Scandalo prezzo argento truccato: le prove fornite dalla Deutsche Bank ingrandiscono il caso, molte le banche famose coinvolte.
Lo scandalo sulla manipolazione del prezzo dell’argento si ingrandisce.
Le prove fornite da Deutsche Bank mostrano molte altre banche impegnate a manipolare il prezzo dell’argento.
Lo schema-truffa per truccare la quotazione spot dell’argento non ha coinvolto solo la Deutsche ma anche UBS, Barclays e Bank of America.
Otto mesi dopo la conclusione della causa contro la Deutsche Bank per la manipolazione dei prezzi di oro e argento, la banca rilascia dei documenti che provano che anche UBS Group, HSBC, Bank of Nova Scotia ed altre banche hanno truccato la quotazione dell’argento sul mercato.
La denuncia sulla manipolazione del prezzo dell’argento è stata depositata mercoledì in un tribunale federale di Manhattan da parte di individui ed enti che hanno acquistato o venduto contratti futures presso le banche incriminate.
Secondo i querelanti, i dipendenti della Deutsche coordinavano i trade in anticipo con i colleghi delle altre banche, manipolando il mercato spot dell’argento, tentando di fissare lo spread sull’argento offerto ai clienti e utilizzando delle strategie illegali per alterare i prezzi.
«I querelanti sono ora in grado di far valere una prova diretta, una ’pistola fumante’, comprese le chat segrete che coinvolgono i trader sull’argento e i promotori in un certo numero di istituzioni finanziarie, una cospirazione per manipolare i prezzi su base pluriennale, ben coordinato e di ampio respiro»,
hanno scritto gli accusatori nella loro presentazione.
Il nuovo schema «supera di gran lunga cospirazione presunta in precedenza».
Scandalo argento, prezzi truccati: sempre più le banche coinvolte
I creatori della denuncia stanno attendendo il permesso di presentare una nuova querela con le accuse supplementari. La denuncia proposta amplia il caso oltre le quattro banche inizialmente citate in giudizio (Barclays, BNP Paribas, Standard Chartered e Bank of America).
I rappresentanti di UBS, BNP Paribas Fortis, HSBC, Standard Chartered e Scotiabank non hanno risposto alle e-mail oltre l’orario di lavoro in cui veniva richiesto di commentare le accuse. Barclays e Bank of America hanno rifiutato di commentare immediatamente.
Un giudice ha respinto l’accusa contro la UBS quest’anno, ma ha permesso ai ricorrenti di presentare una nuova denuncia contro la banca.
I documenti di Deutsche Bank mostrano due trader della UBS comunicare direttamente con due trader della Deutsche Bank le metodologie per manipolare il mercato, accusano i querelanti. Tra le altre cose, i trader hanno condiviso informazioni sugli ordini dei clienti, innescato in modo improprio gli ordini dei clienti di stop-loss e impiegato pratiche come lo spoofing. Spoofing comporta la presentazione di offerte con l’intenzione di cancellarle prima che siano eseguite così da manipolare i prezzi.
«UBS è stato il terzo market maker più grande nel mercato spot dell’argento e potrebbe influenzare direttamente i prezzi degli strumenti finanziari sull’argento in base al volume di argento scambiato»,
specifica chi accusa.
“Cospirare con altri grandi operatori di mercato, come la Deutsche Bank e HSBC, aumenta la capacità di UBS di influenzare il mercato”.
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