Visa ha una solida crescita e ruolo cruciale nell’economia globale. È un investimento promettente a lungo termine per contrastare l’inflazione?
Visa è strong buy per gli analisti. Per capire perché ora è il momento giusto per comprare e investire a lungo termine dobbiamo dunque analizzare gli ultimi risultati trimestrali pubblicati ieri dalla società dei pagamenti digitali.
Nonostante le vendite subite in Borsa nell’ultimo mese, l’azienda gode di una posizione di forza nell’industria dei pagamenti con carta e presenta una resistenza notevole all’inflazione, fattori che la rendono un investimento attraente in un contesto economico in evoluzione.
Questo articolo è in collaborazione con Freedom24, broker appartenente a Freedom Holding Corp (FRHC), l’unica società europea specializzata nel settore del brokeraggio quotata al Nasdaq, con una capitalizzazione di 4,38 miliardi di dollari.
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Visa, risultati del quarto trimestre 2023
Visa ha stupito Wall Street riportando utili oltre le attese nel quarto trimestre dell’anno fiscale 2023. L’azienda ha annunciato un utile per azione (EPS) GAAP di $2,27 e un EPS non-GAAP di $2,33, battendo così le stime degli analisti che erano rispettivamente di $2,24 e $2,23. Questo rappresenta un aumento del 22% per l’EPS GAAP e del 21% per l’EPS non-GAAP rispetto all’anno precedente. Nel corso dell’intero anno fiscale 2023, l’EPS GAAP è cresciuto del 18%, mentre l’EPS non-GAAP è aumentato del 17%.
Anche dal punto di vista dei ricavi, Visa ha superato le aspettative, riportando un fatturato netto di $8,6 miliardi, in contrasto con le stime degli analisti che erano fissate a $8,55 miliardi. Questo risultato evidenzia una crescita dei ricavi del 11% su base annuale, o del 10% in termini di valuta costante. L’aumento dei volumi di pagamento, pari al 9%, e delle transazioni elaborate, in crescita del 10%, rafforzano ulteriormente il quadro positivo.
Inoltre, Visa ha battuto il mercato annunciando un incremento del 15,6% del dividendo trimestrale, portandolo a $0,52 per azione, rispetto ai precedenti $0,45 per azione, e ha varato un nuovo programma di riacquisto di azioni del valore di $25 miliardi.
Per molti analisti, la recente debolezza sui mercati potrebbe essere l’opportunità che molti investitori stavano cercando.
Comprare azioni Visa per combattere l’inflazione
Oltre ai risultati finanziari straordinari, Visa gode di una posizione privilegiata per affrontare le sfide dell’inflazione, rendendolo un investimento particolarmente interessante in un contesto di aumento dei prezzi. In un’epoca in cui l’inflazione è al centro dell’attenzione, le imprese che operano nel settore dei pagamenti con carta emergono come vincitrici. Visa, insieme a Mastercard e American Express, detiene un oligopolio in questo settore negli Stati Uniti, caratterizzato da una limitata concorrenza e barriere d’ingresso elevate.
Grazie a queste condizioni di mercato favorevoli, Visa è in grado di operare con margini di profitto notevolmente elevati. Inoltre, Visa non ha la necessità di gestire merci fisiche, e le spese per il personale rappresentano solo il 50% delle spese operative totali. Le principali voci di costo per Visa sono rappresentate da marketing e spese generali amministrative. Nel corso dell’anno fiscale 2023, Visa ha registrato un margine di profitto netto del 53%, un aumento significativo rispetto al 51% dell’anno precedente.
Un ulteriore vantaggio di Visa è la sua capacità di incrementare le entrate rapidamente in periodi di elevata inflazione, il che lo rende un’opzione attraente per gli investitori che cercano di proteggersi da un contesto inflazionistico in crescita, che spesso danneggia molte altre aziende.
Visa, valutazione e prospettive di crescita
La valutazione delle azioni Visa è allettante sotto molti aspetti. Attualmente, il titolo è scambiato a 23,8 volte gli utili previsti per il 2024, in contrasto con il rapporto di 17,4 del S&P 500. Anche il rapporto PEG forward di Visa, calcolato assumendo un tasso di crescita del 15%, è di 1,59, mentre l’S&P 500 ha un PEG forward di 1,45, considerando un tasso di crescita consensuale del 12%. Questi dati indicano che, nonostante un leggero premio rispetto all’S&P 500, Visa è giustificato data la sua posizione di forza competitiva e le solide prospettive di crescita.
Inoltre, se consideriamo la valutazione storica di Visa, emerge un quadro interessante. Attualmente, Visa è scambiato a un prezzo che rappresenta uno sconto del 22% rispetto alla sua media storica. Questo sconto si amplia ulteriormente se si prendono in considerazione i risultati dell’anno fiscale 2023, con Visa che viene scambiato a circa il 16% in meno rispetto alla sua media storica. Inoltre, il titolo è leggermente scontato rispetto a Mastercard, il suo principale concorrente, di circa il 10%.
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Analisi grafica azioni Visa
Le azioni Visa si muovono per vie laterali dallo scorso luglio. Nonostante i dati finanziari incoraggianti, i prezzi stanno disegnando sul grafico a candele giornaliere un potenziale testa e spalle ribassista, con neck line a 230 dollari circa. Solo discese sotto questo riferimento potrebbero deteriorare il quadro grafico rialzista di fondo prospettando un affondo verso area 208-210 (target della figura). Al contrario, movimenti oltre 242 dollari annullerebbero il segnale creando le premesse per nuovi rialzi verso 250-252 e su nuovi record.
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