Banche, Draghi: “Governo italiano sa cosa fare”. Ma quale governo?

Antonio Atte

09/12/2016

Il governatore della BCE si è detto fiducioso per il futuro del sistema bancario italiano. Il commissario europeo Moscovici confida nella continuità garantita dal fatto che il Pd ha la maggioranza sia alla Camera che al Senato.

Banche, Draghi: “Governo italiano sa cosa fare”. Ma quale governo?

Ieri il governatore della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ha annunciato l’estensione del cosiddetto Quantitative Easing fino alle fine del 2017, riducendo però l’acquisto mensile di titoli da 80 a 60 miliardi di euro, a partire da aprile.

Tuttavia, qualora il prossimo anno la situazione dovesse peggiorare - la ripresa dell’Eurozona si sta rafforzando, ha spiegato Draghi, ma rimane modesta - la BCE si riserva la facoltà di aumentare di nuovo gli acquisti di titoli.

L’ipotesi tapering, ovvero la progressiva riduzione degli acquisti fino a zero, resta dunque esclusa. Il numero uno della BCE ha parlato della vulnerabilità del sistema bancario italiano, che “c’è da tempo e va affrontata”.

Draghi si è detto comunque “fiducioso che il governo sappia cosa deve fare”. Resta però da capire quale esecutivo erediterà la patata bollente degli istituti di credito italiani (Mps in testa), alla luce della crisi di governo apertasi dopo le dimissioni da premier di Matteo Renzi.

Draghi ha riconosciuto che i mercati si sono dimostrati più resistenti del previsto dopo gli eventi politici degli ultimi mesi (Brexit, elezioni presidenziali USA e vittoria del No al referendum costituzionale italiano), sottolineando che il compito della BCE sarà quello di proseguire fermamente con le attuali politiche monetarie.

Moscovici: “Commissione non teme crisi bancaria in Italia”

Il capo dell’Eurotower non scorge nella situazione italiana il rischio di un potenziale contagio per il resto del Continente, così come il commissario europeo per gli affari economici e monetari, Pierre Moscovici, non teme una crisi bancaria nel Belpaese, nonostante la difficile situazione politica:

“Riguardo alle banche, ci sono colloqui in corso con diverse istituzioni, con la BCE, con la Commissione Europea, i problemi non sono cambiati dalla scorsa settimana: non si sono deteriorati o aggravati. Noi abbiamo la possibilità in Europa di trattare tutte le situazioni bancarie”.

Moscovici non ha citato espressamente il Monte dei Paschi di Siena e ha sottolineato che la fiducia di Bruxelles risiede nella continuità data da un partito (il Pd, ndr) che ha la maggioranza in entrambi i rami del Parlamento.

Il nome del successore di Matteo Renzi potrebbe già emergere lunedì, quando il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, terminate le consultazioni, prenderà la sua decisione. Il Capo dello Stato vuole infatti che al Consiglio Europeo di giovedì sieda un nuovo premier che abbia ricevuto la fiducia di almeno una Camera.

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