Continuano le vendite su Astaldi dopo i rumors sulle dimissioni dell’AD. Attenzione alla tenuta del supporto in area 7,38: se bucato porterà il titolo sotto i sette euro.
Astaldi è stata protagonista in questi ultimi due giorni di un crollo verticale dovuto essenzialmente a dei rumors su un possibile cambio del management anticipato rispetto alla naturale scadenza.
I primi rumors, iniziati a circolare poco dopo l’apertura di lunedì, erano di natura prettamente industriale, dato che venivano riportate indiscrezioni sulla possibilità di incassare meno del previsto dalla cessione della partecipazione nell’Autostrada A4 con il rischio di dover registrare una minusvalenza di circa 130 milioni di Euro.
A questi hanno poi fatto seguito quelli secondo cui ci siano sempre più frizioni tra l’amministratore delegato Stefano Cerri e la proprietà tanto è vero che il primo stava meditando l’addio prima della fine del suo mandato previsto a marzo 2016.
Su queste due indiscrezioni, non smentite nel corso della seduta, il titolo nella sola giornata di lunedì ha registrato una perdita di circa sette punti percentuali.
Martedì a gettare altra benzina sul fuoco c’ha pensato la pubblicazione delle comunicazioni d’internal dealing, dove si è visto che l’AD Cerri aveva venduto circa l’80% delle azioni possedute in parte acquistate dalla proprietà.
Questa notizia ha nuovamente dato il via alle ipotesi di dimissioni dell’AD ed ha “costretto” l’azienda a fare un comunicato stampa, forse tardivo, in cui veniva dichiarato che il management veniva mantenuto fino alla naturale scadenza del mandato.
Secondo molti analisti il problema non è tanto nel cambio del management, ma nel fatto che questo possa avvenire durante una fase cruciale dell’azienda dove è in atto un processo di cessioni rilevanti, come quella dell’A4 e dove alcuni nuovi contratti, come quelli in Turchia, sembrano riscontrare qualche difficoltà per la fase di transizione politica che si sta vivendo in quel paese.
Ma dal punto di vista tecnico cosa succede?
Astaldi: analisi tecnica
Essendo il titolo in una fase di sell-off, per quanto possano essere invitanti certi livelli o certi supporti è più opportuno attendere una stabilizzazione dei prezzi prima di valutare un entry-level.
Astaldi, dopo aver bucato nel primo giorno il supporto in area 8,30, agli attuali prezzi si trova appoggiato su un importante supporto, evidenziato dalla linea bianca, in area 7,38.
La tenuta di questo supporto sarebbe di fondamentale importanza per Astaldi poiché questo livello rappresenta l’ultima difesa prima di far ricadere il titolo su prezzi che non si vedono dai primi mesi del 2015.
Pertanto se Astaldi riuscisse a stabilizzarsi su questo supporto e riuscisse a creare un’interessante fase di accumulo si potrebbe valutare un entry level e fissare un target price sull’obiettivo della resistenza di 8,30 euro pur mantenendo uno stop-loss sul supporto di 7,38.
Al contrario se il supporto in area 7,38 non venisse mantenuto con ogni probabilità assisteremo ad un ritraccio almeno fino al livello di 6,50.
Ovviamente in queste fasi di stress il DMI sembrerebbe molto invitante data la divergenza aperta, ma come detto in precedenza è più opportuno attendere una stabilizzazione dei prezzi prima d’entrare.
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