Stop-loss letteralmente vuol dire “stop alla perdita”, un metodo che usano i trader per limitare le perdite quando il mercato non segue l’andamento previsto. Quando si apre una posizione e si indica l’ordine stop-loss il broker sa che la posizione in questione deve essere chiusa quando si scende alla cifra indicata dal trader.
Grazie allo stop-loss i trader riescono a proteggersi dai cambi di trend e a mettere in sicurezza il capitale. La possibilità di avere un ordine stop-loss è il modo che l’investitore ha di tutelare le proprie finanze e di applicare le regole del Money management. Gli ordini stop-loss sono fondamentali nel mercato del Forex e in tutti gli altri mercati finanziari, dal momento che la volatilità del mercato mette a rischio la somma esposta.
Non esiste un criterio fisso per posizionare uno stop-loss, ma i trader si attengono solitamente al rapporto di 3:1. Questo significa che nel caso in cui si apra una posizione in cui si possono guadagnare 300 pips si indica al broker che si è disposti a perdere un massimo di 100 pips.
Il broker nel momento in cui la posizione raggiungerà la cifra indicata chiuderà automaticamente la posizione.
L’errore più comune tra i trader che impostano un ordine stop-loss è di posizionare la chiusura direttamente sulle linee di supporto. Il motivo di questa scelta è abbastanza comprensibile: in queste aree il mercato ristagna.
Attenzione però, perché posizionando un ordine stop-loss in questo modo si rischia di perdere l’eventuale rimbalzo e quindi il guadagno che ne deriverebbe.
Un consiglio che Money.it può dare ai trader è quello di posizionare l’ordine stop-loss poco sopra queste aree. In questo modo si limitano comunque le perdite e per un eventuale rimbalzo si può essere pronti con l’apertura di una nuova posizione.