Quanto sono costate le Olimpiadi all’Italia?

Maria Paola Pizzonia

31/07/2024

Le Olimpiadi di Parigi 2024 hanno sollevato preoccupazioni per i benefici economici incerti e gli investimenti elevati. Ecco quanto sono costate all’Italia.

Quanto sono costate le Olimpiadi all’Italia?

Inutile negare. Le Olimpiadi di Parigi 2024 hanno rappresentato un significativo investimento per l’Italia. Parliamo di un costo stimato per la spedizione italiana che si orienta attorno ai 40 milioni di euro. Questo importo riflette l’impegno e le risorse dedicate per supportare gli atleti italiani nella loro avventura olimpica, ma è una cifra adeguata? Vediamolo insieme.

Il costo delle olimpiadi: per l’Italia è stato un buon investimento?

Il CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) ha stanziato circa 40 milioni di euro per i Giochi di Parigi. Ha coinvolto un migliaio di persone tra atleti, allenatori e staff in questo atipico triennio olimpico (dovuto al posticipo dell’edizione di Tokyo al 2021). Interessante notare, tra le spese, che nel budget sono inclusi 13 milioni di euro destinati ai premi medaglia e alle borse di studio, che variano da 16 mila a 30 mila euro, assegnate annualmente agli atleti in base ai loro risultati sportivi, per supportarli nella carriera universitaria e nella formazione extra-sportiva​. Si tratta di un’iniziativa di cui andare fieri.

Nonostante l’ingente investimento, possiamo dire che la partecipazione e il successo alle Olimpiadi possono portare a significativi ritorni economici? Le stime indicano che il successo olimpico può generare fino a 50 milioni di euro l’anno in sponsorizzazioni, incentivi e visibilità per gli atleti e le federazioni sportive italiane​. Ma vediamo la situazione nel dettaglio.

Ti spiego come funziona la sovvenzione delle Olimpiadi

Il CONI, Comitato Olimpico Nazionale Italiano, è l’ente pubblico che coordina e gestisce le attività sportive in Italia. In breve, il CONI organizza la preparazione e la partecipazione degli atleti italiani alle competizioni olimpiche e promuove lo sviluppo dello sport a livello nazionale. Ma “quanto guadagna” da ciò?

Il CONI riceve in base alla legge Finanziaria per il 2019 un assegno di 45 milioni di euro all’anno, che può essere integrato se il 32% del prelievo fiscale sul comparto sportivo supera il livello minimo di 410 milioni di euro. Tuttavia, per il 2024, il bilancio del CONI è stato in deficit di 7 milioni. Si prevede che il Governo assegnerà fondi supplementari per raggiungere almeno il pareggio di bilancio. Le previsioni indicano un extragettito che potrebbe superare i 100 milioni di euro​.

Carlo Mornati, Segretario Generale del CONI, spiega che potrebbero anche essere di più:

Si tratta di fondi sottostimati, tenuto conto che parliamo di una somma al lordo delle imposte che pesano sui tre centri tecnici olimpici per circa 10 milioni all’anno.

Fortunatamente, il CONI ha sviluppato diverse linee di ricavo che garantiscono entrate annuali per circa 50 milioni di euro, provenienti da royalties, contributi dei partner commerciali e entrate generate dai centri di preparazione.

Casa Italia, orgoglio nostrano

Uno dei fiori all’occhiello del CONI è Casa Italia, una piattaforma multimediale e hub di ospitalità che svolge un ruolo cruciale durante le Olimpiadi. È un punto di riferimento per atleti, sponsor e media, dove si valorizzano la cultura e le eccellenze italiane, creando connessioni e promuovendo l’Italia su una piattaforma internazionale.

Per l’edizione di Parigi 2024, Casa Italia è stata allestita al Pré Catelan nel Bois de Boulogne, un luogo simbolico per l’olimpismo. Proprio lì Pierre de Coubertin annunciò la rinascita dei Giochi Olimpici moderni nel 1894​. Casa Italia non è solo un punto di incontro tra atleti e sponsor, ma rappresenta anche un centro di promozione del sistema-paese Italia. Da semplice venue di ospitalità, dal 2016 è diventata un volano per la promozione internazionale dell’Italia, grazie all’impatto mediatico senza pari delle Olimpiadi​.

