquisire Anglo American e il picco del prezzo del rame sopra gli 11.000 dollari per tonnellata hanno messo in evidenza le previste carenze di rame nel prossimo decennio. Nonostante la domanda di energie rinnovabili, aggiornamenti della rete elettrica e automobili elettriche continui a crescere, la costruzione di nuove miniere diventa sempre più difficile. [...]
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