730/2024 coppie separate, dal mutuo alle spese dei figli tutti i chiarimenti

Patrizia Del Pidio

28 Giugno 2024 - 17:55

Per chi è separato e divorziato ci sono diversi elementi a cui prestare attenzione nella presentazione della dichiarazione dei redditi con modello 730/2024. Vediamo quali sono.

730/2024 coppie separate, dal mutuo alle spese dei figli tutti i chiarimenti

Nella presentazione del modello 730/2024 le coppie separate devono fare attenzione a elementi come le spese per i figli e il mutuo. Con la separazione e il divorzio, infatti, potrebbe complicarsi anche la compilazione la dichiarazione dei redditi.

Quello che bisogna tenere sempre a mente è che la separazione non fa cessare definitivamente gli effetti del matrimonio e il coniuge separato, se non ha un reddito che supera i 2840,51 euro, è ancora considerato a carico dell’altro, anche se ormai risultano legalmente separati.

Il coniuge separato che non ha un reddito che supera i 2841 euro, quindi, se convive con il contribuente, rientra tra “gli altri familiari” è può essere considerato a fiscalmente a carico: il contribuente può beneficiare delle detrazioni per altri familiari a carico. Senza altri redditi risulta a carico anche se riceve dal contribuente assegni di mantenimento che non siano stati stabiliti dall’autorità giudiziaria. In questi due casi dall’imposta lorda il contribuente può detrarre fino a 750 euro per carichi familiari (per il coniuge separato).

Ma non finisce qui. Per le coppie separate nella compilazione del 730 ci sono diverse cose che vanno prese in considerazione a partire degli eventuali assegni periodici. Vediamo nello specifico a cosa devono fare attenzione i separati nella compilazione del 730/2024.

730/2024 separati: gli assegni all’ex coniuge

Se all’ex coniuge si versano assegni periodici di mantenimento questi vanno indicati nel modello 730/2024 sia da chi li versa, sia da chi li riceve. Va sottolineato, in questo ambito, che non vanno, invece, indicati, nella dichiarazione dei redditi, gli eventuali assegni di mantenimento che si versano e che si ricevono per i figli (che invece vanno indicati nell’Isee).

Gli assegni periodici che si ricevono dall’ex coniuge sono assimilati al reddito da lavoro dipendente e proprio per questo fanno cumulo nella determinazione del reddito imponibile ai fini Irpef (e vengono considerati anche nel reddito complessivo da considerare per essere considerato un familiare a carico).

Dove si indicano nel 730/2024 gli assegni che si versano all’ex coniuge? Il coniuge che versa gli assegni periodici all’altro deve utilizzare il quadro E al rigo E22 che deve essere compilato come segue:

  • nella Colonna 1 si indica il codice fiscale del coniuge che riceve gli assegni;
  • nella Colonna 2 si indicano gli importi degli assegni periodici corrisposti al coniuge compresi quelli che, eventualmente, si versano anche per canone di locazione e spese condominiali se disposti dal giudice.

Detrazione del mutuo, cambia con la separazione?

Tra le diverse detrazioni di cui si può fruire con la dichiarazione dei redditi troviamo anche quella relativa agli interessi passivi del mutuo per l’acquisto della prima casa che si indicano nel quadro E.

In caso di separazione, il coniuge che trasferisce la propria residenza ha ancora diritto alle detrazioni per gli interessi passivi del mutuo? Se nella casa di cui paga il mutuo hanno residenza i suoi familiari può ancora portare in detrazione la quota di interessi passivi di sua competenza, anche se non vive più nell’abitazione in questione.

Detrazioni per i figli e coniugi separati

Quando interviene una separazione legale o un divorzio la detrazione per i figli spetta nella misura del 50% (ovviamente ora ci si riferisce ai figli con età superiore ai 21 anni, visto che per tutti gli altri le detrazioni sono state assorbite dall’assegno unico).
Solo se in accordo i genitori possono decidere di destinare la detrazione al genitore con il reddito complessivo più elevato.

Per quel che riguarda, invece, le spese sostenute nell’interesse dei figli a carico la detrazione si divide in base all’effettivo onere che ciascun genitore ha sostenute per la spesa in questione.

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