Aran, rinnovo del contratto è pronto: manca solamente il sì dei sindacati ad un aumento mensile di circa 100,00€ medi e lordi.
Rinnovo contratto statali: l’Aran - l’agenzia che nella fase di contrattazione rappresenta lo Stato in qualità di datore di lavoro nel settore della Pubblica Amministrazione - ha fornito le prime indicazioni ufficiali riguardo all’aumento di stipendio che verrà riconosciuto al personale impiegato nei vari settori del pubblico impiego.
Le stime dell’Aran, effettuate sulla base delle risorse a disposizione, rappresentano un passaggio molto importante nel percorso che dovrebbe portare al rinnovo del contratto. Qualora i sindacati dovessero essere d’accordo con le cifre diffuse dall’ente che si occuperà in prima persona delle trattative per conto dell’amministrazione, allora il dialogo potrà riprendere e non è escluso che si possa arrivare ad un accordo già nell’anno in corso.
Vi anticipiamo che qualora le cifre indicate dall’Aran dovessero essere confermate ci sarebbe un incremento di stipendio maggiore rispetto a quello riconosciuto nel corso dell’ultima stagione contrattuale quando - a regime - si è arrivati ad un aumento medio di 85,00€ medi e lordi.
Rinnovo del contratto, Aran: ecco di quanto aumenterà lo stipendio
Vale la pena ricordare l’importanza che l’Aran ha in tutte le procedure che porteranno alla firma del nuovo contratto del pubblico impiego per il triennio 2019-2021.
Aran sta per Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni; istituita dal decreto legislativo 29/1993, questa ha il compito di rappresentare la Pubblica Amministrazione nella contrattazione collettiva nazionale di lavoro con l’obiettivo di raggiungere un accordo che possa soddisfare entrambe le parti. Ecco perché qualsiasi dichiarazione da parte dell’Aran assume il carattere di ufficialità.
A tal proposito, questa ha confermato le parole di qualche mese fa del Ministro della PA Fabiana Dadone, la quale si era detta soddisfatta per le risorse a disposizione in quanto sufficienti per riconoscere un aumento di stipendio di 96,00€ medi e lordi. Anche l’Aran è di questa ipotesi, tant’è che ha parlato di un aumento medio dello stipendio dei dipendenti pubblici pari a circa 100,00€ lordi.
Un aumento che però è “ancora in fase di definizione” e potrebbe essere oggetto di modifiche nel corso della concertazione.
Si tratta comunque di una stima che non dovrebbe essere di molto difforme dalla realtà, in quanto l’Aran l’ha effettuata tenendo conto delle risorse a disposizione che - grazie anche a quanto stanziato dall’ultima Legge di Bilancio - sono pari a 3,4 miliardi di euro. E se si considera anche quanto a disposizione per le Forze dell’Ordine si arriverà a 6 miliardi di euro lordi, per un rinnovo che sarà - almeno sul piano economico - migliore del precedente in quanto, come confermato dal presidente dell’Aran Antonio Naddeo, dovrebbe esserci un incremento di poco superiore al 3,48% relativo al triennio 2016-2018.
Rinnovo del contratto: le risorse non sono per tutti
Ma attenzione, perché come ricordato dall’Aran le risorse a disposizioni non verranno utilizzate per tutti i dipendenti pubblici. I 3,4 miliardi stanziati, infatti, riguardano solamente gli incrementi dei settori statali, dai ministeri alla scuola.
Saranno Comuni e Regioni, mettendo mano ai loro budget, a dover invece riconoscere un aumento di stipendio al resto dei dipendenti pubblici, quali ad esempio quelli impiegati negli enti locali o il personale della Sanità.
Rinnovo del contratto: cosa ne pensano i sindacati?
I sindacati continuano a sperare in qualcosa di più rispetto ai 100,00€ suddetti. Ecco perché questi continuano a chiedere un aumento dello stanziamento per i rinnovi, aggiungendo ulteriori 1,5 miliardi di euro nella prossima Legge di Bilancio.
In questo caso l’aumento medio pro-capite aumenterebbe a circa 125,00€ medi mensili, ma il rinnovo slitterebbe al prossimo anno.
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