La brillante performance delle azioni Azimut in Borsa Italiana ha convinto molti fondi d’investimento a ridurre o addirittura chiudere le posizioni short aperte sull’azione nel 2018
Il rally di Azimut in Borsa Italiana si estende ancora: il prezzo delle azioni ha toccato un nuovo massimo dal 14 maggio scorso ed ora punta al target psicologico a 16 euro.
Con la gamba rialzista di fine marzo/inizio aprile le azioni Azimut hanno esteso la tendenza rialzista del 2019, portando il bilancio delle performance da inizio anno al 64, 52%: Azimut è per distacco la best performer del 2019 (fino a questo momento) all’interno dell’indice FTSE Mib.
Le mani forti allentano la presa
La brillante performance di Azimut in Borsa ha convinto molti fondi d’investimento a ridurre o addirittura chiudere le posizioni short aperte sull’azione: è il caso dell’hedge fund Marshall Wace che a inizio anno ha portato l’esposizione corta su Azimut sotto la soglia Consob dello 0,5% e del fondo Engadine Partners che ha ridotto lo short di 44,74 punti percentuali.
Esposizione short dei fondi su Azimut ai minimi da maggio 2018. Elaborazione Ufficio studi Money.it
Come vediamo dalla nostra elaborazione sui dati Consob l’esposizione ribassista dei fondi sulle azioni Azimut è drasticamente crollata: da inizio anno le posizioni nette corte aperte sul capitale dell’azienda sono scese del 36,42% circa raggiungendo i minimi dal 18 maggio scorso.
A fine 2018 Azimut era la società di Borsa Italiana più colpita dalle mani forti (fondi d’investimento istituzionali e hedge), mentre oggi la società ha ceduto lo scettro di preda preferita degli investitori prima a UBI Banca e poi a Banco BPM (clicca qui per approfondire).
Ad oggi le pnc su Azimut, che pesano per il 6,53% sul capitale sociale, sono quattro:
- BlackRock Investment Management con il 2,49%;
- Engadine Partners con il 1,89%;
- Merian Global Investors con il 1,36%;
- SFM Uk Management con lo 0,79%.
Analisi tecnica Azimut
L’impressionante rally delle azioni Azimut, grafico daily. Fonte: Bloomberg
Dal 25 marzo scorso il trend è ripartito alla grande grazie a due fattori di natura tecnica: l’incrocio delle medie mobili a 50 e 200 sedute (Golden cross) e la tenuta del supporto statico (ex resistenza) a 14,66 euro.
RSI, alert divergenze. L’analisi tecnica sul titolo Azimut vede i principali indicatori di trend saldamente orientati al rialzo ma un po’ tirati: prima di arrivare al target a 16 euro sarà necessaria una fase di smaltimento degli eccessi, sempre sotto controllo fintanto che le quotazioni non violino i supporti a 14,66 e 14 euro.
Rischio sotto controllo con Azimut. Dal punto di vista del rischio Azimut si mantiene molto aderente al comportamento dell’indice FTSE Mib con un Beta prossimo all’unità. In una fase di trend ben definito come l’attuale non per forza è uno svantaggio. Infatti la volatilità dei corsi azionari di Azimut è nella media di Piazza Affari, sia negli ultimi 30 giorni sia considerando l’arco di un intero anno.
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