Perché il prezzo del gas in Europa è aumentato del 20% da inizio mese? I motivi del balzo sono da cercare in un mix di fattori per ora avversi: l’allarme energetico è ancora attuale.
Il prezzo de gas si impenna rispetto a inizio mese, con un balzo del 20%: stanno tornando le emergenze caro bollette e crisi energetica?
Ci sono diversi fattori da considerare per spiegare il salto nel benchmark olandese, riferimento europeo, che comunque rimane sotto la soglia dei 30 euro per megawattora. Sebbene non si possa parlare di crisi imminente, è però importante sottolineare fattori di rischio ancora persistenti in Europa.
In questo scenario di incertezza, lunedì 5 giugno i futures sul gas europeo sono saliti di più da marzo tra i segnali di un mercato del gas naturale liquefatto più stretto e una domanda asiatica potenzialmente più forte per il carburante.
Nella giornata di odierna, martedì 6 giugno, il Dutch TTF Natural Gas Futures segna un calo, a 26 euro per megawattora, riducendo quindi il rally da inizio giugno palesato ieri. L’aumento del prezzo del gas, a oggi e in confronto con il 1 giugno, è del 15%.
Perché l’energia è un settore da monitorare in Europa, con l’allerta gas sempre al massimo.
Perché il prezzo del gas in Europa è aumentato del 20%
La giornata di lunedì 5 giugno è stata cruciale per il prezzo del gas: con un balzo degno di nota.
Il contratto olandese di riferimento del mese prima è salito del 20% a 28,48 euro per megawattora, dopo essere sceso la scorsa settimana al livello più basso degli ultimi due anni. L’equivalente del Regno Unito è aumentato del 22%.
“Oggi una tempesta perfetta ha colpito gli hub del gas”, ha affermato Tim Partridge, direttore dei mercati energetici presso la società di consulenza per i servizi di pubblica utilità Eyebright Ltd.
Nello specifico, un mix di fattori avversi per l’Europa ha generato l’impennata. Le spedizioni di gas dagli Stati Uniti stanno diventando più scarse, poiché l’offerta viene indirizzata verso l’Asia, dove i prezzi sono più competitivi nei mesi estivi a causa della maggiore domanda per esidgenze di raffreddamento.
Nel frattempo, il terminale Gnl di Montoir in Francia sarà chiuso fino al 10 giugno per lavori di manutenzione. Inoltre, il gasdotto Turkstream, che trasporta il gas dalla Russia attraverso il Mar Nero fino alla Turchia, è sospeso fino al 12 giugno per lavori di manutenzione.
Infine, la decisione dell’Arabia Saudita di attuare significativi tagli alla produzione di petrolio da luglio in poi potrebbe esercitare pressioni sui contratti a lungo termine del gas, che sono spesso legati ai prezzi del petrolio.
Cosa aspettarsi sul prezzo del gas: può ancora aumentare?
L’Europa si sta ancora riprendendo da una storica crisi energetica aggravata dai gravi tagli alle forniture dalla Russia. La regione, però, ha accumulato scorte superiori al normale, grazie anche a un inverno relativamente mite, importazioni record di Gnl e domanda più tiepida.
Tuttavia, i trader sono consapevoli dei rischi persistenti, inclusa la possibilità di forniture russe ancora inferiori e la concorrenza con l’Asia per il Gnl. Le spedizioni statunitensi del carburante, vitale per la sicurezza energetica dell’Europa, sono attualmente più redditizie per l’Asia nei mesi di luglio, agosto e settembre.
“In un solo giorno abbiamo esplorato i rischi su alcuni lati e il tentennamento della tendenza al ribasso di cui abbiamo goduto finora”, ha detto Partridge, riferendosi al prezzo del gas a +20% del 5 giugno.
Il gas naturale dell’Ue dovrebbe essere scambiato a 25,66 EUR/MWh entro la fine di questo trimestre, secondo i modelli macro globali di Trading Economics e le aspettative degli analisti. Guardando al futuro, la stima è di un prezzo di 32,61 tra 12 mesi.
Si tratta, comunque, di soglie di molto inferiori ai livelli record raggiunti lo scorso anno, che ormai dovrebbero essere irripetibili.
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