Da sempre le spese mediche sono state fatte salve dal taglio alle detrazioni e lo stesso avviene anche nel 2025. Vediamo cosa cambia e per chi.
Le spese mediche si salvano anche dal nuovo taglio delle detrazioni previsto dalla Legge di Bilancio 2025. La Manovra impone una limitazione al tetto massimo delle spese detraibili per i contribuenti con reddito complessivo che supera i 75.000 euro l’anno, ma le spese sostenute per la propria salute non saranno limitate.
Lo stesso era successo anche nel 2020, quando era stato imposto un altro taglio delle detrazioni spettanti che aveva, però, lasciato fuori le spese sanitarie e come era accaduto lo scorso anno per la franchigia imposta alle detrazioni per i redditi superiori a 50.000 euro.
Tagli alle detrazioni, quali?
Un primo taglio alle detrazioni è stato previsto nel 2020 per i contribuenti con reddito superiore a 120.000: da questo limite di reddito le detrazioni spettano ridotte gradualmente fino ad azzerarsi al superamento dei 240.000 euro di reddito.
Un secondo taglio, che si somma a quello del 2020, è stato previsto per il solo anno di imposta 2024 e riguarda i contribuenti con reddito imponibile a partire da 50.000 euro. In questo caso era prevista un taglio di 260 euro sulla detrazione Irpef generata dalle spese sostenute e detraibili al 19%. Il taglio in questione era stato previsto per limitare i benefici previsti dal passaggio dall’Irpef da quattro a tre aliquote e la franchigia di 260 euro era pari allo sconto che il cambio dell’Irpef prevedeva.
Il terzo taglio che si somma a quello del 2020, invece, arriva con la Legge di Bilancio 2025 e anche in questo caso si mira a limitare il beneficio fiscale ai redditi più alti. Per contribuenti con reddito fino a 75.000 euro nulla cambia rispetto al passato (viene meno però la franchigia di 260 euro imposta per l’anno di imposta precedente ai redditi superiori a 50.000 euro), ma per chi ha redditi superiori a questo importo il legislatore ha previsto due tetti massimi e nello specifico:
- per redditi da 75.000 a 100.000 euro tetto massimo di spesa detraibile fissato a 14.000 euro;
- per redditi superiori a 100.000 euro tetto massimo di spesa detraibile fissato a 8.000 euro.
I tetti in questione, però, spettano solo ai contribuenti con almeno 3 figli a carico mentre a tutti gli altri spettano in forma ridotta in base al numero dei figli a carico presenti nel nucleo.
Salve le spese sanitarie
Nonostante il legislatore, nel corso degli anni, abbia introdotto misure volte alla limitazione delle spese detraibili per i redditi più alti, in tutti e tre gli interventi dal taglio ha escluso le spese sanitarie. Le spese sostenute per medicinali o visite, di fatto, sono sempre rimaste integralmente detraibili per tutti i contribuenti, a prescindere dal reddito imponibile dichiarato.
Questo evidenzia un’attenzione particolare per la salute e la volontà escludere le spese sanitarie, considerate fondamentali, da qualsiasi intervento normativo volto a un risparmio per le casse dello Stato. A conti fatti, quindi, anche chi ha un reddito superiore a quello stabilito dai tetti per il diritto di fruire delle detrazioni, potrà utilizzare i costi sostenuti per la propria salute e quella dei propri familiari a carico per ridurre il peso dell’Irpef.
© RIPRODUZIONE RISERVATA