Riunione Fed domani 18 settembre, tutte le previsioni sul taglio dei tassi

Violetta Silvestri

17 Settembre 2024 - 08:56

Cosa aspettarsi dalla riunione Fed che si concluderà domani, 18 settembre? Tutte le previsioni sul primo taglio dei tassi e sull’aggiornamento del dot plot, che indica la politica monetaria futura.

Riunione Fed domani 18 settembre, tutte le previsioni sul taglio dei tassi

La riunione Fed di domani, mercoledì 18 settembre è sotto i riflettori dei mercati: il primo taglio dei tassi della banca centrale Usa sarà confermato?

Questo è solo uno dei quesiti che anima le previsioni degli investitori e degli analisti, divisi tra le stime di una diminuzione del costo del denaro da 25 punti base e le aspettative per un più audace ribasso da 50 punti base.

Un taglio dei tassi di qualsiasi entità sarebbe comunque il primo da parte della Fed da marzo 2020, quando li ha portati quasi a zero per sostenere l’economia statunitense durante la pandemia.

La banca centrale Usa ha iniziato ad aumentare i tassi nel 2022 in risposta all’impennata dell’inflazione, alimentata in gran parte dalla crisi dell’offerta post-pandemia e dalla guerra in Ucraina. Negli ultimi 14 mesi ha mantenuto il tasso di interesse di riferimento sui prestiti a un livello compreso tra il 5,25 e il 5,50%, il più alto degli ultimi due decenni, in attesa che le condizioni economiche migliorassero.

Ora, con l’inflazione in calo, il mercato del lavoro in raffreddamento e l’economia statunitense ancora in crescita, i decisori politici si stanno convincendo che ci sono le condizioni giuste per un taglio.

Cosa aspettarsi dalla riunione Fed di mercoledì 18 settembre e quali previsioni sulle mosse future, con l’aggiornamento del “dot plot”? Le risposte degli esperti.

Riunione Fed, taglio tassi da 25 pb o 50 pb? Tutte le previsioni

La riunione della Federal Reserve è già in corso, poiché come di consueto si svolge in due giorni per poi ufficializzare la decisione sui tassi e le eventuali previsioni del dot plot alle ore 20.00 (italiane) di mercoledì 18 settembre.

Se è chiaro ormai che la Fed sta per annunciare il suo primo taglio dei tassi di interesse in più di quattro anni, tutti i dubbi restano da sciogliere sull’entità di questa attesa diminuzione del costo del denaro.

Gli analisti sono divisi. Secondo i dati sui contratti future monitorati dal FedWatch Tool del CME Group, la probabilità implicita nel mercato di un taglio di 50 punti base questa settimana è salita dal 50% di venerdì al 57% di lunedì, mentre le probabilità per un taglio di 25 punti base sono scese dal 50% al 43%.

Il movimento del mercato riflette le crescenti scommesse dei trader sul fatto che la Fed potrebbe provare a prevenire il deterioramento del mercato del lavoro, piuttosto che adottare un approccio più lento, basato su una iniziale riduzione dei tassi più contenuta.

“La nostra opinione è che la Fed sia in ritardo, che avrebbe dovuto allentare le misure già da giugno, o potenzialmente da maggio, e che ora debba recuperare terreno e potrebbe dover anticipare alcuni tagli dei tassi, ha affermato l’economista del Parthenon Gregory Daco.

Michael Feroli, economista di JPMorgan, ha comunicato ai clienti di aspettarsi che la Fed “faccia la cosa giusta” e tagli i tassi di 50 punti base, mentre il capo economista statunitense di Goldman Sachs prevede una riduzione di 25 punti base, spiegando che “tagli più ampi sono storicamente avvenuti nel contesto di una crisi evidente o almeno di una spirale di licenziamenti”, da cui gli Stati Uniti sono lontani oggi.

