BPM-B.Popolare: i commenti sulla fusione di Icbpi, Imi ed Equita. Nuovi deal in arrivo?

Livio Spadaro

24/03/2016

La fusione tra BPM e B.Popolare ha richiamato le attenzioni degli analisti. Icbpi rivede il rating su Bpop, Imi rimane cauta. Equita: Creval e B.P.Sondrio le prossime?

BPM-B.Popolare: i commenti sulla fusione di Icbpi, Imi ed Equita. Nuovi deal in arrivo?

In una seduta di forte volatilità per piazza Affari, i titoli di Banco Popolare e BPM scambiano in territorio negativo nonostante l’annuncio congiunto del progetto di fusione. Dal merging tra i due istituti nascerà il terzo polo italiano che avrà a disposizione una rete di 2.500 sportelli e oltre 4 milioni di clienti con requisiti patrimoniali solidi.

L’annuncio ufficiale della fusione tra la banca veronese e quella milanese ha richiamato i commenti degli analisti di alcune primarie case d’affari come Banca Imi, Icbpi ed Equita Sim.

Nel particolare, gli esperti di Icbpi hanno posto il rating su Banco Popolare in revisione mentre quelli di Banca Imi attendono ulteriori dettagli. Equita Sim vede invece un sostanziale rerating e scommette su nuovi consolidamenti nel comparto bancario italiano.

Azioni BPM e Popolare in rosso nelle prime ore di scambi

Partenza in rosso per le azioni di Banco Popolare e di BPM dopo l’approvazione del progetto di fusione. I titoli della banca veronese e milanese scambiano rispettivamente in flessione del -0,89% e del -0,82%.

E’ vero anche che la seduta odierna della Borsa Italiana è piuttosto volatile, caratterizzata dal nuovo calo del petrolio e in scia della brutta chiusura di ieri di Wall Street.

L’annuncio del progetto di fusione, che vede la nascita del terzo polo bancario italiano, ha attirato le attenzioni degli analisti di Icbpi, Banca Imi ed Equita Sim.

Fusione BPM-B.Popolare: Icbpi pone in revisione il rating sulle azioni Bpop

Gli esperti di Icbpi ritengono che i termini dell’operazione siano in linea con quanto stimato dalle indiscrezioni degli ultimi giorni. Le sinergie di costo sono però inferiori al 10% rispetto alla base-costi combinata e leggermente al di sotto delle aspettative del mercato.

Icbpi sottolinea che oggi sarà presentato il piano di fusione, il che potrebbe chiarire alcuni aspetti operativi tra cui la gestione dei crediti in sofferenza, le cessioni di asset e gli esuberi. Icbpi ha quindi posto il rating su Banco Popolare in revisione in attesa di ulteriori dettagli.

Fusione BPM-B.Popolare: Imi attende ulteriori dettagli

Banca Imi invece ritiene che le percentuali assegnate agli azionisti di Banco Popolare e BPM siano in linea con la capitalizzazione dei due istituti. Le sinergie di costo stimate sono in linea con le attese degli analisti di Imi i quali però tengono in considerazione in via prudenziale quelle sui ricavi poiché maggiormente inficiate dai movimenti di mercato che non da quelli del management.

Gli esperti ritengono che, sulla base di quanto annunciato dalle due banche, potrebbe esserci un aumento dell’EPS sia per Bpop che per BPM anche se mancano elementi essenziali per poter definire il reale impatto sull’utile per azione.

Infine, Imi ritiene che le dismissioni di asset potrebbero migliorare la base di capitale, impattando però sui ricavi, anche se tuttavia non sono stati comunicati dettagli in merito.

Al momento, gli analisti della casa d’affari torinese lasciano invariato il rating buy sia su BPM che su Popolare con prezzo obiettivo rispettivamente di €1,06 e €16,9.

Fusione BPM-B.Popolare: per Equita possibile rerating del 30%

Equita Sim ha invece dichiarato che il progetto approvato è in linea con le stime. Gli esperti della casa d’affari ritengono che possa esserci un possibile rerating del 30% visto che il nuovo gruppo dovrebbe avere un multiplo P/Te di 0,8, in netto sconto rispetto a quello di Intesa che è pari a 1,1.

L’aumento di capitale che Banco Popolare farà, avrà un impatto positivo sul profilo di rischio sulla banca veronese e farebbe salire l’appeal speculativo sul titolo.

Settore bancario: BPM-B.Popolare aumenta possibilità di consolidamento - Equita

Equita poi si sofferma sull’impatto positivo che la fusione tra BPM e Banco Popolare potrebbe avere sull’intero comparto italiano. Gli esperti ritengono che c’è la possibilità di innescare una reazione a catena di consolidamenti che potrebbe ridurre, nel corso degli anni, il numero di banche che posseggono una buona fetta del mercato.

Ad oggi infatti, sono 13 gli istituti che detengono oltre il 60% del mercato italiano e gli analisti di Equita ritengono che questo numero possa scendere fino a 4-5 entità. Un consolidamento nel settore permetterebbe un miglioramento dei margini operativi, diminuirebbe la percezione di rischio sul comparto e favorirebbe un rerating sui multipli. Infine,

Equita ritiene che le banche più soggette ad un prossimo consolidamento siano Credito Valtellinese e Banca Popolare di Sondrio. Invece, una eventuale fusione tra BPER e Ubi non metterebbe in una posizione di vantaggio il nuovo ipotetico gruppo rispetto a quello nascente tra BPM e Banco Popolare.

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