Azioni MPS ben orientate a testare i massimi del 22 gennaio. Bernstein ammonisce però del pericolo di cessione dei NPL al di sotto del book value.
Prosegue il rialzo di ieri per le azioni MPS che attualmente registrano un +2,79% a quota €0,7185. Il titolo della banca senese beneficia del fatto che Moody’s, la nota agenzia di rating americana, ha posto MPS e Carige come le banche che trarranno maggiori benefici dal fondo Atlante.
Nonostante questo però, la stessa agenzia ha ammonito sul rischio di un ribasso del merito di credito delle banche finanziatrici del fondo, facendo notare che incombono impatti negativi sugli istituti investitori quale ad esempio Unicredit.
Bernstein invece ammonisce che le banche italiane rischiano di dover vendere i non-performing loans a prezzi inferiori al book value e a doversi ricapitalizzare nel caso di bisogno. Mediobanca invece, punta il focus sul consiglio dei ministri di oggi nel quale si deciderà in merito al decreto che permetterà agli istituti di credito di rientrare più velocemente delle garanzie poste sui non-performing loans.
Azioni MPS: continua effetto Atlante, attenzione a commenti di Bernstein
Le azioni MPS continuano a proseguire in rialzo, registrando questa mattina un +2,8% e portandosi così vicine alla soglia dei €0,72. Il titolo della banca senese continua a beneficiare dell’effetto Atlante e dell’inclusione, insieme a banca Carige, nella lista delle maggiori beneficiarie dell’operatività del veicolo governativo da parte di Moody’s.
Nonostante questo però, Bernstein avverte che la rimozione dei non-performing loans da parte delle banche italiane potrebbe avvenire a prezzi molto inferiori al book value. Se ciò si verificasse, avvertono gli analisti della casa d’affari, gli istituti che hanno più bisogno dovranno ricorrere a nuove iniezioni di capitale.
Secondo gli esperti di Bernstein, gli investitori dovranno focalizzarsi sul colpo che subirà il Net Interest Income degli istituti di credito nel momento in cui i Npl spariranno dal bilancio. L’impatto maggiore si avrà MPS, Creval, Banco Popolare, B.P. di Vicenza e Carige visto che il loro Net Interest Income è costituito per il 20% da interessi maturati su crediti deteriorati.
Azioni MPS: oggi il consiglio dei Ministri su decreto NPL - Mediobanca
Mediobanca invece fa notare che oggi si riunirà il Consiglio dei Ministri che dovrebbe discutere del provvedimento volto a snellire i tempi di recupero dei non-performing loans. Gli analisti della banca d’affari ritengono che le misure da approvare debbano essere retroattive, in modo da influenzare il recupero dei crediti creati tra il 2011 e il 2014.
Secondo Mediobanca, il decreto in questione costituisce un elemento chiave per incrementare il valore netto contabile delle sofferenze e per ridurre il gap tra book value e prezzo di cessione.
Azioni MPS: analisi tecnica su base giornaliera
Il quadro grafico delle azioni MPS ha preso risvolti positivi nel breve-medio termine. Le medie mobili a 21 periodi e a 60 periodi si sono incrociate positivamente, lasciando così un suggerimento di rialzo nelle prossime sedute.
Il titolo di MPS ha rotto poi la resistenza posta dalla linea statica di colore giallo ferma a quota €0,6545, effettuando anche un pullback di conferma. La rottura è avvenuta con buoni volumi, suggerendo così la bontà dell’avvenuta rottura.
Le azioni MPS sembrano ora orientate a testare i massimi del 22 gennaio a quota €0,87 anche se gli indicatori tecnici suggeriscono una pausa per scaricare la fase di ipercomprato. Il MFI si muove in tale area da giorni mentre il RSI vi è quasi dentro il che suggerisce appunto una fase di storno che potrebbe comportare una discesa sul livello di colore giallo.
Nel complesso comunque, in attesa di novità dal fondo Atlante, ci si può attendere un rialzo nei prossimi periodi.
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