Il colosso degli elettrodomestici si prepara al lancio della sua prima auto elettrica e ne lancerà tre modelli: conosciamo i dettagli noti finora sul progetto.
L’auto elettrica Dyson si avvicina a grandi passi: la compagnia britannica leader degli elettrodomestici è a lavoro sulla propulsione a batteria per lanciare nei prossimi anni una gamma di tre modelli in arrivo, di cui il primo ha già una data d’uscita prevista per il 2020. La produzione inizierà lo stesso anno a Singapore.
La casa di James Dyson ha già depositato il nuovo marchio Digital Motor, un brevetto con valenza europea che propone un tipo di motore finora visto in piccolo soltanto negli elettrodomestici della casa.
La scelta di Dyson, il papà delle aspirapolveri hi-tech, è quella di entrare in un mondo lontano dal core business della sua azienda in un momento in cui il mercato dell’automobile è al centro di una rivoluzione, tra motori elettrici e nuove forme di utilizzo.
Auto elettrica Dyson, produzione a Singapore
Nonostante l’amore per la patria, James Dyson ha deciso di dislocare la produzione dell’auto a Singapore, dove la compagnia già produce i motori elettrici dei propri elettrodomestici con più di 1.100 lavoratori. Qui nascerà il polo dedicato all’automobile nello stesso anno in cui partirà la produzione.
La scelta orientale è motivata in primis dalla Brexit, che ancora non è una garanzia per le compagnie che vogliono produrre auto per l’esportazione. Inoltre, Singapore è vicino a quello che sarà il mercato elettrico numero 1 al mondo, la Cina.
Dyson Digital Motor, nasce il marchio automotive
Il deposito del marchio Digital Motor è il primo passo ufficiale verso l’auto elettrica Dyson.
Un nome ambizioso per un progetto altrettanto ambizioso: il motore brushless con rotore a magneti permanenti potrebbe essere il cuore pulsante della prima auto prodotta dalla casa, una tecnologia finora vista soltanto sugli aspirapolveri della casa britannica, e che sarebbe portata per la prima volta in strada.
L’obiettivo è quello di portare l’auto allo scoperto nel 2019 e consegnarla nel 2020 in tiratura limitata per consentire alla casa di farsi conoscere nel settore delle automobili e di crescere produttivamente per lanciare in un secondo momento due auto di massa.
Dyson, tre modelli elettrici dal 2020
Il programma mantiene top secret i dettagli, ma già sappiamo che uno dei punti forti della produzione Dyson è lo studio di batterie piccole ed efficienti, un elemento fondamentale.
All’inizio del 2017 James Dyson aveva annunciato un investimento di 2,7 miliardi di sterline per il progetto automotive, con 400 ingegneri già a lavoro nello stabilimento inglese di Malmesbury, oltre a personale proveniente da Aston Martin e Land Rover. Come specificato dal CEO, l’auto non si ispirerà a nessun altro modello e sarà completamente disegnata da zero.
Il progetto, inizialmente focalizzato su una sola auto, prevede tre modelli, di cui il primo sarà di fascia alta e forse a ioni di litio, mentre gli altri due saranno per il mercato di massa: il trio sarà completo entro il prossimo decennio.
Dyson, batterie a stato solido per la prima auto
L’auto Dyson sarà sostenuta da batterie allo stato solido che garantiscono prestazioni superiori alle batterie normali: l’elemento liquido che trasporta la carica elettrica viene sostituito da uno allo stato solido, che farà crescere la densità di energia e permetterà quindi alle batterie di stivare una maggiore quantità di energia senza la necessità di ingrandire le pile.
I materiali utilizzati per le auto saranno molto leggeri, come la fibra di carbonio, per garantire ancora più efficienza delle batterie.
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