Chi è Anna Ascani del PD, il nuovo viceministro dell’Istruzione contestata dal mondo scolastico perché «renziana e sostenitrice della legge 107». Biografia, carriera e curriculum.
È Anna Ascani il nuovo viceministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca del governo Conte bis. 32 anni, una laurea e una specializzazione in filosofia, squadra PD (è vicepresidente del partito), nel 2016 è stata indicata da Forbes tra i trenta personaggi under 30 più influenti della politica europea.
La sua nomina come vice di Lorenzo Fioramonti in questo esecutivo giallorosso non è stata accolta con piacere da alcuni esponenti web del mondo scolastico, poiché figura molto vicina a Matteo Renzi e poiché è stata una sostenitrice della Buona Scuola.
I detrattori avrebbero preferito che il ruolo andasse al M5S poiché un governo nuovo che si richiama alla discontinuità dovrebbe rompere col passato.
Chi è Anna Ascani, Istruzione: cv e biografia
Anna Ascani è nata a Città di Castello, in provincia di Perugia, il 17 ottobre 1987. Figlia di Maurizio Ascani, esponente locale della Democrazia Cristiana a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 e vicesindaco della sua città natale, Anna si appassiona presto alla politica e segue le orme del padre, intraprendendo il suo percorso nelle file del PD.
Dopo il diploma di liceo classico conseguito con il massimo dei voti, Anna Ascani studia Filosofia all’Università di Perugia, dove si laurea con 110 e lode. Si trasferisce poi a Trento per continuare gli studi in Filosofia e laurearsi nel 2012 alla magistrale, anche qui con lode.
Il curriculum vitae di Anna Ascani, viceministro dell’Istruzione
Dal suo CV apprendiamo che ha avuto esperienze formative e lavorative nell’ambito del marketing e delle ricerche di mercato, e che alla passione per la politica e agli studi la Ascani affianca quella per la cultura e la musica. Nel 2006 ha vinto il primo premio a un concorso letterario, nel 2007 ha pubblicato delle poesie, suona la chitarra e in passato ha partecipato all’organizzazione di concerti e serate teatrali.
Ascani all’Istruzione: la polemica sul web
Quando il nome della Ascani è apparso come candidato più papabile alla sottosegreteria dell’Istruzione, una parte del mondo scolastico ha voluto dire la sua sui social. La polemica porta la firma di Partigiani della Scuola Pubblica e del gruppo Facebook Professione Insegnante.
La Ascani viene considerata una figura rappresentativa del renzismo, una persona che ha sostenuto in modo deciso la Buona Scuola e quindi un elemento di continuità con il passato.
Stando a quanto detto dal ministro Fioramonti, la cancellazione della legge 107 (Buona Scuola) non è in agenda, ma è in programma una revisione che mantenga gli aspetti buoni della riforma e mandi in soffitta quelli sbagliati.
La carriera politica nel PD
La sua carriera politica inizia presto. A soli 18 anni diventa la candidata più giovane al consiglio comunale di Città di Castello con la lista civica Centro Democratico.
Alle primarie del 2007 è capolista in Umbria della lista a sostegno di Enrico Letta, per poi entrare prima nella segreteria regionale e poi nell’Assemblea Regionale del PD. Nel 2011 viene eletta portavoce regionale delle democratiche in Umbria.
Le primarie PD del 2012 le aprono le porte della candidatura alla Camera dei deputati alle politiche dell’anno seguente nella circoscrizione Regione Umbria, dove viene eletta.
Arriviamo ai giorni nostri. La carica di viceministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca nel Governo Conte bis non giunge a sorpresa. Dopo essersi candidata alla vicesegreteria del PD in sostegno di Roberto Giachetti (vincerà Nicola Zingaretti), a marzo 2019 viene scelta come vicepresidente del partito.
La Ascani è stata l’unica partecipante italiana alla tavola rotonda di 11 leader emergenti tenutasi a settembre 2018 ad Amsterdam e organizzata dalla Obama Foundation alla presenza dell’ex presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama. Inoltre è membro della VII Commissione (Cultura, Scienza e Istruzione), è presidente dell’Intergruppo dei Giovani Parlamentari e fa parte del Women in Parliaments Global Forum.
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