5 domande e risposte per capire meglio il Dogecoin

Pierandrea Ferrari

31/05/2021

Nonostante un maxi-pullback dai massimi del 57%, il Dogecoin scambia ancora in rialzo del 6100% su base year-to-date. E l’interesse per la crypto, esploso improvvisamente lo scorso aprile, si sta consolidando. Per questo, abbiamo pensato ad una sorta di digital vademecum - in forma di domande e risposte - per capire a fondo il più chiacchierato dei social token.

5 domande e risposte per capire meglio il Dogecoin

Il Dogecoin, al pari delle altre criptovalute, da Bitcoin ad Ethereum, ha incassato a maggio il doppio colpo Musk-Pboc, e scambia ora a 0,31 dollari, e cioè in ribasso del 57% dai massimi toccati a inizio mese, 0,72 dollari.

Tuttavia, l’interesse dei trader non sembra scemare, dato anche un rialzo su base year-to-date che - nonostante il pullback – rimane su quote impensabili solo pochi mesi fa, +6100%. Per questo, abbiamo pensato a 5 domande e risposte, tra storia, funzionamento e curiosità, che possano aiutare ad inquadrare la divisa.

1. Cos’è il Dogecoin?

Anzitutto, cos’è, davvero, il Dogecoin? Per una risposta completa, rimandiamo a questa guida. Più in generale, si tratta di una criptovaluta open source peer-to-peer, o più semplicemente di un social token creato nel 2013 dagli sviluppatori Billy Markus e Jackson Palmer sulla base di un meme raffigurante un cane giapponese della razza Shiba Inu.

Dietro il successo del Dogecoin si cela anche una campagna di marketing ben organizzata, tanto da far entrare prepotentemente il cane simbolo della crypto nell’immaginario collettivo. Una diffusa attività di merchandising legata al Dogecoin appare così una conseguenza quasi naturale.

Immancabile, dato l’alto interesse sulla criptovaluta e la complessità del settore dove si colloca, un fiorire di libri che promettono di svelare tutto ciò che c’è da sapere sul Dogecoin.

2. Cosa c’è dietro il boom del Dogecoin del 2021?

Dietro il balzo, che ai massimi di inizio mese era arrivato a quota +14.000%, c’è il caso GameStop (GS), ovvero il mega short squeeze che aveva costretto la piattaforma di trading USA Robinhood a sospendere gli scambi per diversi giorni. In quel frangente molti daily trader, impossibilitati a scommettere al rialzo su GS, hanno iniziato a muovere i loro capitali sulla crypto, dettando i primi rialzi.

Non bisogna dimenticare, poi, che il Dogecoin può contare sul supporto di Elon Musk, il numero uno di Tesla. Con i suoi tweet, infatti, il tycoon ha a più riprese favorito i pump del prezzo, e recentemente ha fatto trapelare di essere al lavoro per risolvere alcuni problemi tecnici legati al progetto Doge. Un supporter o un insider?

3. A cosa serve il Dogecoin?

Al momento, con il Dogecoin è possibile comprare il merchandising della franchigia di NBA Dallas Mavericks – il proprietario, Mark Cuban, è un fan della prima ora – o persino finanziare il lancio di un satellite, come avvenuto con Doge-1. Ma poco altro: l’uso pratico della crypto è piuttosto limitato, e rimane perlopiù un asset speculativo.

4. Quali sono i rischi connessi al Dogecoin?

Gli investitori retail che si sono avvicinati al Dogecoin nel corso degli ultimi mesi hanno incassato ritorni senza eguali nel ramo delle criptovalute, ma la volatilità è particolarmente elevata, come si evince dal tonfo post-record. Inoltre, da un punto di vista prettamente tecnico, il Dogecoin non sembra essere “robusto” quanto Bitcoin o Ethereum, e solo recentemente alcuni sviluppatori hanno ripreso in mano il progetto – abbandonato da tempo dai fondatori Markus e Palmer – per tentare di incrementare la qualità e rafforzare la sicurezza del software.

5. Chi sta guadagnando con il Dogecoin?

Sebbene non si conoscano le identità delle big whale che hanno scommesso sul Dogecoin, è lecito pensare che due bull come Musk e Cuban abbiano effettivamente raggranellato diversi token sul mercato. Più in generale, se guardiamo al fronte guadagni, chiunque abbia preso ad investire ad inizio anno, o comunque prima del boom di aprile, potrebbe aver messo da parte una fortuna. D’altra parte, chi ha iniziato a fare trading sul Dogecoin quando quest’ultimo si muoveva sui massimi di 0,72 dollari, deve ora fare i conti con una perdita del 57%.

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