Super Bitcoin oltre $100.000, traguardo storico

Il prezzo del Bitcoin ha superato per la prima volta in assoluto la tanto attesa soglia dei 100.000 dollari nella tarda serata di mercoledì.

La regina delle crypto è salita di oltre il 4% a $103.544,00, secondo Coin Metrics. In precedenza, era aumentata fino a $103.844,05. Il Bitcoin ha registrato un balzo di oltre il 140% nel 2024 e del 48% dalle elezioni che hanno decretato la vittoria di Donald Trump.

Proprio il ritorno alla Casa Bianca del tycoon ha spianato la strada verso il record. Quest’anno il valore di Bitcoin è più che raddoppiato e ha registrato una corsa senza precedenti dalla schiacciante vittoria elettorale di Donald Trump, con la quale sono stati eletti al Congresso anche numerosi legislatori favorevoli alle criptovalute.

Il tycoon ha sostenuto le risorse digitali durante la sua campagna elettorale, promettendo di fare degli Stati Uniti la “capitale delle criptovalute del pianeta” e di accumulare una riserva nazionale di Bitcoin.

Un prezzo di $100.000 spinge il valore di mercato di Bitcoin a poco meno di 2.000 miliardi di dollari e lo rende un bene di investimento più grande di tutte le società quotate, tranne una manciata di colossi come Nvidia Corp., Apple Inc. e la società madre di Google, Alphabet, I 2.000 miliardi di dollari rappresentano un valore maggiore dei mercati obbligazionari governativi di nazioni come Spagna e Brasile e si avvicinano alla capitalizzazione di mercato dell’intero indice FTSE 100 delle azioni britanniche.

Bitcoin inarrestabile con la spinta di Trump

La spinta al Bitcoin è arrivata con l’annuncio del presidente eletto Donald Trump di voler nominare Paul Atkins presidente della Securities and Exchange Commission, realizzando forse la promessa elettorale più importante al settore delle criptovalute: sostituire Gary Gensler, che sotto la sua guida è diventato una specie di antagonista nel settore delle criptovalute per l’approccio basato sulla regolamentazione tramite applicazione delle norme da parte dell’agenzia.

Ci si aspettava ampiamente che il Bitcoin raggiungesse il livello storico di $100.000 sin dalle elezioni presidenziali degli Stati Uniti. Tuttavia, gli investitori entusiasti hanno portato la regina delle crypto più vicina a questo traguardo molto prima di quanto inizialmente previsto; è salita fino a $99.849,99 il 22 novembre.

C’è molta speranza che il presidente eletto Trump realizzi diverse iniziative pro-valute digitali nel prossimo anno, tra cui l’istituzione di una riserva strategica nazionale di Bitcoin, l’eliminazione delle tasse sulle transazioni in criptovaluta e l’apertura dei mercati azionari pubblici delle crypto con più IPO.

“Stiamo assistendo a un cambiamento di paradigma”, ha affermato Mike Novogratz, fondatore e CEO della società di criptovalute statunitense Galaxy Digital. su Reuters. “Bitcoin e l’intero ecosistema degli asset digitali sono sul punto di entrare nel mainstream finanziario: questo slancio è alimentato dall’adozione istituzionale, dai progressi nella tokenizzazione e nei pagamenti e da un percorso normativo più chiaro”.

Sulla stessa scia Geoff Kendrick, responsabile globale della ricerca sulle risorse digitali presso Standard Chartered:
“Gli asset digitali, come classe di asset, stanno diventando normali. Se si fa un salto in avanti di alcuni anni sui trading floor, si avrà un sales e trading desk...che si affiancherà a FX, tassi e materie prime”.

Da evidenziare che prima dell’elezione di Trump, l’aumento del prezzo di Bitcoin quest’anno era stato alimentato dalla popolarità degli exchange-traded fund che investono direttamente nel token dopo il loro lancio a gennaio, in seguito a una lunga battaglia legale tra uno degli emittenti del fondo e la Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti.

Guidati dai pesi massimi di Wall Street come BlackRock Inc. e Fidelity e dalla cripto-nativa Grayscale Investments, gli ETF detengono ora circa 100 miliardi di dollari in asset, ovvero circa il 5% di tutti i Bitcoin in circolazione.

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