Regolarizzazione badanti colf e braccianti in nero: allungata la scadenza per la presentazione delle domande. I dati del Viminale evidenziano lo scarso coinvolgimento dei lavoratori del settore agricolo.
Nella serata del 15 giugno 2020, il Consiglio dei Ministri ha discusso nella sede degli Stati generali a Villa Pamphilj di ulteriori misure da prendere in materia d’integrazione salariale. Ne è conseguita l’approvazione di un decreto legge che proroga la scadenza per il termine della domanda concernente la regolarizzazione di colf, badanti e braccianti.
ll Consiglio dei Ministri si è riunito su proposta del Ministro delle politiche sociali Nunzia Catalfo e del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, sotto la presidenza del Premier Conte e la presenza in qualità di segretario del Sottosegretario alla Presidenza Riccardo Fraccaro.
Il testo di legge prevede che i datori di lavoro avranno tempo fino al 15 agosto 2020 per concludere un contratto di lavoro subordinato o regolarizzare tale rapporto lavorativo con cittadini italiani o stranieri presenti in Italia.
I settori interessati dal provvedimento sono l’agricoltura, allevamento e zootecnia, pesca e acquacoltura e attività connesse. L’assistenza alla persona per sè o per altri componenti dello stesso nucleo familiare (anche se non conviventi), che hanno patologie o handicap che li rendano non autosufficienti. Infine, il lavoro domestico di sostegno al bisogno familiare.
Il provvedimento del 15 giugno 2020 modifica il decreto Rilancio non solo per il condono del lavoro nero ma allunga i termini di scadenza anche per le istanze che riguardano il reddito di emergenza, facendo cadere il vincolo temporale da rispettare per poter beneficiare delle quattro settimane aggiuntive della cassa integrazione in deroga.
Fino a questo nuovo provvedimento, il termine ultimo per la presentazione delle richieste di regolarizzazione dei lavoratori in nero, quali colf, badanti e braccianti era previsto per il 15 luglio 2020.
I dati del Viminale
La possibilità di presentare domanda per la sanatoria di colf, badanti e braccianti è attiva dal 1° giugno 2020 e come abbiamo detto poc’anzi, la scadenza si è allungata di un mese, fino al 15 agosto 2020. Il condono è stato fortemente voluto dal Ministro Teresa Bellanova di Italia Viva e ha creato a suo tempo la reazione delle opposizioni di destra ma anche un’animata discussione all’interno della maggioranza. Il nuovo provvedimento che allunga i termini farà discutere ulteriormente.
Secondo il report del Viminale, nei 15 giorni decorsi dall’inizio della sanatoria, sono state 32.000 le domande di regolarizzazione pervenute, di cui 23.950 già perfezionate e 7.762 ancora in lavorazione (dati riscontrati allle ore 13 di lunedì 15 giugno 2020). Il 91% delle domande andate a buon fine e il 76% di quelle in lavorazione riguardano colf e badanti, la percentuale dei braccianti è decisamente bassa.
La Lombardia è la regione al primo posto per istanze ricevute per il lavoro domestico, la Campania è al primo posto per il settore agricolo. Il 72% dei lavoratori in nero per cui è stata fatta richiesta di regolarizzazione da parte dei datori di lavoro sono italiani.
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