Questa professione è perfetta per chi vuole guadagnare molti soldi. Ma è importante sapere che, nonostante un orario di lavoro di 35 ore a settimana, può trattarsi di un lavoro molto stressante.
Ci sono lavori dove si guadagna molto più rispetto ad altri. Generalmente, come nel caso della professione di cui ci riferiamo in questo articolo, si guadagnano più soldi per quei lavori che richiedono una competenza maggiormente specializzata, come pure quando sul lavoratore gravano molte responsabilità.
Ne è un caso esemplare la professione del controllore del traffico aereo (Cta) che a fronte di una media di 35 ore di lavoro settimanali arriva a guadagnare già dopo pochi anni di esperienza circa 6.500 euro lordi al mese (circa il 40% in meno di netto). Ma d’altronde dal lavoro svolto da un controllore del traffico aereo dipende la sicurezza di tutti: ad esempio, compete ai controllori del traffico aereo istruire il pilota sulla rotta da tenere assicurandosi che il velivolo resti a distanza di sicurezza (1.000 piedi sul piano verticale e 5 miglia nautiche su quello orizzontale come predisposto dalla normativa internazionale) dagli altri aerei.
Un lavoro importante e pertanto ottimamente retribuito, per quanto comunque va considerato anche come uno dei lavori che possono risultare più stressanti in quanto, nonostante non si stia da soli, bisogna prestare in ogni momento la massima attenzione in modo da non incorrere in errori. Senza dimenticare poi che ovviamente questo tipo di attività non può essere mai sospesa: per questo motivo si può lavorare di notte, nei giorni festivi e nelle domeniche.
Una volta chiarito che come professione presenta dei pro e dei contro, come in ogni ambito d’altronde, possiamo approfondire cosa fa un controllore per traffico aereo, come è strutturato un turno di lavoro e soprattutto cosa serve per diventarlo. Senza trascurare ovviamente quello che è uno degli aspetti che più interessa, quello economico.
Chi è e cosa fa un controllore del traffico aereo
Venerdì 19 luglio è stato battuto il record di decolli nel mondo: 275.690 in una sola giornata. Anche se non ce ne accorgiamo quindi i nostri cieli sono molto affollati, per questo motivo è indispensabile che ci sia una figura predisposta al loro controllo.
Ecco spiegato cosa fa un controllore del traffico aereo: rientrano tra le sue mansioni tutti quei compiti volti ad assicurare che partenze e arrivi si svolgano nella massima sicurezza, e puntualità, oltre a seguire la rotta del velivolo per tutto il viaggio. Senza dimenticare poi che sono i controllori del traffico aereo a essere responsabili della gestione emergenze, con l’obbligo di attivare il piano di emergenza aeroportuale nel caso in cui dovesse verificarsi un incidente.
Molto poi dipende dalla tipologia di incarico. Ad esempio, il controllore di torre è colui che lavora negli aeroporti gestendo il traffico al suolo, in pista e nelle immediate vicinanze. Si occupa perlopiù di decolli e atterraggi. Ci sono poi i controllori di avvicinamento che - operando presso i centri di controllo d’area (o in alcuni casi in appositi locali presenti nelle torri di controllo di un aeroporto) si occupano di gestire l’instradamento da e verso le aerovie, separando arrivi e partenze. Infine ci sono i controllori d’area, che lavorano negli omonimi centri di controllo, e sono responsabili dei voli che in quel momento transitano in quella zona.
Come diventare controllore del traffico aereo
Per quanto riguarda le rotte commerciali, oggi è perlopiù l’Enav (Ente nazionale per l’assistenza al volo) a occuparsi del controllo del traffico aereo. Mentre per i voli militari, se ne occupa l’Aeronautica militare.
L’iter dipende quindi da quale delle due carriere si vuole intraprendere. Ad esempio, per la carriera civile è all’Enav che bisogna fare riferimento. Alla professione vi si accede quindi mediante concorsi pubblici, e i candidati selezionati frequentano un corso basico di circa 13 mesi presso l’Enav Academy di Forlì. Il corso include teoria, pratica e simulazioni. Al termine, si ottiene una licenza di studente Cta, e dopo un periodo di addestramento sul campo, si può conseguire la licenza definitiva, rilasciata da Enac.
La maggior parte delle competenze necessarie per svolgere questo lavoro quindi vengono acquisite durante il corso. Ma attenzione, perché è fondamentale una conoscenza approfondita della lingua inglese, in quanto è questa a essere solitamente utilizzata nelle comunicazioni tra i controllori del traffico aereo e il personale di volo.
Diversamente, alla carriera militare si accede tramite concorso pubblico dell’Aeronautica Militare, seguito da un corso basico presso il Reparto addestramento controllo spazio aereo (Racsa) di Pratica di Mare. La formazione include materie tecniche e pratiche simili a quelle civili, con un focus sulle operazioni militari. Anche qui si ottiene una licenza di studente Cta, seguita da un tirocinio pratico presso strutture operative militari. Dopo aver completato il tirocinio, si riceve la licenza definitiva.
Quanto si guadagna e orario di lavoro
Come anticipato, solitamente il controllore del traffico aereo è impiegato su turni per circa 35 ore a settimana. Non è mai solo (c’è almeno un’altra persona di supporto incaricata nelle stesse mansioni) e il turno di lavoro solitamente va dalle 6 alle 7 ore nelle fasce orarie con maggiore traffico aereo, mentre la notte si può arrivare anche a 10 ore.
Abbiamo già parlato di quanto questo lavoro possa essere stressante visto che in ogni momento è necessario mantenere una soglia massima dell’attenzione. Proprio per questo motivo il turno di lavoro è caratterizzato da diverse pause, in cui il lavoratore può rilassarsi e scaricare la tensione accumulata. Solitamente ci sono pause di mezz’ora ogni 2 ore, ma a seconda della zona di impiego e delle peculiarità della stessa può essere adottata una diversa organizzazione.
Per quanto riguarda il guadagno, invece, abbiamo già anticipato di come si tratti di uno dei lavori meglio pagati in Italia. Lo stipendio di un controllore del traffico aereo ovviamente è commisurato a dove si lavora, nonché alle qualifiche acquisite: ad esempio, nella maggior parte degli aeroporti italiani i controllori di torre hanno uno stipendio lordo di circa 60.000 euro lordi l’anno, quindi circa 2.800 euro netti al mese. Mentre nei centri radar regionali, con un’anzianità di circa 20 anni, si arriva anche sopra i 90.000 euro lordi l’anno (poco meno di 4.000 euro netti al mese).
In media secondo il portale Indeed la retribuzione media di un controllore di volo è di 84.830 euro (considerando un lavoratore con 5 anni di anzianità); quindi 6.500 euro al mese lordi, 3.700 euro netti al mese per 13 mensilità.
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