Questa settimana sono stati pochi i movimenti di rilievo da parte dei fondi istituzionali su Piazza Affari. Il più importante è sicuramente quello su BPER Banca, unico istituto di credito su cui cresce l’esposizione corta
La settimana appena trascorsa non è stata molto movimentata per i fondi a Piazza Affari. Stando a quanto comunicato da Consob sulle posizioni nette corte aggiornate al 22 marzo 2019, gli hedge funds hanno diminuito solo marginalmente la loro pressione ribassista sulle quotate italiane.
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
In generale, rispetto allo scorso 15 marzo, il comparto bancario del Belpaese ha visto una diminuzione nella pressione ribassista ad opera degli operatori istituzionali.
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
L’unica eccezione è BPER Banca: l’istituto di credito si trova ora ai piedi del podio, scalzando Bio-On, dopo aver subito l’aumento di pnc più consistente di tutta Piazza Affari durante l’ottava.
Come avevamo già segnalato la scorsa settimana, UBI Banca mantiene il primato delle società più shortate, mentre su Azimut prosegue l’abbandono delle posizioni ribassiste.
Sul capitale sociale dell’azienda guidata da Pietro Giuliani, le mani forti hanno diminuito l’esposizione di uno 0,45%.
Notizie positive per Leonardo, dove gli hedge funds si liberano dello 0,54% di capitale sociale detenuto in ottica speculativa. Esce invece dalla nostra classifica Salvatore Ferragamo. L’azienda operante nel settore della moda vede scendere al di sotto dello 0,50% la quota di capitale messa all’angolo dagli hedge funds.
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