“Vietato indossare le Crocs” a scuola, l’azienda rischia di ’inciampare’

Luna Luciano

1 Novembre 2024 - 19:00

Diverse scuole negli Stati Uniti hanno deciso di vietare le Crocs, mettendo l’azienda di fronte a nuove sfide. Ecco perché i presidi hanno deciso di vietare le calzature della società americana.

“Vietato indossare le Crocs” a scuola, l’azienda rischia di ’inciampare’

Crocs vietate a scuola e non per l’assenza di decoro ed eleganza, ma per ragioni di sicurezza. Una decisione che rischia di far “inciampare” e “scivolare” la società statunitense che ha prodotto i famosi zoccoli di gomma.

Negli ultimi mesi, negli Stati Uniti, la scelta di alcune e alcuni presidi di vietare di indossare le Crocs in classe ha fatto molto discutere. Queste famose calzature di gomma, amate da alcuni per il loro comfort e da altri per il loro stile eccentrico, sono infatti diventate oggetto di restrizioni in vari istituti scolastici di almeno dodici stati americani.

A prima vista, potrebbe sembrare una decisione insolita e senza conseguenze, ma questo divieto ha sollevato questioni più ampie, spingendo molti a interrogarsi sui reali motivi di tale scelta e sull’impatto che potrebbe avere sul futuro della azienda.

Infatti, con l’avvicinarsi della pubblicazione dei risultati finanziari del terzo trimestre, le preoccupazioni aumentano anche per Crocs stessa, che vede ridursi le proiezioni di crescita, specie dopo il calo delle vendite dovuto a un mercato in fase di rallentamento e a consumatori più attenti alle spese.

Tuttavia, il marchio continua a essere resiliente grazie alla sua popolarità tra i giovani, mantenendo una posizione di rilievo nel mercato globale e un impatto positivo in borsa. Scopriamo quali sono state le ragioni per cui le Crocs sono state vietate a scuola e quali saranno le nuove sfide per l’azienda.

Perché le Crocs sono state vietate nelle scuole Usa?

La decisione di vietare le Crocs in alcune scuole non è stata presa alla leggera, ma è frutto di considerazioni legate alla sicurezza degli studenti. Queste calzature, seppur comode e leggere, presentano una serie di problematiche che le rendono poco adatte all’ambiente scolastico.

Infatti, uno dei motivi principali risiede nel rischio di inciampi e distorsioni. Molti studenti, specie i più piccoli, tendono a non utilizzare correttamente la cinghia di sicurezza, che, lasciata abbassata, riduce la stabilità della calzatura aumentando il rischio di cadute accidentali. In aggiunta, l’abitudine diffusa di decorare le Crocs con piccole spille e accessori colorati, pensati per personalizzarle, rappresenta un’ulteriore distrazione che può distogliere gli studenti dall’attenzione in classe.

Il risultato è una scarpa che, sebbene adatta a contesti informali, potrebbe creare troppe problematiche all’interno di un ambiente formativo come la scuola, dove sono necessarie scarpe chiuse e sicure. Questo divieto, pur impopolare tra alcuni adolescenti, ha comunque incontrato il favore dei genitori e delle autorità scolastiche, che vedono nella misura un passo verso una maggiore sicurezza e un minor rischio di incidenti durante le ore di scuola.

Crocs, il segreto del successo dell’azienda USA e le nuove sfide dopo il divieto

Nonostante il recente divieto scolastico, Crocs continua a godere di una popolarità crescente, alimentata soprattutto dall’interesse della Generazione Z. La strategia di marketing dell’azienda ha trasformato queste calzature in un simbolo di autenticità e comfort, caratteristiche che risuonano con i valori dei consumatori più giovani.

Sotto la guida dell’amministratore delegato Andrew Rees, Crocs ha attuato una serie di collaborazioni con artisti e marchi di tendenza, come Balenciaga e Post Malone, che hanno contribuito a incrementare il fascino del marchio e a posizionarlo come un vero fenomeno culturale.

Questo successo ha avuto anche una ripercussione positiva sui mercati finanziari: nel corso dell’ultimo anno, le azioni Crocs sono salite del 55%, superando giganti come Nike e raggiungendo un fatturato di 4,1 miliardi di dollari. Tuttavia, non sono mancate le sfide. La recente acquisizione del marchio italiano HeyDude non ha ancora portato i risultati sperati, con un calo delle vendite per il terzo trimestre consecutivo.

Anche l’aumento delle spese generali, cresciute del +19,4% rispetto all’anno scorso, ha contribuito a un rallentamento delle proiezioni di crescita, alimentando preoccupazioni tra gli investitori. Tuttavia, l’azienda rimane fiduciosa, contando sulla popolarità costante tra i giovani e sulla continua espansione nel mercato globale. Per quanto siano considerate da alcuni delle “ugly shoes” le Crocs hanno dimostrato di avere una formula vincente che sembra destinata a resistere, seppur tra qualche inciampo.

Argomenti

# Scuola
# Moda

Iscriviti a Money.it