“Penso che in vista della riunione di novembre non ci siano dati sufficienti per dire che siamo in pericolo sul fronte dell’occupazione..Quindi un taglio di 25 punti base adesso, seguito da un altro taglio di 25 punti base a novembre, dopo la prossima tornata di dati economici, offre un percorso di crescita più graduale per l’economia, ha spiegato Alicia Modestino, professoressa associata di economia alla Northeastern University.

“Anche prima del rapporto sull’inflazione, non c’era un’alta probabilità di un taglio dei tassi di 50 punti base”, ha affermato Preston Caldwell, economista senior degli Stati Uniti presso Morningstar. “Sarebbe in contrasto con il comportamento più cauto della Fed nel corso di questo ciclo. Ci è voluto un po’ di tempo per riconoscere anche solo la possibilità di imminenti tagli dei tassi”.

Il contesto macroeconomico in cui si muove la Fed - e nel quale si inseriscono le previsioni degli analisti - racconta di un’inflazione di agosto scesa al livello più basso da febbraio 2021. Nonostante ciò, una misura dell’inflazione che esclude i prezzi volatili di cibo ed energia è rimasta ostinata il mese scorso, attestandosi al 3,2% per il secondo mese consecutivo e accelerando rispetto al mese precedente, come hanno mostrato i dati del Bureau of Labor Statistics.

La crescita occupazionale si è intanto notevolmente raffreddata dall’inizio dell’anno. La media mobile trimestrale è scesa a 116.000 posti di lavoro, il livello più basso da quando l’economia è sprofondata durante la pandemia e in calo rispetto ai 243.000 di gennaio.

Fed, quali mosse sui tassi in futuro? Cosa aspettarsi dal dot plot

Mentre gli analisti si aspettano con grande probabilità che la Fed inizi a tagliare a settembre, c’è meno chiarezza su cosa accadrà in seguito.

Gli economisti di alcune banche, tra cui Goldman Sachs, prevedono tagli per un totale di 75 punti base nelle ultime tre riunioni dell’anno, mentre altri stimano mosse più aggressive, come gli economisti di Citi, che hanno come scenario di base un allentamento di 125 punti base.

“Il continuo indebolimento del mercato del lavoro probabilmente provocherà tagli più consistenti, se non in questa riunione del FOMC, almeno a novembre e dicembre”, hanno scritto gli economisti di Citi in una nota recente ai clienti, riferendosi al Federal Open Market Committee (FOMC), l’organismo che fissa i tassi.

La Fed farà luce sulla questione mercoledì, quando pubblicherà le previsioni economiche aggiornate del FOMC, comprese le aspettative di taglio dei tassi (il cosiddetto dot plot).

A giugno, i membri del FOMC hanno ridotto drasticamente il numero di tagli previsti per quest’anno, da una media di tre a uno solo, in concomitanza con un leggero aumento dell’inflazione.

Ma con il calo dell’inflazione e l’indebolimento del mercato del lavoro, sono aumentate le aspettative di ulteriori tagli. Gli operatori prevedono inoltre una probabilità superiore al 99% di almeno altri quattro tagli nel 2025, che porterebbero il tasso di interesse chiave della Fed a un valore compreso tra il 3,5 e il 3,75%, ovvero 175 punti base al di sotto dei livelli attuali.

Il FedWatch Tool stima un intervallo dal 4% al 4,25% come la destinazione più probabile alla fine del 2024, indicando un totale di 125 punti base di tagli alle tre riunioni rimanenti della Fed nel 2024.

Caldwell di Morningstar si aspetta che la Fed taglierà 25 punti base a ogni riunione fino alla metà del 2025. Attualmente prevede un tasso sui fondi federali del 3-3,25 percento entro la fine dell’anno prossimo.

La riunione Fed di domani, mercoledì 18 settembre, è quindi piena di aspettative e si preannuncia ricca di indizi sull’andamento economico Usa del prossimo futuro. I mercati attendono la decisione, considerata cruciale per le finanze globali.

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