Stiamo entrando nell’era dell’elettricità, tra sfide e allarmi. Il report AIE

Violetta Silvestri

16 Ottobre 2024 - 09:42

Sta per iniziare l’era dell’elettricità secondo l’AIE: cosa significa e a quali cambiamenti andiamo incontro? Tra sfide e allarmi, niente sarà più come prima nel settore energetico.

Stiamo entrando nell’era dell’elettricità, tra sfide e allarmi. Il report AIE

Il mondo si prepara a entrare nell’Età dell’elettricità, spinto da una rivoluzione energetica già iniziata a livello planetario.

Secondo l’ultimo report dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, il World Energy Outlook 2024, con la domanda di combustibili fossili destinata a raggiungere il picco entro la fine del decennio ci saranno eccedenze di petrolio e gas e gli investimenti nell’energia verde potranno finalmente trovare lo slancio finora disatteso.

“Nella storia dell’energia, abbiamo assistito all’Età del carbone e all’Età del petrolio, e ora ci stiamo muovendo rapidamente verso l’Età dell’elettricità, che definirà il sistema energetico globale in futuro e sarà sempre più basato su fonti di elettricità pulite”: queste le parole scritte nel documento.

Tra sfide e incertezze, che lasciano ancora spazio ad allarmi sulla sicurezza energetica mondiale, le grandi potenze così come le più piccole nazioni saranno inevitabilmente protagoniste di una rivoluzione epocale, quella dell’energia. Da essa dipenderanno non solo il benessere delle popolazioni e dell’ambiente, ma anche gli equilibri di potere e i rischi geopolitici, come sottolineato dal report AIE.

L’era dell’elettricità sta per iniziare secondo l’AIE. Cosa significa?

“Nella seconda metà di questo decennio, la prospettiva di forniture più ampie, o addirittura in surplus, di petrolio e gas naturale, a seconda di come si evolveranno le tensioni geopolitiche, ci porterebbe in un mondo energetico molto diverso da quello che abbiamo sperimentato negli ultimi anni durante la crisi energetica globale”: con queste parole il direttore esecutivo dell’AIE Fatih Birol ha avvertito il mondo di mutamenti imminenti e già visibili.

L’Agenzia ha previsto l’inizio di una lunga era dell’elettricità, che prenderà il posto del petrolio, come a sua volta questo combustibile fossile ha fatto con il carbone. Non c’è dubbio che ci troviamo dinanzi a una svolta epocale, quella dell’elettrificazione tramite le energie rinnovabili. La transizione energetica green è la rivoluzione dei prossimi anni.

“Il nuovo sistema energetico più elettrificato stanno prendendo forma man mano che la domanda globale di elettricità aumenta vertiginosamente”, ha osservato l’AIE. L’uso di elettricità balzato a un ritmo straordinario in soli 10 anni e la Cina sta guidando questa corsa.

Questa è un’osservazione molto interessante e di forte attualità, poiché offre un ulteriore spunto di analisi sulla conflittualità geopolitica di oggi, così incentrata sul ruolo del dragone nel mondo (osteggiato da Usa e Occidente in generale).

“Che si tratti di investimenti, domanda di combustibili fossili, consumo di elettricità, distribuzione di energie rinnovabili, mercato dei veicoli elettrici o produzione di tecnologie pulite, ora ci troviamo in un mondo in cui quasi ogni storia energetica è essenzialmente una storia cinese. Solo un esempio: l’espansione solare della Cina sta procedendo a un ritmo tale che, entro i primi anni del 2030, ovvero meno di dieci anni da oggi, la sola generazione di energia solare della Cina potrebbe superare la domanda totale di elettricità degli Stati Uniti oggi”, ha evidenziato Birol.

Il passaggio all’era dell’elettricità non può che tradursi in una accelerazione dell’uso di fonti rinnovabili. Una fame così marcata di energia elettrica, destinata ad aumentare in tutto il mondo, può essere placata solo tramite investimenti più decisi sul green. Troppi ancora gli intoppi burocratici, pochi i soldi investititi e molti gli ostacoli per reti elettriche sicure e ben distribuite anche nei Paesi più poveri.

Le buone notizie sulla sicurezza energetica

Nel rapporto AIE non mancano prospettive ottimistiche sul futuro energetico mondiale.

Il mondo si sta dirigendo verso un’era di prezzi dell’energia più bassi poiché la domanda globale di tutti i combustibili fossili smetterà di crescere in questo decennio, mentre le scorte di petrolio e GNL sono destinate a salire.

Questa sarebbe una svolta rilevante rispetto ai primi anni del decennio, quando i crescenti costi energetici in seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel 2022 hanno innescato una impennata record dell’ inflazione. I prezzi hanno già mostrato alcuni segnali di raffreddamento, con i future sul greggio in calo del 20% rispetto ai massimi di quest’anno a meno di 75 dollari al barile nonostante il conflitto in Medio Oriente.

L’agenzia ha ribadito la sua opinione secondo cui la domanda di petrolio e gas raggiungerà il picco in questo decennio. Tuttavia, le scorte di greggio stanno aumentando con le nuove produzioni da Stati Uniti, Brasile, Canada e Guyana, e c’è un’imminente ondata di nuovi progetti per il gas naturale liquefatto.

Secondo il rapporto, entro il 2030 è prevista un’aggiunta di circa 270 miliardi di metri cubi di nuova capacità di Gnl. Anche alcune tecnologie di energia pulita, come il solare fotovoltaico, vedranno un surplus.

“Il palcoscenico è pronto per un mercato di acquirenti”, ha quindi avvertito Birol introducendo un contesto nel quale una maggiore offerta si tradurrà in prezzi in calo.

Inoltre, l’anno scorso, l’AIE ha dichiarato che è entrato in funzione a livello globale un livello record di energia pulita, tra cui oltre 560 gigawatt (GW) di capacità di energia rinnovabile. Si prevede che nel 2024 saranno investiti circa 2.000 miliardi di dollari in energia pulita, quasi il doppio dell’importo investito nei combustibili fossili. La strada da percorrere è ancora lunga, ma con la volontà politica si possono superare gli ostacoli finora incontrati per una transizione green matura.

C’è ancora un allarme sulla sicurezza energetica

Secondo il nuovo World Energy Outlook 2024, ci sono ancora fattori di rischio per la sicurezza energetia, soprattutto osservando gli ultimi eventi che hanno sconvolto il mondo.

Nel dettaglio, “i conflitti regionali e le tensioni geopolitiche stanno evidenziando notevoli fragilità nell’attuale sistema energetico globale, rendendo evidente la necessità di politiche più incisive e maggiori investimenti per accelerare ed espandere la transizione verso tecnologie più pulite e sicure.”

Nel breve termine, esiste la possibilità di una riduzione delle forniture qualora il conflitto in Medio Oriente interrompesse i flussi di petrolio.

Guerre, dipendenze da pochi fornitori ancora troppo marcate per l’approvvigionamento energetico di alcuni Paesi, disastri climatici che impattano sulle reti elettriche, disuguaglianza nell’accesso all’elettricità sono ancora degli ostacoli non superati per una piena sicurezza energetica. Le conseguenze possono impattare su prezzi, ambiente, stabilità globali.

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