Popolare di Bari verso la scissione? Perdita da 372 milioni

Banca Popolare di Bari verso la scissione? L’ipotesi è tornata sulle prime pagine dei quotidiani nazionali nel momento in cui l’istituto ha ammesso di aver chiuso l’anno con una perdita di 372 milioni di euro.

Immediate le considerazioni sullo stato di salute del comparto bancario italiano, oggi alle prese non soltanto con la pugliese ma anche e soprattutto con Carige.

Dopo mesi di colloqui, colui che avrebbe dovuto salvare l’istituto si è ritirato: l’inaspettato dietrofront di BlackRock ha aperto le porte ad una nuova fase di profonda incertezza per la ligure, un’incertezza oggi in parte condivisa anche dalla Popolare di Bari forse prossima alla scissione.

Banca Popolare di Bari verso la scissione: i conti 2018

L’anno, come anticipato, è stato archiviato dalla popolare con un rosso di 372,1 milioni di euro determinato dalle rettifiche sulle attività finanziarie e sui crediti deteriorati - in altre parole dalla pulizia di bilancio propedeutica alla trasformazione in Spa. Un’operazione, quest’ultima, ancora incerta soprattutto alla luce del caso Tercas per il quale la Popolare di Bari chiederà i danni all’Unione europea.

Per arginare le perdite, l’istituto ha deciso di cedere quote societarie oltre che tre portafogli specifici:

1. finanziamenti del settore energia;
2. mutui residenziali;
3. piccole e medie imprese.

Tornando ai conti 2018 di Banca Popolare di Bari, le rettifiche nette per 202,5 milioni e la svalutazione integrale degli avviamenti residui per 105,9 milioni hanno imposto al Cet 1 ratio di scivolare al 7,86% a fine 2018, sotto la soglia minima dell’8,828%.

In questo contesto, hanno affermato alcune fonti di stampa tra cui quelle de Il Sole 24 Ore, l’ipotesi di scissione non sarebbe da escludere. Al centro del dibattito la separazione in due entità: una banca di prossimità e una cui conferire le attività dell’istituto odierno. Il tutto, però, dopo la trasformazione di Banca Popolare di Bari in una Spa.