Arriva l’alt agli investimenti sul Bitcoin dal CEO di Generali Philippe Donnet: troppo difficile la valutazione del rischio associato. Porte aperte, invece, alla tecnologia blockchain.
Generali non investirà sul Bitcoin né sulle altre criptovalute. A dirlo, chiaro e tondo, è stato il CEO della compagnia assicurativa italiana Philippe Donnet, intervenuto oggi in diretta streaming in occasione dell’evento «Financial Times Managing Asset for Insurers».
Diversa, invece, la posizione del Leone di Trieste sulla tecnologia blockchain, che avrà «un ruolo chiave nel gestire i flussi di denaro» nel sistema assicurativo, ha detto Donnet.
Bitcoin, Generali dice no agli investimenti. Ecco perché
Nel dettaglio, incalzato su uno dei temi caldi del momento, visto anche l’ultimo pullback innescato dalla stretta normativa cinese, Donnet ha affermato che le criptovalute «non possiamo ignorarle perché sono un fenomeno reale, dobbiamo capirle. Noi non vogliamo investire in criptovalute perché non riusciamo a valutare correttamente quale sia il rischio associato».
Donnet, poi, ha aggiunto che «quando si guarda all’economia globale è già molto difficile capire cosa accadrà sui tassi d’interesse e sull’inflazione, che sono concetti base. Per le criptovalute è ancora più complicato». Sotto la lente di Generali, insomma, ci sono i movimenti di prezzo del Bitcoin e delle altre Altcoin, che negli ultimi mesi hanno alternato formidabili bull-run a perdite in doppia cifra.
Sulla tecnologia blockchain, con la quale si intende un registro condiviso e immutabile che facilita il processo di registrazione delle transazioni e di tracciamento degli asset in una rete di business, ovvero l’humus nel quale proliferano le criptovalute, Generali continuerà invece ad investire «significativamente», poiché considerata cruciale per il futuro dei prodotti e servizi assicurativi.
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