Il Bitcoin ha finalmente un prezzo ufficiale quotidiano, calcolato sulla base delle oscillazioni e delle quotazioni differenti tra i vari exchange grazie alla metodologia del fixing. Ecco cosa significa.
Il Bitcoin ora ha un prezzo ufficiale quotidiano, determinato sulla base dell’indice Cryptofixing. L’indice, lanciato dal consorzio italiano Cryptovalues, si basa sulla metodologia del fixing - la stessa utilizzata da più di un secolo per determinare il prezzo dell’oro- e permette di calcolare il prezzo utilizzando la media dei valori rilevati nei mercati principali dove la crypto viene scambiata.
Almeno inizialmente l’indice Cryptofixing farà riferimento ai valori degli exchange Bitpanda, Bistamp, Cex.io, Coinbase, Kraken e The Rock Trading per determinare il prezzo giornaliero di Bitcoin.
Si tratta, senza dubbio, di una grande novità nell’ambito delle monete digitali perché ci sarà un valore di riferimento, calcolato sulla base delle oscillazioni e delle quotazioni differenti tra i vari exchange, che potrà essere preso come parametro sia dagli attori della finanza che dai diversi operatori del settore. Come ha spiegato Federica Rocco, Ceo di Cryptovalues:
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«Attraverso Cryptofixing forniamo agli investitori, istituzionali e retail, un elemento di certezza allo scopo di generare fiducia sulla base di criteri oggettivi. Offriamo un valore di riferimento che può essere confrontato da diversi operatori del settore crypto, ma anche da attori della finanza tradizionale. Determinando una quotazione quotidiana univoca, definita con una metodologia rigorosa e bilanciata che ne verifica l’andamento su diversi exchange, Cryptofixing offre uno strumento innovativo a disposizione di chi sente la necessità di avere un parametro di riferimento ottenuto mediando le oscillazioni e le differenze di quotazioni tra i vari exchange».
Cosa vuol dire che Bitcoin ha un prezzo ufficiale?
Cryptofixing stabilisce il fixing di bitcoin ogni giorno. La metodologia adottata da Cryptovalues per stabilire un valore giornaliero definitivo cui fare riferimento, il Cryptofixing, prevede la verifica alle ore 00.00 UTC la media dei valori “denaro (/bid)” e “lettera (/ask)” per ognuno dei 6 exchange di riferimento: Bitpanda, Bitstamp, Cex.io, Coinbase, Kraken e The Rock Trading. Questi exchange sono stati scelti per la presenza della coppia di scambio BTC/EUR e per la conformità alle normative antiriciclaggio e agli standard legislativi europei: si tratta di una lista suscettibile di modifiche per garantire che il fixing risulti il più attendibile e accurato.
Successivamente, dai 6 dati prelevati dagli exchange, verranno eliminati il dato con il valore più alto e quello con il valore più basso per poi effettuare la media dei 4 dati rimanenti e ottenere il fixing.
Un servizio che potrebbe estendersi ad altre criptovalute, in futuro, e che risponde alla necessità di determinare il Nav (Net asset value), elemento decisivo per valutare il rendimento complessivo del sottostante.
Nel settembre del 1919 fu stabilito per la prima volta il prezzo dell’oro con il fixing dai cinque membri fondatori del London Gold Market.
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Il fixing dell’oro veniva effettuato due volte al giorno, la prima alle 10:30 di mattina e la seconda nel pomeriggio alle 15:00, in dollari, euro e sterline in base ai prezzi che avevano effettivamente sperimentato sui mercati. Dal 2015 l’incarico è passato alla London Bullion Market Association (Lbma), a cui partecipano 15 soggetti accreditati. Il prezzo fissato dalla Lbma viene usato nelle piazze finanziarie globali come benchmark per i contratti derivati sull’oro (future, opzioni) e nelle compravendite di oro fisico. La metodologia è stata successivamente estesa anche all’argento, all’Euribor e alle valute fiat.
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