un virus in grado di entrare nelle banking online degli utenti
Un virus minaccia il sistema operativo Android attivo su milioni di smartphone tablet. A individuarlo è stata la Symantec, società americana nota per la produzione di software destinati alla sicurezza informatica che non ha aspettato un attimo e ha lanciato l’allarme.
Come funziona?
Il virus in questione si chiama Trojan.Droidpak e si insinua mediante l’Android Debug Bridge. Come? Fingendosi il Google Play Store. Il virus infatti presenta un’icona praticamente identica a quella del negozio online e, una volta aperto, entra nei device Android, cercando tutte le applicazioni di banking online allo scopo di violarle e accedere ai conti correnti degli utenti ignari.
Il virus è inoltre in grado, attraverso il codice, di intercettare e nascondere qualsiasi messaggio che la banca di riferimento invia al proprio cliente per avvisarlo di “movimenti strani”.
Per ora l’Europa è salva
Fortunatamente per adesso i creatori del virus non sembrano interessati agli utenti europei. Il problema si sta diffondendo solo in Korea, paese nel quale sono già state violate numerose applicazioni di banking online.
La Symantec non esclude però che il sistema possa aprirsi a tutto il mondo, cercando di compromettere la sicurezza dei dispositivi europei.
Come difendersi?
I consigli fondamentali sono due:
- prestare particolare attenzione alle applicazioni che si decide di caricare e installare sul proprio dispositivo, sia esso uno smartphone o un tablet;
- utilizzare sempre un software antivirus in grado di proteggere il device in nostro possesso.
Il Trojan.Droidpak non è infatti l’unico virus attualmente in circolazione. Gli utenti russi in questi giorni hanno a che fare con un Trojan.Fakelnst che si può “contrarre” scaricando da siti poco sicuri, mentre molto diffuso è anche il Trojan adware che modifica il browser prescelto dall’utente allo scopo di fargli visualizzare determinati messaggi pubblicitari.
Gli utenti Android sono quindi invitati a prendere le dovute precauzioni, i virus non riposano mai.
© RIPRODUZIONE RISERVATA