Per le Olimpiadi di Parigi 2024, è stato creato un progetto intitolato «Ensemble» al Pré Catelan nel Bois de Boulogne. Questo progetto utilizza tessuti e trame per simboleggiare l’interconnessione il cui fine ultimo è la celebrazione dell’unicità della cultura italiana. Il tutto attraverso opere di artisti contemporanei. Inoltre, Casa Italia funge da piattaforma di comunicazione e marketing, preparando il terreno per le future Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026​.

Un futuro pieno di sfide per lo sport in Italia

Il presidente del CONI, Giovanni Malagò, continua a supportare insieme al team la crescita dello sport italiano. Tuttavia, il futuro non è privo di sfide.

Lo sport italiano è un artigianato d’eccellenza. Lavoriamo in nicchie con un capitale umano ridotto rispetto ad altre realtà.

sottolinea Mornati. La mancanza di una cultura sportiva diffusa e strutturata è un ostacolo significativo:

In Italia non si cura più, e in parte non si è mai curato davvero, lo sport. E per sport non intendo la mera attività fisica o motoria, ma l’insieme delle discipline regolamentate.

C’è poi il problema dell’invecchiamento della popolazione:

In poco più di 20 anni, sono spariti oltre quattro milioni di giovani in quella fascia d’età in cui potenzialmente si possono andare a scovare i nuovi campioni. I risultati che stiamo ottenendo, essendo già uno dei paesi più vecchi al mondo, prima o poi cesseranno. Non è un grido d’allarme, è una certezza.

conclude Mornati​.

Il ritorno economico delle Olimpiadi è abbastanza alto?

Nonostante l’ingente investimento, partecipare e vincere alle Olimpiadi può portare a significativi ritorni economici. Le stime indicano che il successo olimpico può generare fino a 50 milioni di euro all’anno in sponsorizzazioni, incentivi e visibilità per gli atleti e le federazioni sportive italiane. È un circolo virtuoso dove la vittoria alimenta l’investimento e viceversa​, o almeno così sembra.

Si potrebbe quindi dire che l’investimento per la spedizione italiana alle Olimpiadi sia significativo, ma i potenziali ritorni in termini di visibilità, sponsorizzazioni e crescita dello sport giustificano i costi sostenuti. Ma è davvero così?

I costi valgono i benefici?

Ci si chiede spesso se in questi grandi eventi sia tutto “oro quel che luccica”. Non manca lo sfarzo e l’opulenza, non manca il fiato sospeso degli spettatori incollati agli schermi, non manca mai la gioia o la delusione osservando le performance, non manca il lato oscuro di manifestazioni massive come le Olimpiadi.

Molti esperti sostengono che i costi delle Olimpiadi vengono spesso sottovalutati, mentre i benefici economici sono sovrastimati. L’organizzazione delle Olimpiadi di Parigi 2024 ha creato circa 181.000 posti di lavoro temporanei, principalmente nel settore turistico. Tuttavia, l’aumento temporaneo dell’occupazione non sempre si traduce in benefici economici duraturi. Ad esempio, le Olimpiadi invernali di Sochi del 2014 hanno visto costi di manutenzione annuali superiori a 920 milioni di euro, e molte delle strutture costruite per i Giochi sono rimaste inutilizzate, diventando così costosi elefanti bianchi. Anche i prezzi elevati dei biglietti per le Olimpiadi di Parigi hanno suscitato polemiche tra il pubblico.

Sebbene l’evento possa offrire visibilità internazionale e un impulso economico temporaneo, i costi a lungo termine e l’impatto sociale sollevano dubbi sulla sostenibilità di tali spese. Questo riflette una crescente preoccupazione tra le città ospitanti europee riguardo alla convenienza di organizzare eventi sportivi di questa portata​, massive manifestazioni temporanee di sfarzo che lasciano difficili strascihi.

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