L’Abruzzo tornerà in zona gialla a partire dal 7 gennaio. A confermare la notizia il governatore della Regione Marco Marsilio.
Anche l’Abruzzo tornerà in zona gialla a partire dal 7 gennaio. La notizia è stata diffusa da Marco Marsilio, il governatore della regione e confermata anche dall’ANSA, citando fonti del governo.
Sembra dunque che dopo le festività natalizie tutta l’Italia potrà tornare in zona gialla, con il passaggio dell’Abruzzo nella zona di minore rischio, anche se 6 regioni continuano a spaventare.
Abruzzo torna in zona gialla dal 7 gennaio
Il governatore dell’Abruzzo annuncia con certezza il ritorno alla zona gialla della sua regione con un post su Twitter, ricordando che “l’ordinanza che poneva l’Abruzzo in zona arancione è scaduta lo scorso 27 dicembre e non è stata reiterata”.
Marsilio continua poi, affermando che “non c’è ragione di dover valutare altro prima del 7 gennaio quando l’Abruzzo sarà una regione in zona gialla, anche alla luce dei risultati dell’ultimo report del 31 dicembre, che certifica l’Rt migliore d’Italia e un rischio basso”.
#regioneabruzzo pic.twitter.com/nGUxPWuw6r
— Marco Marsilio (@marcomarsilio) January 2, 2021
Lo scontro tra Regione e Governo
Nel corso delle settimane non sono mancati gli scontri tra il governatore e Palazzo Chigi. Lo scorso 6 dicembre infatti Marsilio aveva deciso di autoproclamarsi zona arancione, andando contro le decisioni dell’esecutivo. Il presidente dell’Abruzzo infatti aveva firmato un’ordinanza con cui allentava le restrizioni imposte dal governo, per la sua regione, allora all’interno della zona rossa.
Lo staff di Marsilio aveva inoltre diffuso una nota in cui precisava che “il ministro Speranza è stato informato prima dell’adozione del provvedimento”, tuttavia dall’esecutivo era arrivata la smentita:
“La cabina di regia che monitora i dati di tutte le Regioni ha riconosciuto questa anticipazione che avrebbe potuto portare alla zona arancione nella giornata di mercoledì. La scadenza dei 21 giorni è però prevista per mercoledì, non per lunedì. Quindi non c’è avallo su questa ulteriore anticipazione”.
Lo scontro era andato avanti per la sua strada, spingendo quindi il governo a presentare una richiesta sospensiva dell’ordinanza al TAR dell’Aquila, che era stata accolta dal tribunale amministrativo abruzzese, disponendo quindi il ritorno della zona rossa, come richiesto da Roma.
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