La media mobile semplice a 200 giorni e diversi pattern di analisi tecnica hanno ostacolato il percorso rialzista di Unicredit. Si aprono le possibilità per short di breve respiro
Le azioni Unicredit rimangono osservate speciali a Piazza Affari. Ieri il titolo ha chiuso con la peggior performance di giornata, confermando il pattern bearish Harami costruito tra il 19 e 20 marzo. Sebbene le quotazioni arrivino da una fase molto positiva sono diversi gli elementi di analisi tecnica che suggeriscono una maggior cautela nelle prossime sedute.
Unicredit, grafico giornaliero. Fonte Bloomberg
Per il momento sembra che l’avanzata dei compratori sia stata frenata in area 12,326 euro, dove la media mobile semplice a 200 giorni si è rivelata un baluardo del fronte ribassista. Oltre a questo ostacolo, i corsi sono stati respinti anche dalla resistenza statica a 12,15 euro, formando su questo livello una figura di doppio massimo di breve periodo.
L’insieme di queste configurazioni di analisi tecnica, in attesa di conferma, potrebbero frenare l’entusiasmo sulla fase rialzista in cui sono inseriti i corsi da più di un mese. Il potenziale downside delle azioni Unicredit è confermato anche dalla divergenza di inversione bearish che si evidenzia sull’RSI settato a 14 periodi.
Strategie operative su Unicredit
Visto l’elevato numero di segnali bearish, si potrebbero valutare strategie di matrice short da 11,83 euro. Lo stop loss andrebbe posto sopra i massimi relativi del movimento, a 12,48 euro, mentre l’obiettivo principale a 11,16 euro. Il target più ambizioso sarebbe invece localizzato a 11,08 euro.
Per questo tipo di operatività, si potrebbero sfruttare i vantaggi del certificato Turbo Short di BNP Paribas con ISIN NL0013137672 , che offre una leva pari a 4,09.
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