1 milione di dollari a chi riesce a scovare i punti deboli e gli eventuali bug nei software Apple
Fino a 1 milione di dollari a ricercatori ed esperti in grado di scovare falle nei dispositivi Apple. È l’appello della stessa compagnia di Cupertino, decisa a intensificare il suo impegno sul fronte sicurezza.
Per questo la società investe una cifra tanto alta, destinata a chi - tra ricercatori, sistemisti ed esperti di settore - riesca a individuare i cosiddetti bug presenti nei software dei dispositivi del colosso di Cupertino.
Il piano di ricompense, non riferito all’intero parco prodotti di Apple, è stato esteso ai principali dispositivi realizzati dalla realtà di Steve Jobs.
Apple offre $1 milione a chi trova falle nei suoi dispositivi
In un primo momento l’appello riguardava soltanto gli iPhone, ma ora la compagnia ha esteso la cosa anche a computer Mac, il comparto iCloud, l’Apple Watch, l’iPad e la Apple Tv.
Scopo della società è quello di intensificare i suoi sforzi sul fronte sicurezza e farlo in maniera collaborativa, coinvolgendo le persone a individuare punti deboli ed eventuali incongruenze nei sistemi.
Secondo Ivan Krstic, responsabile sicurezza Apple, le persone saranno in questo modo incentivate a comunicare con l’azienda, al fine di scovare le “vulnerabilità” presenti e garantire un’efficacia futura maggiore dei dispositivi.
Kristic ha introdotto l’iniziativa nel corso della due giorni di incontri a Las Vegas denominata Black Hat e dedicata alla cybersecurity.
1 milione di dollari corrisponde alla cifra massima messa a disposizione dalla compagnia, ma l’entità della quota garantita a chi si mostrerà in grado di scovare bug è proporzionata alla gravità del problema individuato.
In passato Apple ha elargito ricompense fino a un massimo di 200mila dollari, basandosi sulla portata degli illeciti che le segnalazioni avrebbero permesso di contrastare.
La compagnia - al momento sotto la stretta sorveglianza dell’Authority di Washington come tutti i colossi tech - è già sotto inchiesta in Russia con l’accusa di abuso di posizione dominante, a seguito di una denuncia della società di sicurezza informatica Kapersky Lab.
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