Vuoi continuare a lavorare in smart working? Ecco chi dovresti votare alle elezioni

Alessandro Nuzzo

19/08/2022

Abbiamo analizzato i programmi elettorali dei principali partiti in vista delle elezioni per capire la loro posizione sullo smart working.

Vuoi continuare a lavorare in smart working? Ecco chi dovresti votare alle elezioni

Sono giorni frenetici per i partiti in vista delle elezioni politiche del 25 settembre. Tutti sono al lavoro per trovare la quadra su candidati e sul programma elettorale da presentare agli italiani. Quasi tutti i partiti ormai hanno pubblicato la loro lista di priorità e di ciò che intendono fare se votati.

Tra i tanti temi sicuramente non va dimenticato quello del lavoro e in particolare di quello agile che abbiamo imparato a scoprire nel corso della fase più acuta della pandemia da Covid-19. Ora la situazione da un punto di vista dell’emergenza va molto meglio ma parecchi lavoratori che hanno scoperto lo smart working vorrebbero sicuramente continuare ad adottare tale misura anche nei prossimi mesi.

Le imprese insieme alle principali sigle sindacali sono corse ai ripari trovando un accordo sul proseguimento dello smart working in una modalità mista che prevede giorni di lavoro in ufficio e giorni da remoto a casa.

Ma se le imprese e i sindacati hanno le idee chiare sul lavoro agile, i partiti politici molto meno. Leggendo i vari programmi elettorali infatti la parola smart working compare in maniera molto risicata o, nella peggiore delle ipotesi, non compare totalmente. Vediamo il pensiero dei vari partiti politici sullo smart working in vista delle elezioni del 25 settembre.

Smart working, cosa ne pensano i partiti

Come intendono affrontare la questione dello smart working i vari partiti politici? Lo scopriamo andando a leggere i programmi elettorali stilati in vista delle prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento.

Partendo dal Pd nel programma è presente la promozione dello smart working. Questo dovrà avvenire per favorire la conciliazione dei tempi tra lavoro e tempo libero, ma anche per ridurre l’emissione di sostanze inquinanti, decongestionare il traffico dei centri urbani e ridare vita ai borghi sempre più spopolati. Con il lavoro da casa infatti meno persone prenderebbero l’automobile per recarsi sul luogo di lavoro e, a giovarne ne sarà la qualità dell’aria e la vivibilità delle città.

Il lavoro agile è citato anche nel programma della Lega che indica la necessità di rendere più moderna l’organizzazione del lavoro promuovendo la digitalizzazione e nuove forme di lavoro flessibile come appunto lo smart working.

Sul rafforzamento dello smart working puntano anche Sinistra Italiana e Verdi che nel loro programma indicano la necessità di «favorire il lavoro agile per tutti i lavoratori e lavoratrici la cui presenza non è richiesta fisicamente sul luogo di lavoro».

Il Terzo polo composto da Azione di Calenda e Italia Viva di Matteo Renzi nel programma elettorale chiedono di «rendere sistemici gli istituti sperimentati durante il Covid-19 a tutela dei lavoratori fragili: in particolare, nel caso di persone con disabilità o in condizioni di fragilità il diritto al lavoro agile che da eccezione deve diventare strumento strutturale».

Non compare invece la voce smart working nei programmi elettorali di Forza Italia, Movimento 5 Stelle e Fratelli d’Italia.

Smart working: da settembre cambio di rotta

Intanto però a partire dal 1° settembre stando alle ultime disposizioni decise dal vecchio Governo Draghi cambiano le cose per lo smart working. Il decreto Aiuti bis non ha predisposto alcune proroga al lavoro a distanza. Pertanto se prima era più semplice avviare rapporti di lavoro agili senza accordi individuali, da settembre tornano in vigore le disposizioni contenute dagli art. 19 e 21 della Legge n. 81/2017 e dai contratti collettivi.

Dal 15 ottobre anche la modalità ordinaria di lavoro nella Pubblica Amministrazione tornerà in presenza ma alcuni ministeri stanno chiudendo accordi con i propri dipendenti per una formula mista composta da due giorni a settimana in smart working.

Iscriviti a Money.it